Nei sogni del monastero dei peccatori melanconici
In cui abbiamo trascorso un duro noviziato
Qualche spirito mormora
Che sfuggiremo all’incubo della tirannide
Solo cercando i mistici sufi ottomani
Quelli sepolti nei cimiteri dei nostri antenati
E dedicandoci a pratiche di intensa magia rituale
Dimenticando concubine noiose ed arroganti
E rinunciando per sempre al progetto grottesco
Di diventare pittori o padri di famiglia piccolo borghesi
E mentre Friedrich Nietzsche è sempre ubriaco
Praticando l’arte oscena dei rutti durante i nostri sermoni
teologici
Qui non si distingue l’estate dall’inverno
E la notte dal giorno
Abbiamo il talismano astrologico per fermare la follia del
genere umano
Le anime dei morti ci hanno insegnato come disegnarlo
Ma non muoveremo un dito per regalarlo agli indegni
In quanto mistici, non crediamo al mondo materiale
E sappiamo che l’umanità raccoglie ciò che semina
Vizio corruzione materialismo avidità egoismo
La spirale dell’assurdo reciproco è come un effetto domino
E noi stiamo a guardare, nudi, infelici, pigri ed
indifferenti
Sonnambuli e schiavi dell’orrore descritto da Edgar Allan
Poe
Ci rivolgiamo durante le invocazioni al santo T.S Eliot
Affinché ci riporti ai tempi dorati di molti anni fa
In cui da giovani barbuti portavamo in modo abusivo
Vestiti scuri di monaci pii, devoti, immersi nell’orazione
Per trovare fidanzate particolarmente sensuali e bigotte
Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024
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