Quello che conta sono sempre gli esseri umani concreti, in particolare il loro carattere, attitudine interiore, temperamento. Chi divide gli esseri umani in categorie a priori, qualsiasi esse siano, sbaglia comunque. Molto semplice individuare categorie fisse, ben difficile affrontare il prossimo sempre per quello che è: un essere umano, appunto. Oppressi ed oppressori si confondono, il persecutore di oggi è il perseguitato di domani, il discriminato di oggi non è quello di ieri o domani. Rifiutare gli schemi fissi, che rendono faziosi e prepotenti, e vedere ciò che è in atto veramente, caso per caso, persona per persona.
Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2020
Nessun commento:
Posta un commento