Il fiore raro dell’Eden
Si chiama, sempre
Purezza ed onestà
Amore profondo ed umiltà
Di creature che sanno
Che l’orgoglio
E la sete di potere
Non sono affatto virtù
E nei monasteri della teocrazia oscurantista
Tanti figli illegittimi senza cognome
In stato di follia amorosa abbiamo concepito
Ma chi non è in grado
Di dominare i suoi desideri e le sue passioni
Non è degno
Di aspirare alla compagnia degli angeli
E la luce cercata è una sola
Quella dell’abbandono della tracotanza
Credendo ancora alla esistenza
Di una isola di pace e libertà
Roberto Minichini, Gorizia, dicembre 2024
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