Felici ed addormentati
Abbiamo delle radici profonde
Che si trovano nel grande gelo
Abbracciati e nudi
Ci cibiamo di nettare dell’oltretomba
Amiamo coltivare la terra
Pregare tutti insieme e cantare in coro
Non sorridendo mai
Chi vuole creare il paradiso in terra
Crea una copia dell’inferno
Camminare con gli stracci per i boschi
Incidere segni stregoneschi sugli alberi
Visitare le tombe degli antenati
Bere sempre grappa analcolica
Fornicare con sconosciute sacerdotesse
In squallidi postriboli
Crollare, disorientati
Durante viaggi molto spiacevoli
Sotto il sole satanico
Della stupida civiltà dei consumi
Che non conosce le delizie del socialismo
Usare piante magiche per l’esorcismo
Viaggiare con l’anima
Nel mondo degli spiriti
Orinare dentro i fiumi di notte
Ballare all’alba il ballo sacro
Dei folli amanti di Dio
Mentre ci appaiono in sogno
Gli angeli del Signore, amanti della monarchia
Che ci restituiscono la libertà di religione
Cacciando i demoni nichilisti rivoluzionari
Luce eterna delle barbe lunghe
Inginocchiatevi di fronte alla croce di legno
E sappiate che i latini di Roma sono eretici
Pregate, pregate, pregate
Nulla a questo mondo ha importanza
Solo la santità
E i boschi oscuri e freddi
Dove crescono ignari i nostri figli
Mentre l’anticristo mette i popoli
Uno contro l’altro
In una tragedia assurda e tristissima
Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025
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