I potenti possono indottrinare a volontà
Si spartiscono il pianeta
Come una torta fra le loro grinfie
assetate di dominio
E non si trova posto per sfuggire alla logica della quantità
In una vita passata ero sindaco autoproclamato di Edimburgo
Ma era prima dell’invenzione del telefono e della radio
Accompagnato del mio asino andai in ritiro spirituale in
campagna
Ogni villaggio era un universo indipendente e libero
Con la sua lingua e il suo culto e la sua sensibilità unica
Forse è questo il significato vero di pluralismo
Non quello artificiale ed orwelliano della società digitale
Nuotare nei laghi dell’eros cosmogonico e peripatetico
Lontano da predicatori, indovini, miglioratori del mondo
Dipingere gli alberi plurisecolari e le amanti sensuali
della mistica
Camminare nudi per i boschi con la barba lunga e le ascelle
puzzolenti
Parlare con le stelle nel firmamento
Ma solo perché non rispondono
Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2024
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