giovedì 16 maggio 2024

Universale aspirazione (Poesia di Roberto Minichini)


Universale aspirazione

Alla santità dei gufi notturni

Quando si usurpano i titoli

I mondi spirituali stanno a guardate

L’umana ignobile stoltezza

L’errore della auto deificazione

L’arte del discernimento invece

Sgradita ai padroni della verità unica

Va dichiarata follia, abolita, vietata

Mentre i monasteri sono vuoti

O si dedicano ad attività sociali profane

Piegandosi alla filosofia orizzontale obbligatoria

Masse immense aspirano a un trono falso

Però il Regno Vero non è di questo mondo

La dittatura degli illuminati postmoderni

Vende menzogne dove ogni cosa è deformata

Disordine, caos, distorsione, capovolgimento

Riscrittura totalitaria della storia e delle parole

Le pubblicità artificiali dei sorrisi permanenti

Celano la realtà di disperazioni immense

Lontani dal Principio Supremo

Non si va da nessuna parte

L’albero si riconosce dai frutti

Correte, rimanendo seduti

Verso la mistica dei Padri del Deserto

O i contemplativi del Medioevo

Che non pretendevano come i falsi sapienti

Il dominio di questa bassa ed inutile dimensione

Ma il dominio teocratico sulla propria anima

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

martedì 14 maggio 2024

Nei sogni del monastero dei peccatori melanconici (Poesia di Roberto Minichini)


Nei sogni del monastero dei peccatori melanconici

In cui abbiamo trascorso un duro noviziato

Qualche spirito mormora

Che sfuggiremo all’incubo della tirannide

Solo cercando i mistici sufi ottomani

Quelli sepolti nei cimiteri dei nostri antenati

E dedicandoci a pratiche di intensa magia rituale

Dimenticando concubine noiose ed arroganti

E rinunciando per sempre al progetto grottesco

Di diventare pittori o padri di famiglia piccolo borghesi

E mentre Friedrich Nietzsche è sempre ubriaco

Praticando l’arte oscena dei rutti durante i nostri sermoni teologici

Qui non si distingue l’estate dall’inverno

E la notte dal giorno

Abbiamo il talismano astrologico per fermare la follia del genere umano

Le anime dei morti ci hanno insegnato come disegnarlo

Ma non muoveremo un dito per regalarlo agli indegni

In quanto mistici, non crediamo al mondo materiale

E sappiamo che l’umanità raccoglie ciò che semina

Vizio corruzione materialismo avidità egoismo

La spirale dell’assurdo reciproco è come un effetto domino

E noi stiamo a guardare, nudi, infelici, pigri ed indifferenti

Sonnambuli e schiavi dell’orrore descritto da Edgar Allan Poe

Ci rivolgiamo durante le invocazioni al santo T.S Eliot

Affinché ci riporti ai tempi dorati di molti anni fa

In cui da giovani barbuti portavamo in modo abusivo

Vestiti scuri di monaci pii, devoti, immersi nell’orazione

Per trovare fidanzate particolarmente sensuali e bigotte

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Lunga è la via (Poesia di Roberto Minichini)


Lunga è la via

Che porta alla conquista del potere

Salvo il fatto che il potere non serve a niente

Miseranda illusione dell’ego che dura pochi anni

Quanti faraoni sono stati inghiottiti e dimenticati

Tutto tornerà polvere

E in un’altra dimensione conteranno ben altre cose

Viaggiatori di un treno che si sognano che il viaggio duri per sempre

Meglio saper fare bene le preghiere che fondare un impero

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

lunedì 13 maggio 2024

A che serve (Poesia di Roberto Minichini)


A che serve

Dare ascolto, inutile

Al vizio delle voci pettegole

Un fiume di idiozie

La quantità, la bassezza, l’orizzontale

Il dominio del volgare

In un mercato di banalità globali

Unico regnante ora ammesso e concesso

E gli esponenti di strambe teologie al contrario

Create nei laboratori dei potenti e ricchi

Per masse di adepti senza senno

Che corrono ipnotizzate verso il vortice del nulla

Mentre le voci che hanno detto il vero rimangono inascoltate

Basta non dare retta alle interpretazioni dei padroni del discorso

E rimanere fedeli e devoti ai testi dei maestri antichi

Unica luce in un universo avvolto dalle tenebre

Rifugio per l’anima contemplativa e pacificata

A cui lo spirito del tempo non fa nessun effetto

Non è il numero, ma la l’essenza a dare risposte

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Come se ci fosse una lieve speranza (Poesia di Roberto Minichini)


Come se ci fosse una lieve speranza

Di poter ragionare di cose belle

Nella civiltà dell’apparire

Che ha dimenticato l’essere

O se vogliamo

Il permanere senza divenire

Ho finto di non capire la tua lingua

In quanto, ora

Non voglio essere più poliglotta

E piegarmi ai paradigmi altrui

Solo i boschi degli antenati possono capire

La terra nuda ancestrale può gradire

Stufo di fare il nomade senza porto sicuro

Universo in dissoluzione, inevitabile

Le contingenze vengono prese per assoluti

Quando sono solo l’ombra di fantasmi fugaci

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

 

domenica 12 maggio 2024

Eppure (Poesia di Roberto Minichini)


Eppure

Anche saper a volte essere gentili

E non solo per fare bella figura in società

O per ottenere favori

Sarebbe cosa forse assai buona

Inutile cercare di avere sempre ragione

Magari ripetendo gli slogan del sistema

Non importa di quale sistema, hanno tutti torto

Conformismo venduto come falsa libertà

Cosa di cui sono capaci tutti

Pensare a volte controcorrente

Lasciando stare giornali, editori, canali televisivi

Posizioni sociali, supposti rappresentanti del popolo

Fuori dalla logica grigia

Di parrocchie, sette, ideologie, partiti, gruppi

O di istituzioni al servizio sempre del potere

Incontrarsi nudi e misticamente trasformati

Mezzi peccatori e mezzi pentiti, ma autentici

Fallibili, umiliati dalla vita reale, la quale è sempre una prova

Genuini, senza maschere o competizioni

Ambizioni, egocentrismi, arrivismi, volontà di dominio

Dove la verità non è vittoria

Sopra qualcuno o su qualcuno

La cultura non è militanza o fazione

E non è rivoluzione, di nessun tipo

Ma puro amore e il lasciarsi andare

A quell’affetto gratuito, basato sulla misericordia

Più prezioso di qualunque diamante

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024

Ogni cosa è transitoria (Poesia di Roberto Minichini)


Ogni cosa è transitoria

Ma nulla è relativo

Legami simbolici e reali sono universali

Non ci sono differenze, separazioni

E la non azione è saggezza

In un mondo di folli agitati

Sfogliando testi di cultura cinese

Bisogna tornare periodicamente

A leggere e a rileggere, con estrema lentezza

Come insegna il severo e metodico Saturno

Una ricchezza infinita di scuole di pensiero e di arte

La cui essenza è di essere oceani complessi

Non facilmente conoscibili

Per un profano come me

Nella società del tutto e tutti e subito

La civiltà cinese classica si nega ad approcci superficiali

E ciò è un bene, una luce, un segno di incoraggiamento

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2024