Recentemente mi è stato chiesto se non
riconoscevo nella Astrologia una dottrina che ingabbia l'essere umano
in una sorta di fatalismo, e di giudizio da cui non ci si può più
liberare. Certamente, io riconosco che coll'Astrologia il rischio di
diventare una specie di " astrolatra " è molto presente, e
comunque ogni forma di divinazione comporta con se questo dilemma.
Credo che questo sia anche uno dei motivi, fra diversi altri, per cui
le tre religioni monoteistiche generalmente proibiscono con accenti
determinati ogni tipo di divinazione sul futuro. E' per permettere
all'essere umano di rimanere spiritualmente libero. Il discorso però
in verità si fa molto complesso, se si tenta di sbrogliare a fondo
questi problemi. Perché l'Astrologia è una forma di Conoscenza, e
non ha nessun senso negare una Conoscenza, solo perché si è troppo
deboli per sopportarla. L'Astrologia fra l'altro per me deve essere
onesta e veritiera anche su questioni che poco hanno a che fare con
la libera scelta soggettiva dell'individuo, nel senso che un vero
astrologo è capace di annunciare avvenimenti concreti ( non i
dettagli, ma il campo o i campi esistenziali in cui possono avvenire
certe cose ) che possono anche non sempre essere ben accettati o
positivi. Andare da un vero astrologo ed aspettarsi il massaggio del
proprio ego e la conferma dei propri desideri, è un esercizio futile
e non è vera Astrologia. L'astrologo ha comunque sempre il dovere
etico di esprimersi con la massima delicatezza, ripetendo, se
necessario, che le sue sono ipotesi, e che i fattori astrologici
possono manifestarsi nella vita concreta in una pluralità di modi.
In ogni caso la questione sull'effetto gabbia della Astrologia ha una
risposta dal mio punto di vista: assumersi o meno coscientemente il
rischio di voler sapere cosa dicono gli astri, o preferire di non
saperlo.
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