martedì 14 maggio 2024

Nei sogni del monastero dei peccatori melanconici (Poesia di Roberto Minichini)


Nei sogni del monastero dei peccatori melanconici

In cui abbiamo trascorso un duro noviziato

Qualche spirito mormora

Che sfuggiremo all’incubo della tirannide

Solo cercando i mistici sufi ottomani

Quelli sepolti nei cimiteri dei nostri antenati

E dedicandoci a pratiche di intensa magia rituale

Dimenticando concubine noiose ed arroganti

E rinunciando per sempre al progetto grottesco

Di diventare pittori o padri di famiglia piccolo borghesi

E mentre Friedrich Nietzsche è sempre ubriaco

Praticando l’arte oscena dei rutti durante i nostri sermoni teologici

Qui non si distingue l’estate dall’inverno

E la notte dal giorno

Abbiamo il talismano astrologico per fermare la follia del genere umano

Le anime dei morti ci hanno insegnato come disegnarlo

Ma non muoveremo un dito per regalarlo agli indegni

In quanto mistici, non crediamo al mondo materiale

E sappiamo che l’umanità raccoglie ciò che semina

Vizio corruzione materialismo avidità egoismo

La spirale dell’assurdo reciproco è come un effetto domino

E noi stiamo a guardare, nudi, infelici, pigri ed indifferenti

Sonnambuli e schiavi dell’orrore descritto da Edgar Allan Poe

Ci rivolgiamo durante le invocazioni al santo T.S Eliot

Affinché ci riporti ai tempi dorati di molti anni fa

In cui da giovani barbuti portavamo in modo abusivo

Vestiti scuri di monaci pii, devoti, immersi nell’orazione

Per trovare fidanzate particolarmente sensuali e bigotte

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

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