mercoledì 8 maggio 2024

Bella la neve (Poesia di Roberto Minichini)


Bella la neve

Meraviglioso il gelo

Che fa scendere la solitudine

Ti ricordi quell’inverno?

Pieno di speranze illusorie

E di grandi proclami

Ambedue due cose di cui diffidare sempre

Poi la banalità e lo squallore dell’esistere prevalgono

Ho incontrato il filosofo che si è inventato la sua religione

Fingendo che sia antica, sembra una moda fare questo oggi

La megalomania faraonica dei moderni consumisti del vacuo

Gli ho detto che non sono informato e che non lo capisco

Lui ha sorriso con aria di superiorità, l’illuminato cosmico

Passano dalla destrutturazione di ogni cosa antica

All’inventarsi come antiche cose mai esistite e falsificate, distorte

Una civiltà che ha perso la bussola, che produce falsi sapienti

Dalle vetrine delle librerie sorridono i servi della attualità

Noi siamo fuori dal tempo, contro il tempo, non aggiornati

Le mode ideologiche sono costruzioni del capitalismo edonistico

Mentre te ed io ci amiamo di amore assai eccentrico, arcaico

E crediamo alla religione della unione e della neve

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

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