Fu come un essere primordiale
Dotato di una aura strana
Liberato dalle banalità
Assai diverso, forse eccentrico
Con lo sguardo rivolto all’indietro
Praticava la levitazione
E l’amore sacro
Di notte, sognava, intensamente
Isole verdi lontani
Con alberi dai frutti abbondanti
Roberto Minichini, Gorizia, dicembre 2024
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