domenica 1 giugno 2025

Felici ed addormentati (Poesia di Roberto Minichini)


Felici ed addormentati

Abbiamo delle radici profonde

Che si trovano nel grande gelo

Abbracciati e nudi

Ci cibiamo di nettare dell’oltretomba

Amiamo coltivare la terra

Pregare tutti insieme e cantare in coro

Non sorridendo mai

Chi vuole creare il paradiso in terra

Crea una copia dell’inferno

Camminare con gli stracci per i boschi

Incidere segni stregoneschi sugli alberi

Visitare le tombe degli antenati

Bere sempre grappa analcolica

Fornicare con sconosciute sacerdotesse

In squallidi postriboli

Crollare, disorientati

Durante viaggi molto spiacevoli

Sotto il sole satanico

Della stupida civiltà dei consumi

Che non conosce le delizie del socialismo

Usare piante magiche per l’esorcismo

Viaggiare con l’anima

Nel mondo degli spiriti

Orinare dentro i fiumi di notte

Ballare all’alba il ballo sacro

Dei folli amanti di Dio

Mentre ci appaiono in sogno

Gli angeli del Signore, amanti della monarchia

Che ci restituiscono la libertà di religione

Cacciando i demoni nichilisti rivoluzionari

Luce eterna delle barbe lunghe

Inginocchiatevi di fronte alla croce di legno

E sappiate che i latini di Roma sono eretici

Pregate, pregate, pregate

Nulla a questo mondo ha importanza

Solo la santità

E i boschi oscuri e freddi

Dove crescono ignari i nostri figli

Mentre l’anticristo mette i popoli

Uno contro l’altro

In una tragedia assurda e tristissima

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

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