Sapendo che oramai si è presa confidenza
E si è detto tutto ciò che non c’era bisogno di dire
Osservando una natura mai uguale a se stessa
La si vede come limite, il mondo interpretato gnosticamente
Prigione di opinioni prive di senso
E di liberazioni che sono nuove catene
Solo tu potrai capire
Quello che non è destinato ad essere capito
Coltivando la tua solitudine sei ascesa
E i tuoi boschi, a volte, sono anche i miei
L’incontro casuale che tale non è
Ci porterà a riflettere
Sul fatto
Che noi siamo lontanamente vicini
E legati da un filo debole
Che non potrà mai spezzarsi
In quanto non voluto
Ma fortemente solo vissuto
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