martedì 12 marzo 2019

La ritualistica angelica contemplativa

Come ritualista ( ma il termine è giusto? ) personalmente sono alla ricerca dei piani alti della sfera dell'essere, dei piani angelici, non ho interesse a fare quello che è molto diffuso, fare ritualistica con entità dubbie o basse o negative. La vita di un vero ritualista a mio avviso deve essere la vita di un mistico e non di un personaggio mondano. E' poco probabile che una indole mondana e lontana dalla preghiera e contemplazione, possa far accedere a piani spirituali alti, anzi, è proprio da escludere. Amo leggere la storia delle varie scuole mistiche nelle varie religioni mondiali, seguire le vicende dei loro Maestri e la vita di coloro che sono diventati Santi nella propria tradizione religiosa. La loro ritualistica è come la mia, è sostanzialmente una continuativa preghiera. Loro ovviamente non la chiamano ritualistica. E forse anche io devo cercarmi un termine nuovo, anche perché non voglio essere accostato neanche lontanamente a certa gente e certe categorie, che considero in grandissima parte composte da personaggi privi di ogni minima credibilità. Ma sono convinto che la ritualistica sia la capacità dell'anima umana di trascendere la dimensione materiale e giungere a mondi spirituali. Per questo ho sempre e sempre ripetuto che per essere " mago " o " ritualista " bisogna seguire una strada seria, rigorosa, morale ed ascetica di crescita spirituale interiore. All'interno di questo contesto sono da considerarsi anche i miei studi delle correnti esoteriche, religiose e spirituali della Germania e della Russia. La Magia quindi non è alla portata facile di chiunque, bisogna cercare di purificarsi, e vivere molto di preghiere. Oggi la Magia è spesso praticata da gente irreligiosa, anche blasfema, che vivono alla giornata seguendo i loro istinti mondani e materialisti, io sono convinto che nessuna Magia fatta da costoro possa funzionare. La mia ritualistica è prima di tutto contemplativa e sacra, una volontà di comunicare con Dio tramite la orazione, e lo faccio con l'intento di seguire un percorso spirituale, e non credo ai " poteri " e non credo ai falsi " doni " di cui molti parlano. In ogni caso, anche se un rituale - preghiera ottiene dei risultati concreti, nel caso si andasse a cercare risultati concreti, non sarebbe il risultato del " potere " inesistente del " mago ", ma della azione di entità angeliche dei piani spirituali. Più vado avanti e meno credo a " sensitivi ", " empatici " e gente con " doni " vari, e più comincio a credere che l'asse dell'attenzione vada spostato dalla persona verso i piani divini. Certe volte mi sento chiaramente come un intermediario senza alcun merito individuale, e questo sentirmi in fondo un niente di importante, mi dona pace spirituale e mi conferma la fede in Dio. Cercare la strada della Luce, e non sperimentare in modo ecclettico con tutto ciò che il " mercato " pubblicistico dell'Occulto offre ai giorni nostri. Io stesso devo ammettere che negli anni passati ho lavorato con diversi sistemi magici, ma ora sono giunto a una sintesi, a un paradigma mio personale, ed è chiaramente una via magica contemplativa, di Alta Magia Rituale, di Magia Bianca, di esplorazione di piani dell'essere non materiali e di una ricerca costante di autoconoscenza. Una strada difficile, in cui ho ancora molto da imparare e perfezionare, ma che sento assolutamente come il mio sentiero autentico.

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