La pietra bianca vicino al Reno, era in mezzo ai campi, alta e grossa, superava un metro di grandezza, e sembrava uno strano prodotto della natura messo per caso in un posto in cui ben poche persone passavano passeggiando. Oggi quella pietra è scomparsa e non si è capito chi è come e perché l’ha portata via, ma possono essere state anche le autorità o qualche museo o associazione, autorizzati a farlo. Per caso leggendo dentro i diari di uno scrittore fallito dei dintorni di Wiesbaden, che scrisse senza successo negli anni venti del secolo scorso, venni a sapere che quella pietra c’era anche allora e il posto dove essa si trovava veniva usato per strani riti notturni compiuti da un gruppo di uomini e donne. Nulla so di più, lo scrittore di queste poche pagine disordinate di diario disse che una donna sua conoscente lo aveva invitato a partecipare a questi riti, a cui fra l’altro si doveva presenziare nudi e costruire una specie di circolo umano attorno alla pietra, e che lui aveva decisamente rifiutato, completamente disinteressato a quello che giudicava una delle solide stupide bizzarrie, di cui era piena la Germania di Weimar dell’epoca.
( Roberto Minichini )
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