Universale aspirazione
Alla santità dei gufi notturni
Quando si usurpano i titoli
I mondi spirituali stanno a guardate
L’umana ignobile stoltezza
L’errore della auto deificazione
L’arte del discernimento invece
Sgradita ai padroni della verità unica
Va dichiarata follia, abolita, vietata
Mentre i monasteri sono vuoti
O si dedicano ad attività sociali profane
Piegandosi alla filosofia orizzontale obbligatoria
Masse immense aspirano a un trono falso
Però il Regno Vero non è di questo mondo
La dittatura degli illuminati postmoderni
Vende menzogne dove ogni cosa è deformata
Disordine, caos, distorsione, capovolgimento
Riscrittura totalitaria della storia e delle parole
Le pubblicità artificiali dei sorrisi permanenti
Celano la realtà di disperazioni immense
Lontani dal Principio Supremo
Non si va da nessuna parte
L’albero si riconosce dai frutti
Correte, rimanendo seduti
Verso la mistica dei Padri del Deserto
O i contemplativi del Medioevo
Che non pretendevano come i falsi sapienti
Il dominio di questa bassa ed inutile dimensione
Ma il dominio teocratico sulla propria anima
Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024
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