E ora che l'ho portata nei miei luoghi
di una volta, dove ho trascorso una parte della prima giovinezza,
l'ho portata, la cara Ludmilla, anche presso il mio lago nel bosco.
Lei è venuta appositamente dalla Russia per vedermi, è piena
estate, siamo insieme da tre giorni, le mostro tutta la città e poi
ci dirigiamo verso il grande parco verde. Arriviamo lentamente al
lago, e rimaniamo seduti a lungo presso lo specchio d'acqua. Poi lei
si toglie le scarpe e camminando sopra l'erba fa qualche veloce ed
aggraziato passo, ed immerge i suoi piedi nell'acqua, prendendo cosi
un pò di fresco. Io mi avvicino, e le lavo i piedi in segno di
devozione. Lei ride leggermente, e poi mi canticchia con voce bassa
una vecchia canzone russa. La guardo e vedo in lei la meraviglia
delle meraviglie, lo splendore puro.
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