Nella mistica ho trovato rifugio
Mentre facevo il lavapiatti a Monaco di Baviera
E dormivo nella stessa camera
Con un amico turco
Esperto di sufismo
Che passava la notte
A recitare i Nomi divini
Avevo sogni pieni di angeli
E all’alba lui mi svegliava
Più fresco e riposato di me
Anche se aveva dormito solo molto poco
Ebbi la fortuna di poter conoscere
Un maestro spirituale molto anziano
Venuto in visita dall’Anatolia
Baciai la sua mano
Ed andai a farmi una gita di qualche giorno
A Heidelberg
Troppi turisti, come ovunque
Non si riesce da nessuna parte a sentire
L’atmosfera autentica della vecchia Germania
La arroganza globale cancella i popoli
Distorce le religioni, modifica le letterature
Forse, pensavo, potevo invecchiare
Lontano da tutta questa civiltà artificiale
In qualche inaccessibile ed isolatissima montagna
Dell’Asia, magari, proprio cosi
Poi lessi della vita e delle opere di Jacob Böhme
E compresi che lo spirito è più forte di ogni cosa
E la mistica una superpotenza basata sulla fede
E sulla illuminazione e purificazione gnostica del cuore
E sul percorrere sentieri antichi, divini ed antimoderni
Il mostro della arroganza globale e la sua blasfemia
Non potrà nulla contro i visionari
A cui appartiene il Regno Celeste
Roberto Minichini, aprile 2023
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