Come ritualista ( ma il termine è
giusto? ) personalmente sono alla ricerca dei piani alti della sfera
dell'essere, dei piani angelici, non ho interesse a fare quello che è
molto diffuso, fare ritualistica con entità dubbie o basse o
negative. La vita di un vero ritualista a mio avviso deve essere la
vita di un mistico e non di un personaggio mondano. E' poco probabile
che una indole mondana e lontana dalla preghiera e contemplazione,
possa far accedere a piani spirituali alti, anzi, è proprio da
escludere. Amo leggere la storia delle varie scuole mistiche nelle
varie religioni mondiali, seguire le vicende dei loro Maestri e la
vita di coloro che sono diventati Santi nella propria tradizione
religiosa. La loro ritualistica è come la mia, è sostanzialmente
una continuativa preghiera. Loro ovviamente non la chiamano
ritualistica. E forse anche io devo cercarmi un termine nuovo, anche
perché non voglio essere accostato neanche lontanamente a certa
gente e certe categorie, che considero in grandissima parte composte
da personaggi privi di ogni minima credibilità. Ma sono convinto che
la ritualistica sia la capacità dell'anima umana di trascendere la
dimensione materiale e giungere a mondi spirituali. Per questo ho
sempre e sempre ripetuto che per essere " mago " o "
ritualista " bisogna seguire una strada seria, rigorosa, morale
ed ascetica di crescita spirituale interiore. All'interno di questo
contesto sono da considerarsi anche i miei studi delle correnti
esoteriche, religiose e spirituali della Germania e della Russia. La
Magia quindi non è alla portata facile di chiunque, bisogna cercare
di purificarsi, e vivere molto di preghiere. Oggi la Magia è spesso
praticata da gente irreligiosa, anche blasfema, che vivono alla
giornata seguendo i loro istinti mondani e materialisti, io sono
convinto che nessuna Magia fatta da costoro possa funzionare. La mia
ritualistica è prima di tutto contemplativa e sacra, una volontà di
comunicare con Dio tramite la orazione, e lo faccio con l'intento di
seguire un percorso spirituale, e non credo ai " poteri " e
non credo ai falsi " doni " di cui molti parlano. In ogni
caso, anche se un rituale - preghiera ottiene dei risultati concreti,
nel caso si andasse a cercare risultati concreti, non sarebbe il
risultato del " potere " inesistente del " mago ",
ma della azione di entità angeliche dei piani spirituali. Più vado
avanti e meno credo a " sensitivi ", " empatici "
e gente con " doni " vari, e più comincio a credere che
l'asse dell'attenzione vada spostato dalla persona verso i piani
divini. Certe volte mi sento chiaramente come un intermediario senza
alcun merito individuale, e questo sentirmi in fondo un niente di
importante, mi dona pace spirituale e mi conferma la fede in Dio.
Cercare la strada della Luce, e non sperimentare in modo ecclettico
con tutto ciò che il " mercato " pubblicistico
dell'Occulto offre ai giorni nostri. Io stesso devo ammettere che
negli anni passati ho lavorato con diversi sistemi magici, ma ora
sono giunto a una sintesi, a un paradigma mio personale, ed è
chiaramente una via magica contemplativa, di Alta Magia Rituale, di
Magia Bianca, di esplorazione di piani dell'essere non materiali e di
una ricerca costante di autoconoscenza. Una strada difficile, in cui
ho ancora molto da imparare e perfezionare, ma che sento
assolutamente come il mio sentiero autentico.