venerdì 31 maggio 2024

Avvolto (Poesia di Roberto Minichini)


Avvolto

Nei labirinti della mistica medievale

E sottoposto a rieducazione forzata

Da parte delle televisioni tedesche

Fucine del politicamente corretto più ottuso

Navigare fra le braccia di una gentildonna turca sensuale

A cui interessano le piante e i francobolli francesi

L’eros mistico anatolico, l’astrologia dei sultani

I talismani planetari con lettere arabe

La numerologia per evocare gli spiriti

Un poco anche la musica tradizionale strumentale del Medio Oriente

Il mare, ma solo dove ci sono spiagge deserte per anime solitarie

Abbiamo deciso di annettere la Germania alla Turchia

E a Berlino parlare di filosofia dell’Ottocento

Mentre lei ha letto tutti gli scritti di Schelling, unica al mondo

A me appare in sogno Ahmed Friedrich Nietzsche

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

giovedì 30 maggio 2024

Carovana di pellegrini (Poesia di Roberto Minichini)


Carovana di pellegrini

Iniziati ai misteri

Della teocrazia ventura

Che si fermano una volta al giorno

Per condividere il cibo con i poveri

Riposare sotto una luna benevola e materna

E ricordarsi a vicenda

Che questa vita terrena è soltanto un attimo

Di fronte agli oceani infiniti dell’eternità

Conservate pura la vostra anima

E non fatevi ingannare dalle nuove dottrine

La felicità nasce dall’interno della anima pacificata

Ci è nota la natura oscura degli idoli e del materialismo

Quaggiù sulla terrena regnano sovrani ingiustizie e sofferenze

La pazienza e la compagnia di chi accusa il proprio ego

Siano di conforto per i viandanti

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

mercoledì 29 maggio 2024

I sogni rivelano la vera essenza delle persone (Poesia di Roberto Minichini)


I sogni rivelano la vera essenza delle persone

E certe volte, sono doni degli angeli

In compagnia della natura

Che è come un libro sacro senza lettere

Parlando con venerandi alberi

E ricordando tutte le quattro stagioni

Ci si siede

Lontani da ogni discorso futile

Cercando di praticare la attività migliore

Il non fare nulla

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024 

martedì 28 maggio 2024

La unicità della unità (Poesia di Roberto Minichini)


La unicità della unità

Nelle notti misteriose

In cui le non parole comunicano

E il tempo si ferma

Mentre i cuori ma non le menti comprendono

Istanti di ebrezza e di estasi

E le tombe di santi sono vicine

Fragranza di benedizioni

Luci frammentarie

Ora presenti, poi assenti

L’alba che arriva

Ed attende le chiamate alla preghiera

Da antichi minerati ottomani

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

lunedì 27 maggio 2024

Montagne calme e mistiche (Poesia di Roberto Minichini)


Montagne calme e mistiche

Dove si pratica la dottrina dell’Unità

Tramite il silenzio contemplativo

E la oziosa non attività dall’anima serena

Ci si libera dall’ego, almeno si prova

Abbandonando idoli, esteriori ed interiori

Si viaggia verso un cielo che è sempre presente

Perenne e vera meta

Al di là di agitazioni ed ambizioni vuote

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Il gioco delle nuvole nel cielo (Poesia di Roberto Minichini)


Il gioco delle nuvole nel cielo

Lascia intravedere segni e significati

Che cambiano come ogni cosa

Impermanenza ed imperfezione, ovunque

Mentre la tirannia silenziosa

Del tempo e dello spazio non tramonta mai

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

giovedì 16 maggio 2024

Universale aspirazione (Poesia di Roberto Minichini)


Universale aspirazione

Alla santità dei gufi notturni

Quando si usurpano i titoli

I mondi spirituali stanno a guardate

L’umana ignobile stoltezza

L’errore della auto deificazione

L’arte del discernimento invece

Sgradita ai padroni della verità unica

Va dichiarata follia, abolita, vietata

Mentre i monasteri sono vuoti

O si dedicano ad attività sociali profane

Piegandosi alla filosofia orizzontale obbligatoria

Masse immense aspirano a un trono falso

Però il Regno Vero non è di questo mondo

La dittatura degli illuminati postmoderni

Vende menzogne dove ogni cosa è deformata

Disordine, caos, distorsione, capovolgimento

Riscrittura totalitaria della storia e delle parole

Le pubblicità artificiali dei sorrisi permanenti

Celano la realtà di disperazioni immense

Lontani dal Principio Supremo

Non si va da nessuna parte

L’albero si riconosce dai frutti

Correte, rimanendo seduti

Verso la mistica dei Padri del Deserto

O i contemplativi del Medioevo

Che non pretendevano come i falsi sapienti

Il dominio di questa bassa ed inutile dimensione

Ma il dominio teocratico sulla propria anima

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

martedì 14 maggio 2024

Nei sogni del monastero dei peccatori melanconici (Poesia di Roberto Minichini)


Nei sogni del monastero dei peccatori melanconici

In cui abbiamo trascorso un duro noviziato

Qualche spirito mormora

Che sfuggiremo all’incubo della tirannide

Solo cercando i mistici sufi ottomani

Quelli sepolti nei cimiteri dei nostri antenati

E dedicandoci a pratiche di intensa magia rituale

Dimenticando concubine noiose ed arroganti

E rinunciando per sempre al progetto grottesco

Di diventare pittori o padri di famiglia piccolo borghesi

E mentre Friedrich Nietzsche è sempre ubriaco

Praticando l’arte oscena dei rutti durante i nostri sermoni teologici

Qui non si distingue l’estate dall’inverno

E la notte dal giorno

Abbiamo il talismano astrologico per fermare la follia del genere umano

Le anime dei morti ci hanno insegnato come disegnarlo

Ma non muoveremo un dito per regalarlo agli indegni

In quanto mistici, non crediamo al mondo materiale

E sappiamo che l’umanità raccoglie ciò che semina

Vizio corruzione materialismo avidità egoismo

La spirale dell’assurdo reciproco è come un effetto domino

E noi stiamo a guardare, nudi, infelici, pigri ed indifferenti

Sonnambuli e schiavi dell’orrore descritto da Edgar Allan Poe

Ci rivolgiamo durante le invocazioni al santo T.S Eliot

Affinché ci riporti ai tempi dorati di molti anni fa

In cui da giovani barbuti portavamo in modo abusivo

Vestiti scuri di monaci pii, devoti, immersi nell’orazione

Per trovare fidanzate particolarmente sensuali e bigotte

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Lunga è la via (Poesia di Roberto Minichini)


Lunga è la via

Che porta alla conquista del potere

Salvo il fatto che il potere non serve a niente

Miseranda illusione dell’ego che dura pochi anni

Quanti faraoni sono stati inghiottiti e dimenticati

Tutto tornerà polvere

E in un’altra dimensione conteranno ben altre cose

Viaggiatori di un treno che si sognano che il viaggio duri per sempre

Meglio saper fare bene le preghiere che fondare un impero

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

lunedì 13 maggio 2024

A che serve (Poesia di Roberto Minichini)


A che serve

Dare ascolto, inutile

Al vizio delle voci pettegole

Un fiume di idiozie

La quantità, la bassezza, l’orizzontale

Il dominio del volgare

In un mercato di banalità globali

Unico regnante ora ammesso e concesso

E gli esponenti di strambe teologie al contrario

Create nei laboratori dei potenti e ricchi

Per masse di adepti senza senno

Che corrono ipnotizzate verso il vortice del nulla

Mentre le voci che hanno detto il vero rimangono inascoltate

Basta non dare retta alle interpretazioni dei padroni del discorso

E rimanere fedeli e devoti ai testi dei maestri antichi

Unica luce in un universo avvolto dalle tenebre

Rifugio per l’anima contemplativa e pacificata

A cui lo spirito del tempo non fa nessun effetto

Non è il numero, ma la l’essenza a dare risposte

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Come se ci fosse una lieve speranza (Poesia di Roberto Minichini)


Come se ci fosse una lieve speranza

Di poter ragionare di cose belle

Nella civiltà dell’apparire

Che ha dimenticato l’essere

O se vogliamo

Il permanere senza divenire

Ho finto di non capire la tua lingua

In quanto, ora

Non voglio essere più poliglotta

E piegarmi ai paradigmi altrui

Solo i boschi degli antenati possono capire

La terra nuda ancestrale può gradire

Stufo di fare il nomade senza porto sicuro

Universo in dissoluzione, inevitabile

Le contingenze vengono prese per assoluti

Quando sono solo l’ombra di fantasmi fugaci

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

 

domenica 12 maggio 2024

Eppure (Poesia di Roberto Minichini)


Eppure

Anche saper a volte essere gentili

E non solo per fare bella figura in società

O per ottenere favori

Sarebbe cosa forse assai buona

Inutile cercare di avere sempre ragione

Magari ripetendo gli slogan del sistema

Non importa di quale sistema, hanno tutti torto

Conformismo venduto come falsa libertà

Cosa di cui sono capaci tutti

Pensare a volte controcorrente

Lasciando stare giornali, editori, canali televisivi

Posizioni sociali, supposti rappresentanti del popolo

Fuori dalla logica grigia

Di parrocchie, sette, ideologie, partiti, gruppi

O di istituzioni al servizio sempre del potere

Incontrarsi nudi e misticamente trasformati

Mezzi peccatori e mezzi pentiti, ma autentici

Fallibili, umiliati dalla vita reale, la quale è sempre una prova

Genuini, senza maschere o competizioni

Ambizioni, egocentrismi, arrivismi, volontà di dominio

Dove la verità non è vittoria

Sopra qualcuno o su qualcuno

La cultura non è militanza o fazione

E non è rivoluzione, di nessun tipo

Ma puro amore e il lasciarsi andare

A quell’affetto gratuito, basato sulla misericordia

Più prezioso di qualunque diamante

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Ogni cosa è transitoria (Poesia di Roberto Minichini)


Ogni cosa è transitoria

Ma nulla è relativo

Legami simbolici e reali sono universali

Non ci sono differenze, separazioni

E la non azione è saggezza

In un mondo di folli agitati

Sfogliando testi di cultura cinese

Bisogna tornare periodicamente

A leggere e a rileggere, con estrema lentezza

Come insegna il severo e metodico Saturno

Una ricchezza infinita di scuole di pensiero e di arte

La cui essenza è di essere oceani complessi

Non facilmente conoscibili

Per un profano come me

Nella società del tutto e tutti e subito

La civiltà cinese classica si nega ad approcci superficiali

E ciò è un bene, una luce, un segno di incoraggiamento

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Siamo sempre stati amanti (Poesia di Roberto Minichini)


Siamo sempre stati amanti

Dei discorsi lenti e pacati

Al di là di ogni manicheismo

E di poche amicizie di qualità

Un modo per allontanarsi

Dall’onnipresente ed invasivo

Regno della quantità illusorio e stolto

Forse i nostri unici compagni di viaggio

In questa incarnazione terrena squallida

Sono i fiori e gli alberi

Qualche farfalla

E spiriti dimenticati

Di antenati leggermente eccentrici

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024


Dimensione della contemplazione (Poesia di Roberto Minichini)


Dimensione della contemplazione

Nella calma non si ricerca nulla

Che la modesta serenità di piccoli momenti

In cui non succede niente e non si parla

Ma si ottiene tutto quel che serve

Semplicemente essendo

Ed abbandonando ogni pretesa vana

La pienezza del vuoto è sorprendente

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

mercoledì 8 maggio 2024

Eleganza senza pretese (Poesia di Roberto Minichini)


Eleganza senza pretese

Splendore avvolto dalla semplicità

Raffinatezza spontanea

Tanto silenzio o poche frasi di affetto

Come una regina che si eleva sopra le volgarità

Del pettegolezzo e delle frasi fatte

Alla ricerca dell’essere oltre l’apparire

In questa dimensione temporanea terrena

Che è fatta solo di errori ed imperfezioni

Mantieni uno stile particolare

Quando parlo di aristocrazia intendo aristocrazia dell’anima onesta e buona

Non possesso di beni o di posizioni sociali o di potere politico

Si nasce con un carattere, e a nulla servono i pedagoghi dell’indottrinamento coatto

Che grazie a Dio non riescono a sostituirsi alla natura e al karma di una persona

Altrimenti saremo in mano alla ingegneria sociale più cupa

Al transumanesimo della nuova epoca postmoderna e postumana

Cioè all’inferno dell’essere umano che pretende di farsi divinità

Mentre noi non siamo altro che creature

Che possono comportarsi in maniera nobile o ignobile

Ma su questa terra non esiste e non esisterà alcun paradiso

Solo la ruota delle difficoltà e dei limiti e delle cose spesso sbagliate

Forse qualche avvisaglia di paradiso

La ritrovo nella luce dei tuoi occhi

E nel tuo sorriso gentile e calmo

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Bella la neve (Poesia di Roberto Minichini)


Bella la neve

Meraviglioso il gelo

Che fa scendere la solitudine

Ti ricordi quell’inverno?

Pieno di speranze illusorie

E di grandi proclami

Ambedue due cose di cui diffidare sempre

Poi la banalità e lo squallore dell’esistere prevalgono

Ho incontrato il filosofo che si è inventato la sua religione

Fingendo che sia antica, sembra una moda fare questo oggi

La megalomania faraonica dei moderni consumisti del vacuo

Gli ho detto che non sono informato e che non lo capisco

Lui ha sorriso con aria di superiorità, l’illuminato cosmico

Passano dalla destrutturazione di ogni cosa antica

All’inventarsi come antiche cose mai esistite e falsificate, distorte

Una civiltà che ha perso la bussola, che produce falsi sapienti

Dalle vetrine delle librerie sorridono i servi della attualità

Noi siamo fuori dal tempo, contro il tempo, non aggiornati

Le mode ideologiche sono costruzioni del capitalismo edonistico

Mentre te ed io ci amiamo di amore assai eccentrico, arcaico

E crediamo alla religione della unione e della neve

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

martedì 7 maggio 2024

Merce rara (Poesia di Roberto Minichini)


Merce rara

L’equilibrio

In tempi di fanatismi, ideologie, buffonate propagandistiche

L’umanità non perde il vizio antico della faziosità

Tutti vogliono dominare il prossimo

Vincere e trionfare, egoismi sfrenati, una tristezza infinita

Solo Italo Calvino può ora dare un poco di conforto

Uno scrittore italiano di scuola seria, fenomeno del passato

E bisogna amare spesso anche il passato di qualità

In questo scempio di amori assurdi, arrivismi ed esclusivismi

Camminare alla ricerca di gente ragionevole

O forse fermarsi a guardare un quadro di Picasso?

Preferisco, a volte, Giorgio de Chirico

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Cosmonauti (Poesia di Roberto Minichini)


Cosmonauti

Si diventa

Lentamente

Abbandonando un ego inflazionato

Ed ammettendo debolezze, sconfitte, colpe

Non è popolato da perfetti l’universo

Solo da infinita ipocrisia

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

La roccia osservata (Poesia di Roberto Minichini)


La roccia osservata

Trovata dopo ore

Separa due dimensioni

Stupore

Portare con se stesso il peso del nulla

Che è malleabile e strano

E permette di vivere le albe speranzose

Colorate di oro stanco

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

domenica 5 maggio 2024

La pioggia batteva forte (Poesia di Roberto Minichini)


La pioggia batteva forte

E il freddo era intenso

Mentre tutto attorno era un grande buio

Tutti i settari sono convinti

Che la loro setta sia quella unica vera

Ma tutto ciò è illusione

Del loro ego e della loro ignoranza

Abbiamo sviluppato la teologia della pluralità

E dell’unione degli opposti

Salvo poi capire che anche essa era sbagliata

Ogni discorso ha un contro discorso, all’infinito

Il silenzio estatico ed amoroso, si

Guardarsi negli occhi con bontà, ancora si

Non avere idoli, non avere padroni, non avere ambizioni

Nudi sotto la pioggia

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Solo stare in silenzio (Poesia di Roberto Minichini)


Solo stare in silenzio

Guardare, semplicemente guardare

Le tue mani

Non importa altro

Un poco di sole, poi la natura amica

Forse da qualche parte una notte libera

Un ricordo, un pensiero, un desiderio

Magari poi all’alba

Leggere la biografia di un poeta, di quelli che furono

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

sabato 4 maggio 2024

Abbiamo perso la ragione (Poesia di Roberto Minichini)


Abbiamo perso la ragione

Forse mai avuta

E parliamo al plurale maiestatis

In quanto non padroni di noi stessi e schiavi

Amando troppo la regina reazionaria dei ghiacci

Rossa di capelli e dagli occhi verdi spenti, è sonnambula ed appare

Nella forma di un serpente che pratica la magia delle Rune Nordiche

Onnivora erotica, gelosa e possessiva, pittrice surrealista

Maestra di Kung Fu e di Scacchi spiritici ed animisti

Incide sui destini con gli incantesimi degli antenati mai dimenticati

E vede il passato, il presente e il futuro e mormora formule inedite

Creatura fanaticamente mistica e settaria

Adepta dell’Ordine Teutonico di Saturno l’astrologo e il medium

La quale vive, bellissima e folle e nuda, al polo nord

Rinchiusa in una cella fatta di neve di cemento

Non si rende conto della realtà e non sa in che secolo vive

Siamo fuggiti da lei, liberandoci dalle catene e dalle frustate

Ci fustigava tutti i giorni come esercizio spirituale a noi assai sgradito

La nostra corsa verso il lontano si era fatta necessaria

E cavalcando, poco convinti

Verso tempeste dolorose

Dove le ombre catturano e non lasciano più

Mentre i baci sono perduti dentro un pozzo oscuro

E fare l’amore è diventato un esercizio ascetico

La preghiera invece è ridotta a commercio

Tenersi per mano è come un triste funerale

Essendo pianeti lontani e diversi

Non possiamo guardarci negli occhi

Ci siamo conosciuti in maniera distorta

Fornicando con la lingua, con la bocca, con il corpo

Due sconosciuti posseduti da demoni

Con cui non ci si può davvero intendere

Ma solo con una scintilla spirituale donata dal cielo

Sarebbe stato possibile, o quasi

Un cielo che si è ritirato altrove

Lasciandoci orfani di una Germania mitica persa per sempre

Mentre noi, ormai con il turbante in testa

Ci siamo ritirati in Oriente

E nelle montagne della Anatolia

In zone anarchiche dove non esiste alcun governo

Pratichiamo il sufismo ottomano, la poligamia e la magia curda

E sappiamo, che non vedremo mai

Crescere i nostri figli

Ma diventeremo teologi perspicaci ed eruditi

E nessuno ascolterà le nostre prediche

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Hai tu imparato la saggezza che non tramonta mai (Poesia di Roberto Minichini)


Hai tu imparato la saggezza che non tramonta mai

Che non ha nome e non ne ha bisogno

E che ti porti dentro di te fin dalla nascita

Dovuta alle tue buone ed oneste azioni fatte altrove

In questo villaggio sulle montagne tu troverai una luce

Che avevi già da quando sei partito

E che nessuno ti può dare o togliere

In quanto è l’essenza della tua anima

Non sono i luoghi, i tempi, le persone a contare

Ma solo la nostra natura che siamo costruiti da soli

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Sono ponti che portano verso una dimensione inesplorata (Poesia di Roberto Minichini)


Sono ponti che portano verso una dimensione inesplorata

Lontana, arcana, sconosciuta, indefinita

E, tentativo dopo tentativo

Passo dopo passo, lentamente

Ci si abitua a una nuova presenza dell’essere

Che mostra un mondo pieno di ricche meraviglie

In cui amore, affetto, fiducia e collaborazione

Sembrano norma non scritta ma sempre applicata

Non ci sono più critiche, competizioni, pettegolezzi

Abbiamo raggiunto la pace, quasi una modesta e tranquilla estasi

Vogliamo essere una piccola isola senza pretese, ignorata e dimenticata

E percepire la natura e percepire l’anima

Dove sole e luna, giorno e notte, sono una unica realtà perenne

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2024 

Nei castelli dei misteri metafisici non risolti (Poesia di Roberto Minichini)


Nei castelli dei misteri metafisici non risolti

Degli amori tramontati e dimenticati

Delle stagioni vissute da non piccoli borghesi

Chiusi dentro una contemplazione meditativa

Che osserva con indifferenza la dissoluzione di ogni forma

E il perdersi di ogni essenza

Cosi è scritto e cosi sarà

Un caos a spirale sempre più assurdo

Di contrapposizioni di fazioni tutte sbagliate

Lo spegnersi della conoscenza

L’inversione dei simboli e del linguaggio

Masse di disperati che fingono felicità

La vita umana, sempre più artificiale e nichilista

Il mercato globale delle false spiritualità e dei nuovi paradigmi

Finti tradizionalisti senza Tradizione

Falsi modernisti dalla anima oscurata

La piatta quantità sommerge ogni cosa

Filosofi che non sanno neanche perché sono nati

E in maniera dogmatica parlano contro dogmi antichi

Del cui vero significato non capiscono nulla

Progressisti che cercano alleanze con reazionari teocratici

E reazionari teocratici che corrono a vivere nell’Impero progressista

Il mio amico monaco barbuto ed ubriacone vive dentro una capanna di legno

Sembra una bara, talmente è piccola, circondato dalle montagne, è felice

Legge solo libri stampati nell’Ottocento e parla solo con i suoi gatti neri

Non ha ego, non ha desideri, è un santo peccatore tutto particolare

La cui luce medievale è ignota a un mondo digitale, totalitario, stolto

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Spirito del bosco ( Poesia di Roberto Minichini )


Spirito del bosco

Che rispondi alle domande

Il tuo silenzio ieratico è già un conversare

E si cammina a piedi nudi sulla terra

Per sentire radici ed avere un centro

In un cosmo che non smette di correre ed agitarsi

Quando lo stare fermi è certe volte così bello

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024