mercoledì 13 settembre 2017

Saturno, il Reno, l'Impero

Quante volte si mise a raccontare della via che portava al fiume sacro ? Sempre la stessa storia, la notte, il Reno, l'assenza totale di persone, una pietra bianca gigante sepolta dalla vegetazione. Le rune sulla pietra, le iscrizioni, vari simboli solari e vari altri non riconosciuti. L'apparizione di due spiriti col nome da opera letteraria e di disegno del passato, Max e Moritz. L'investitura, l'iniziazione ai Misteri Esoterici del Germanesimo pu...ro e del Saturno più autentico. Una svolta nella storia tedesca, il risveglio del serpente che dormiva. Ogni volta la stessa storia, il racconto sui fenomeni, le telepatie, i sogni veridici, la missione da compiere a livello spirituale, la dura ricerca di compagni di qualità e di virtù autentiche. Quante volte ha raccontato queste cose, e nessuno al mondo lo prese sul serio. Passarono gli anni e si ricordarono, e si vergognavano. Il ponte, il fiume, il castello, l'elezione tramite i favori e i segreti di Saturno. Questa natura nordica e questa decadenza che sembra invincibile, diffusa ovunque, come una baldracca seduta sul trono più nobile che esista, quello dell'Impero Germanico. I nani che da dentro si oppongono al ritorno della Legge, aiutati da chi non c'entra nulla e da chi non capisce nulla. Serpente contro serpente, le rune vere contro le rune false e la nascita di un mondo privo di musica e popolato ovunque di statue nude giganti, fatte di un materiale meraviglioso, sconosciuto all'umanità precedente. Quante volte si mise a raccontare tutto ciò, nella indifferenza e nello scetticismo più assoluti ?

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