Fu una biblioteca poco frequentata
Mentre si bisbigliava
Si faceva conoscenza
Volumi, assai interessanti
Che parlavano della storia della letteratura
Un regno solo per noi
In quanto le masse sono interessate ad altro
Possiamo cercare i libri su Thomas Mann
Uomo in fuga dalla tirannide
E dal dominio della quantità
Di una Europa vittima di totalitarismi
Il pensiero unico, ottuso, non ammette dissenso
Non importa l’ideologia, importa la mancanza di libertà
Ogni dittatura si inventa il suo falso catechismo
La realtà ridotta a formule banali, comprensibili a tutti
Il nostro Thomas Mann fu vittima
Della stupidità e della cattiveria
Di indottrinati del regno meccanico della quantità
Slogan, cartelli in piazza, bandiere in marcia
Ed ogni incubo diventa concepibile e reale
Mentre la polizia politica riforma il linguaggio
Ed impone un nuovo modo di parlare e scrivere
Gli idoli al potere
Si fotografano in mille pose
Ed ottengono il plauso delle masse
Le librerie espongono testi
Che insegnano il verbo dominante
Se si vuole fare strada nella vita
Bisogna salire sul carro dei vincenti del momento
Oppure avere dignità
E saper dire di no
Ai disastri della storia
E agli entusiasmi delle contingenze nefaste
Roberto Minichini, Gorizia, dicembre 2024
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