La giovane donna sembrava imbarazzata
Lei credeva di trovarsi di fronte a un burocrate
Che esercita il potere
Dell’essere umano sull’essere umano
Viviamo in un universo, assai triste
Di arrampicatori sociali, opportunisti, affaristi
Politicanti, ideologie umane fasulle, materialismi
Propagande contrapposte e perenni riformatori dell’umanità
Pseudo religioni e guru esoterici ridicoli
Partiti, sette, movimenti
Fazioni in cui è divisa la follia umana
Giornali che si fanno pagare per ingannare i popoli
Le fu dato il biglietto di visita
C’era scritto
Aspirante servo di Dio ed aspirante pittore
Fece gli occhi grandi, meravigliata
Durante la passeggiata nei boschi profondi
Le fu mostrato un albero magico
Questo albero parla
Svela i bugiardi
Riconosce i sinceri
Lei mise una mano sull’albero
E l’altra sulla spalla del supposto uomo di potere
Era una che apparteneva alle anime sincere
Il primo passo per sperare nel paradiso
Che è molto più importante
Dell’intero pianeta assurdo ed inutile
Durante la serata
Le fu spiegata
La natura luciferina del mondo moderno illuminista
E la futilità dei discorsi dei filosofi
I quali vivono di congetture assai vuote
Sono i mercanti del nulla e di ogni capriccio individuale
Elevato a sistema, un sistema di cui si può fare a meno
La Verità sta altrove
Ed è fortemente percepita dall’anima
Ogni anima deve cercare per conto suo la Fonte Perenne
Da cui tutto deriva, e a cui tutto, inevitabilmente, torna
Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2024
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