giovedì 19 giugno 2025

Solo una piccola patria (Poesia di Roberto Minichini)


Solo una piccola patria

Dove ci si sente fra la propria gente

Può restaurare l’anima provata

Dagli orrori dell’idiozia umana

Voglio le mie città e i miei villaggi

La mia Croazia imbalsamata

Profumo di infanzia

E il dolce ma fiero suono

Della lingua slava

Che ti fa sentire radici profonde

La Croazia ora è una serva

Una colonia della Unione Europea

Succursale del globalismo occidentale

Ma finché parliamo la lingua croata

C’è speranza di riscatto

Di tornare indipendenti e uniti con gli altri fratelli slavi

Un giorno il regime di plastica europeo crollerà

E recupereremo la barbarie che amiamo tanto

Selvaggi, sovrani, pieni di passioni intense

Liberi, slavi e panslavi, socialisti e patrioti

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

Mi hai portato a visitare una chiesa (Poesia di Roberto Minichini)


Mi hai portato a visitare una chiesa

Una grande chiesa

Dici che ti ricorda il medioevo

E che io ti ricordo il medioevo

Le tue dita sono delicate e sottili

E le tue mani sono lunghe

Dall’aspetto armonioso

Giovane idealista

Che cerchi di recuperare i casi irrecuperabili

Ma le tue mani dicono che sei una donna superiore

Nobile e luminosa

Non sei una settaria, e non sei una fanatica

Che cerca di indottrinarmi con la modernità

Tu invece, anima soave, corpo dolce

Occhi pacifici e buoni

Cerchi di creare ponti di dialogo

E noi su questo punto ci siamo incontrati

E ci siamo baciati

Chiudendo gli occhi

Forse in un altro mondo

E in un altro tempo

Sarebbe stato bello

Eroticamente volando

In cerca di pace

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

mercoledì 18 giugno 2025

Da molti anni (Poesia di Roberto Minichini)


Da molti anni

Il grande occultista e mago

Con la sua sfera di cristallo teocratica

Prevede tutte le cose

Degli umani destini

Ma razionalisti ed illuministi

Vivendo nella falsa coscienza materialista

Non se ne accorgono

Credendo che la vita e il cosmo

Siano ridotti alla visione del mondo piccolo borghese

Del regime capitalista individualista degli emancipati

I quali non sono emancipati ma manipolati

Dal nuovo linguaggio di oscure lobby imperialiste

E di fazioni politiche che sono tutte quante

Finanziate dal grande capitale cosmopolita

La libertà degli automi è perfetta

Fingersi ribelli ed alternativi

All’interno di un sistema che incoraggia tutto ciò

Relativismo morale e narcisismo e pseudo spiritualità

La triste e blasfema trinità delle masse del capitalismo

Bere, ballare, andare in vacanza, credersi novelli Van Gogh

Ripetere quello che dicono alla televisione o nelle riviste patinate

Mentre oscure nuvole catastrofiche si avvicinano

E la civiltà edonista e permissiva e consumista

Che pensa ancora di poter dominare il mondo

Non si rende conto della realtà

E questa realtà è orrenda, brutta, sconvolgente

La civiltà del nulla e del relativismo sta perdendo il potere

Pezzo per pezzo, un errore dopo l’altro

Violando eterne leggi morali e spirituali

Alla quale questi emancipati non credono

Sono ciechi, e si fanno guidare da matti irresponsabili

Megalomani che dovrebbero essere in un monastero

A pentirsi dei loro loschi affari e dei loro infami peccati

Gente con l’anima vuota ed ambiziosa

Mummie edoniste del regno della quantità omologata

La spirale si avvolge verso il peggio

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

martedì 17 giugno 2025

Quando si parla si deve dire la verità (Poesia di Roberto Minichini)


Quando si parla

Si deve dire la verità

In quanto chi mente

Risulta fratello o sorella del diavolo

E gli angeli fuggono dai bugiardi

Il parlare deve essere puro e rispettoso

E non esaltare orrori e vizi

Chi sparge corruzione morale sulla terra

Non può essere in compagnia

Degli uomini e delle donne di Dio

Il bene e il male non sono uguali

E non conta la quantità ma la verità

Dio è uno solo, l’Unico

E il paradiso e l’inferno sono realtà

Questa vita terrena è molto breve

Quello che conta è la vita eterna

I giardini del paradiso

Destinati a coloro

Che avranno avuto fede salda

Nella Rivelazione Divina

Purezza di cuore

Monoteismo assoluto

E hanno saputo controllare

Il loro ego e il loro bassi istinti

La nostra patria spirituale

Dove ci sono i maestri di misticismo

Spiritualità Teologia Etica Filosofia

E di raffinata poesia amorosa e gnostica

Si trova nella Persia di Luce

La terra dei Dodici Imam

Il nostro amore è immenso

Ci affidiamo a Dio

E solo a Lui

E che Dio abbia misericordia

Di tutti coloro che soffrono

E perdoni i loro peccati

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

lunedì 16 giugno 2025

Isola di estasi e piacere (Poesia di Roberto Minichini)


Isola di estasi e piacere

Sepolta nel verde

E le dita che si intrecciano

Oltre alle anime

Anche i corpi comunicano

E questa simbiosi è un privilegio

Di cui siamo grati alle forze del destino

Mentre gli occhi si esplorano

Non trovando mai sazietà

I baci indicano una meravigliosa primavera

Già passata o forse futura

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

sabato 14 giugno 2025

Una rosa serale con cui camminare (Poesia di Roberto Minichini)


Una rosa serale con cui camminare

Ed ascoltare finalmente

Discorsi intelligenti

Chiudendo magari ogni tanto gli occhi

Le mani delicate di giovane donna

Che ancora spera in un futuro grandioso

Ma vuole sapere della sua carta astrologica

La quale è una piccola fotografia del destino

Stasera però non voglio fare l’astrologo

Meglio tacere ed ascoltare questa voce

La quale esamina un punto alla volta

Con calma

Sento profumo di capelli freschi

E penso al tempo che passa

Forse è una buona idea fermare l’istante

Qui ed ora

E domani?

Il domani lo lasciamo stare

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

venerdì 13 giugno 2025

Ci interessa solo (Poesia di Roberto Minichini)


Ci interessa solo

Fare l’amore e le belle donne

Non vogliamo discussioni

O ammirare falsi filosofi

Neanche ascoltare

L’ennesimo ideologo emancipato moderno

O la finta maga di turno

Che non sa fare nessuna vera magia operativa

Tutto ciò ci esce fuori dalle orecchie

Che noia, le riunioni dei pettegoli

Con le loro miserie e i loro segreti ignobili

Non ci portano la gioia a cui teniamo

Vogliamo fresca bellezza e gentilezza

Erotismo, fecondità, baci intensi

Avventure antiborghesi sensuali

Natura paradisiaca senza turisti

E senza affaristi

Stare lontani dai partiti politici e dai giornalisti

E dai circoli dei pittori del conformismo imbalsamato

Che sembrano chiese laiche della bontà recitata

E si è impregnati dalle convenzioni vigenti

Rifiutiamo le false amicizie e gli ipocriti

Chi mente quando parla e chi segue le mode

Vogliamo anime di luce, teocratiche ed antiche

E non i guru immorali delle false nuove religioni

I sorrisi di plastica degli intellettuali di regime

Promossi da lobby ed interessi economici

Sono lontani da noi

Che siamo seduti, nudi, nel deserto

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

Fin dalla nascita (Poesia di Roberto Minichini)


Fin dalla nascita

Circondati dall’amore

Di una famiglia tradizionale esemplare

Dove vigeva il cattolicesimo

Siamo stati fin troppo viziati

Sotto un cielo germanico gentile

Abbiamo praticato la magia

Crescendo

Invece di studiare matematica

Abbiamo litigato con i preti

Ed imparato a leggere i Tarocchi

Facendo ogni notte

Bellissime sedute spiritiche

Specializzandoci

Durante l’adolescenza

In stregoneria teutonica nordica

E magia nera medievale

I destini sono scritti

Nessuno è libero

Tutti marionette

Che non riescono ad uscire

Dalla propria limitata pelle

E dipendono dagli astri e dagli antenati

Gloria ad Odino e alla Germania Eterna!

Mentre la grappa analcolica croata ci illumina

Chiudiamo gli occhi e vediamo il volto

Di Josip Broz Tito, il grande partigiano jugoslavo

Nostro parente lontano, morto in odore in santità

Un uomo straordinario e miracoloso

Mentre oggi viviamo in un deserto di nullità

Ed ovunque vedo solo nani mediocri e squallidi

Viva la Jugoslavija unita, lunga vita al socialismo!

Buttate fuori Hitler!

Buttate fuori Mussolini!

Buttate fuori Stalin!

Dalla nostra amata terra e patria!

Non vogliamo invasori e non faremo parte

Di nessun impero e di nessuna influenza straniera!

In alto i bicchieri della grappa analcolica croata!

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

giovedì 12 giugno 2025

Le tecniche di divinazione (Racconto di Roberto Minichini)


Le tecniche di divinazione non funzionano se non si è in possesso di uno spirito della divinazione, incorporato dentro la propria anima. Questo è un dono che si ottiene fin dalla nascita, ereditato dagli antenati. Le masse fintamente emancipate del capitalismo individualistico sono all’assalto isterico dei templi dove si praticano i misteri, un fenomeno tipico ed evidente dei tempi ultimi. Agitazioni inutili, come tutte le agitazioni esteriori, illusioni di massa, che servono a creare l’ennesimo mercato per polli a cui togliere soldi con promesse prive di fondamento. Uno dei canali preferiti e più potenti dello spirito della divinazione è il sogno, in quanto durante il sonno il secondo corpo invisibile, sottile e fatto di colore argento, si stacca temporaneamente dal corpo fisico e viaggia in altre dimensioni. Eccola di nuovo che invade un mio sogno, la regina pazza dell’apocalisse, vestita in una divisa nera, con la bandiera nera e sopra un cavallo nero. Si avvicina a galoppo mentre cammino, ma non capisco che tipo di ambiente è. Attorno è tutto silenzioso e sembra un posto privo di forme. Non vedo nulla, solo nebbia. Arrivata a me scende dal cavallo con un salto e mi offre la sua pistola, la quale è di colore nero ed è molto grande. Rifiuto la pistola con un gesto e le dico semplicemente: “Ciao”. Lei sorride, e non dice nulla. Butta la pistola per terra, ma poi fra sue mani spunta un pugnale, dal manico nero e con il teschio da morto sopra. Ora sto per cambiare umore e comincio a diventare cattivo e le dico:” Stavo passeggiando per raggiungere il bosco e leggermi in pace sotto un albero un libro di filosofia cinese. Mi stai dando fastidio e non voglio vedere questi tuoi comportamenti da immatura estremista assassina psicopatica. Vai via, tu e le tue idiozie e tutti gli idioti che sono come te.” Nessuna risposta, mi fissa con aria di sfida, lei deve sempre vincere, lei è l’incarnazione di Dio sulla terra, ma non si rende conto di essere posseduta da satana. Eccola, vicinissima, con questi suoi capelli biondi naturale, lunghi, soffici, profumati, finalmente ha smesso di tingersi con i colori assurdi, ora è quello che veramente è a livello autentico, senza finzioni o trucchi. Non ci parliamo, ma le mani si toccano, tutte e due le mani strette le une dentro le altre. Forse passa un’ora in questa maniera, i tempi non sono chiari. Rompo il nostro reciproco mutismo e le chiedo: ”Che tipo di posto è questo?” Attorno si è formata una nebbia sempre più spessa, ormai non vedo neanche più il cavallo, ma sento ogni tanto il rumore degli zoccoli dell’animale. Poi lei parla, è la sua voce, assolutamente inconfondibile: ”Siamo in Cina. Non hai bisogno di leggere noiosi libri sulla filosofia cinese in inglese, hai i veri cinesi qua, chiedi a loro.” Apro gli occhi e capisco che mi sono svegliato, che il sogno è finito.

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

mercoledì 11 giugno 2025

Poche persone sanno che i gufi parlano (Scritto di Roberto Minichini)


Poche persone sanno che i gufi parlano. Se si approfondisce la questione si scopre che tutti gli animali parlano e hanno un loro preciso e sviluppato linguaggio. Anche le piante e i sassi e il cielo e la terra comunicano. Quelli però che comunicano di più di tutti sono i morti. Essendo le loro anime spesso depositate in dimensioni esistenziali larvali, grigie, ristrette ed infelici, hanno bisogno di parlare. Mia nonna croata diceva sempre che chi muove troppo la lingua, parla troppo, si occupa dei fatti degli altri invece di pensare ai fatti suoi, probabilmente ha la testa vuota e la deve per forza riempire di qualcosa. Da parte mia aggiungo che questo vale anche per le anime dei morti. Fin da bambino parlo con i morti e vedo la morte arrivare per i viventi, prevedo i decessi con sicurezza matematica. In questo era specializzata anche la mia cara nonna croata. Come amava ripetere sempre il mio insegnante di musica tedesco quando avevo sette o otto anni, nella vita non ci sono doveri e non ci sono responsabilità, sono tutte cose inventate ed imposte da altri esseri umani e cambiano di continuo, l’unica cosa che dobbiamo fare tutti è crepare. Teoricamente con lui dovevo studiare musica, egli era un anziano veterano tedesco della seconda guerra mondiale, ed aveva una protesi al posto della gamba destra. Non ho mai studiato musica, istintivamente considero la musica una cosa inutile e spesso assai sgradevole, in particolare i canti delle voci umane, quindi ero un pessimo studente, il peggiore di tutto il corso. Alla fine mi hanno espulso, sono stato l’unico espulso su oltre 300 fra studenti e studentesse di tutte le età. Mio padre aveva pagato tanti soldi per quel corso privato, soldi buttati via, lui voleva il figlio musico, ma il figlio alla fine ha rifiutato la musica ed è andato a frequentare con gioia un corso di scacchi. Ho avuto una infanzia tranquilla e felice, tutta tedesca, di una Germania che non c’è più, un paese bellissimo con gente che era il mio tipo di carattere ideale. Onestà, disciplina, rispetto della parola data, impegno nel lavoro, nello sport, nella tecnica, nella economia, osservanza della educazione civica e delle leggi, questa la Germania che adoro. Ovviamente un bambino e un adolescente percepisce le cose in modo molto limitato e soggettivo, ma questa è la mia esperienza interiore. Quando mi chiedevano, visto che ero figlio di immigrati, a che nazione mi sentivo di appartenere, a quella italiana, jugoslava o tedesca, io rispondevo sempre senza esitare: io sono un tedesco e sono fedele alla Germania e voglio essere sepolto su suolo tedesco, anche se muoio al Polo Nord o in Cina. Ero l’unico figlio di immigrati che conoscevo che aveva questo atteggiamento, generalmente gli altri bambini e ragazzini, pur essendo nati e cresciuti in Germania come me, tendevano ad identificarsi abbastanza fortemente con i paesi d’origine dei propri genitori. Praticavo molti sport, diverse arti marziali, come il judo, il karate, il taekwondo e poi giocavo a calcio e facevo atletica leggera e nuoto. Da adulto invece sarai diventato un sedentario topo di biblioteca, filologo germanico e filologo slavo, cartomante e mago erotomane, mangiatore incallito di hamburger, kebab e pizze, cibi consumati sempre sotto forma assai piccante e molto ben farcita. Inoltre sono sempre stato un appassionato, solo però in occasioni speciali e con amici speciali, della pipa e dei sigari. Ci sono però due cose che mi hanno sempre distinto dai tedeschi in mezzo ai quali sono cresciuto e che mi hanno trasmesso tutto. Questi tedeschi di allora che ho conosciuto bene avevano il culto del lavoro e dell’ordine, io invece ho il culto dell’ozio e del caos.

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

martedì 10 giugno 2025

Su questo pianeta esistono villaggi molto noiosi (Racconto di Roberto Minichini)


Su questo pianeta esistono villaggi molto noiosi. Alcuni di questi villaggi credono di essere una città, la mentalità è pero estremamente ristretta ed alquanto provinciale. Vediamo facce spente, discorsi conformisti, corpi che disperatamente e con ogni mezzo lottano contro il tempo, quando è cosi bello saper vivere onestamente la propria età. Oggi ho incontrato diverse donne molto belle, e ho forse ho passato qualche ora di serenità. In verità, no. La testa, i pensieri altrove, lontani. L’ho sognata, stanotte, un sogno lucido, la grande pazza, è una donna pericolosa, una furia uscita dall’inferno. Ero, nel sogno, a stare insieme con delle persone in campagna. Signore di mezza età ed anche di qualche anno in più, con i loro nipoti a ridere con me, apparecchiano da mangiare e da bere, una musica stupida proveniente da una radio crea l’atmosfera di una piccola festa di compleanno. Un pezzo di vita normale anche per me, finalmente. All’improvviso si vede sull’orizzonte arrivare una colonna di macchine. Sa sempre tutto la signora, è onnisapiente, come Dio, forse lei si crede di essere infallibile come Dio. Vuole dimostrare che non c’è possibilità che lei non mi trovi, lei è l’occhio che controlla l’intero mondo, l’imperatrice. Quando scende dalla sua macchina ha lo sguardo gelido e finge di ignorarmi. Le gentili signore in mia compagnia abbassano lo sguardo, hanno paura, non capiscono cosa sta succedendo. Anche i ragazzi, che poco prima erano assai rumorosi e spacconi, ora di colpo sembrano muti, umili, paralizzati. Lei poi si avvicina a me, fissandomi con odio, la solita scena, mi sembra di rivedere lo stesso film cento volte. Quelli che la accompagnano rimangono nelle macchine, a parte cinque o sei brutti personaggi, che non so da quale manicomio criminale sono stati tirati fuori. Prendo velocemente una birra che si trova sul piccolo tavolo e fingo, anche se a me la birra fa profondamente schifo, di bere in stile ubriacone, lo faccio per farla arrabbiare. Ma non serve, lei sa che io detesto tutti gli alcolici e che sono l’uomo più astemio che si possa concepire. Una volta arrivata a noi, continua ad ignorarmi, e si rivolge alle donne che stavano a mangiare e bere insieme a me. Finge di essere gentile, in verità le scruta, se le studia, per vedere eventuali concorrenti, che, in seguito a un suo evidente ed immediato giudizio inappellabile, chiaramente non esistono. Parla, si informa dei nomi e delle regioni di provenienza, chiede delle ricette di cucina, fa domande sui ragazzi, ma non ascolta neanche le risposte, mentre le gentili signore sembrano sollevate e cominciano a tranquillizzarsi. In seguito a tutto ciò nel sogno poi me la trovo d’avanti, giovane pazza fanatica, profumatissima e bellissima, capelli biondi, occhi quasi da orientale, a metà cinesi. Avverto il suo corpo, quel suo magnifico corpo, caldo, accogliente, molto fecondo, atletico, di una donna esperta di diverse arti marziali. Se non fosse pericolosamente pazza e violenta, sarebbe un diamante raro di femmina, è anche straordinariamente intelligente e leale. Sembra dolce, ora, è diventata dolcissima, la sua dolcissima seconda natura appare, vorrei non fidarmi ma poi mi lascio andare, riesce a catturarmi ogni volta. Siamo strettamente abbracciati a lungo, molto a lungo, abbiamo il contatto viso contro viso, i suoi occhi completamente e profondamente dentro i miei, un bacio che sembra non finire più. Passa tanto tempo, forse molte ore, quando tutto è finito, sembra scesa la notte, siamo soli in un paesaggio lunare, fa freddo, veramente tanto freddo. Le gentili signore e i ragazzi sono morti per terra, una scena terribile, da incubo. Le macchine non ci sono più, lei ed io per la prima volta veramente da soli, come i primi tempi, quando il paradiso sembrava vicino, tanto vicino, prima di trasformarsi nel regno del terrore. I suoi occhi continuano ad essere vicini al mio viso, e sembrano essere molto grandi, mi fissa senza dirmi nulla e anche io non parlo.

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

lunedì 9 giugno 2025

Vuoto (Racconto di Roberto Minichini)


Dicono che il sonno porti buon consiglio, ma non è vero, il sonno invia sogni che aumentano il disagio escatologico, e la percezione certa del trionfo del regno delle tenebre. Tutto sembra finto, tutto sembra distorto, tutto sembra capovolto, artificiale e profanato. Inserito dentro una dimensione del nulla, del vuoto, del freddo, della dittatura quantitativa, dell’atroce relativismo, ove ogni fenomeno squallido imperante sembra essere il tutto e il contrario di tutto e le ombre melanconiche sembrano a volte parlare con se stesse. Abbiamo dovuto mangiare le castagne dell’oro alchemico edenico per scoprire che i chiacchieroni, i pettegoli e i bugiardi non fanno parte del nostro tipo di umanità. Ci opponiamo al partito immorale dell’adulterio ma facciamo parte del partito dell’erotismo onesto e pulito, dove nessuno viene truffato. Le delizie del sesso carnale sono però poca cosa una volta che si sono assaggiate le delizie della vita dello spirito, povera e miseranda, spesso squallida, cosa è la carne, la quale marcisce presto, eterna invece l’anima e questa anima ha bisogno di salvezza luminosa e non di perdizione oscura. Disprezziamo sia la borghesia mercantile che l’affarismo, il culto del denaro e del guadagno, in quanto siamo esponenti dell’antica aristocrazia. Abbiamo una concezione monarchica, teocratica e feudale della vita, preindustriale ed anti illuminista. L’intera creazione parla in maniera evidente di una sola realtà, la inevitabile presenza della morte, e che la morte per tutti porta a termina l’esperienza terrena. Meditare costantemente sulla morte, visualizzare i giardini del paradiso e i supplizi dell’inferno, rimanere stupiti di fronte al mistero della vita oltremondana che verrà presto per tutti. Possono morire anche i giovani, essi però hanno una possibilità in più di rimanere ancora in questa effimera dimensione, ma senza alcuna garanzia. Giunti a una certa età, quanto ancora ci si illude di poter andare avanti? Buon uso è vedere la propria fine molto vicina e costruirsi da soli la propria bara e dormirci dentro di notte. Attaccarsi a questa vita temporanea, volere cercare di trasformarla in un paradiso di felicità è una impresa destinata sempre al fallimento. Dio ha creato il mondo come luogo di prova, imperfezione e sacrifici. Bisogna invece limitare i propri desideri e le proprie speranze, e si dice giustamente che chi si acconta gode. I desideri e le ambizioni non soddisfatti portano solo a frustrazione e sofferenza, e questa è una lezione indiretta per chi pretende troppo. Temiamo le masse, che sono capaci di ogni tipo di massacro e brutalità, e della distruzione dei luoghi sacri, la cui luce intrinseca sfugge ai loro spiriti oscurati e dozzinali. Questo periodo storico è malvagio, sempre più malvagio, le forze infernali ingannano l’umanità. Abbiamo dimenticato che cosa sia l’amore e ridere ci è proibito da anni. Di fronte ai figli siamo indifferenti, in quanto animati da un fanatismo che rasenta la follia, e non abbiamo certo il tempo per vivere dentro un asilo. Il matrimonio è importante, ma solo se è un legame sacro ed onorato come tale, altrimenti è una ipocrita convenzione borghese. Nei villaggi dimenticati, abitati da gente molto anziana, ci sono le galline che passano il tempo a credere di essere aquile, mentre le vere aquile, che volano nei boschi circostanti, non ci tengono a passare per galline. Sfuggite alle tenebre del nulla capovolto che incombono, ora noi vediamo nelle profezie il fuoco enorme di Dio che colpisce dal cielo intere nazioni, gli innocenti soffrono e periscono nel caos in queste visioni sul futuro, tutto ciò per colpa dei peccati dei corrotti e dei miscredenti, che hanno attirato l’ira divina sulla umanità immersa nel buio della idolatria e del materialismo. I credenti devono pregare sempre per la pace, rifiutare l’odio, le armi e gli eserciti e non collaborare con i politici e i potenti di questo basso mondo. Non vogliamo monaci che cantano e ballano, vogliamo monaci che sanno pensare profondamente e che leggono i libri antiche con i detti dei padri del deserto. L’anima matura non cerca divertimenti, non è schiava dei propri bassi istinti animali e non è interessata ai fatti privati degli altri. La corruzione morale e il vizio attirano su di se la maledizione di Dio, e non credete ai teologi dell’ateismo che vi vogliono convincere del contrario. Chi beve alcolici non deve baciare la mano a un santo eremita, in quanto i santi eremiti sono creature pure ed angeliche. Di notte noi chiudiamo gli occhi e vediamo i demoni. Sono i demoni della modernità. Cosmopoliti piccolo borghesi si annidano ovunque e minacciano le fondamenta della società monarchica. Essi sono turpi, individualisti, pensano solo a bere, mangiare, festeggiare, andare in vacanza e mandare i loro figli nelle università straniere all’estero, illudendosi, tutti quanti, di aver messo al mondo dei personaggi storici o delle eccellenze nel campo scientifico. Suonate poca musica, la musica corrompe l’anima ed è il linguaggio preferito degli stolti e dei futili. Io non ho mai visto mai un filosofo che parla troppo con la gente, chi parla troppo con la gente non è un filosofo, è un mercante, o un pettegolo perdigiorno oppure è un politico. Bisogna ricordarsi sempre che la mela non cade lontana dall’albero e che l’albero si riconosce dai frutti e che il resto sono vergognose menzogne. Se rinnegate le vostre radici sarete sradicati voi, è solo questione di tempo, è una punizione divina garantita e giusta. Alla fine ogni cosa tornerà a Dio e Dio sceglierà i suoi fedeli devoti ed eletti a regnare con Lui sul rinnovato paradiso terreste e celeste. Comportatevi con rispetto e venerazione verso gli asceti e i santi, in quanto sono la parte migliore della umanità, il sale della terra.

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

domenica 8 giugno 2025

Catastrofe (Racconto di Roberto Minichini)


Le belle speranze di una volta sono finite, ma probabilmente dovevo aspettarmelo da molto tempo, era ovvio, ed ormai qui si è all’interno di in un allucinante dramma, da cui non ci sono vie di uscite, tutto si sta sviluppando nel peggiore dei modi possibili. Sarà molto difficile ripetere l’esperimento di ballare per ore senza musica e completamente soli in un campo di grano immenso. Pensi ogni tanto a quella meravigliosa e gioiosa estate di pochi anni fa? Una stagione tutta nostra, di grandi dichiarazioni d’amore, passione erotica intensa, e poi sei rimasta incinta. Quando un uomo che ha certi valori tradizionali raggiunge la mezza età, e non ha realizzato il suo ideale di famiglia, e poi trova una donna molto più giovane, altrettanto tradizionalista, pronta a fondare insieme a lui quello che il nucleo primario e sacro di ogni società sana, allora quell’uomo, sicuramente uno stupido, potrebbe finire coinvolto in meccanismi imprevisti. Il fatto che tu, che sei la madre delle nostre tre piccole figlie, anche negli scritti pubblici usi come pseudonimo per me la definizione “il nostro caro Idiota” o semplicemente “l’Idiota incurabile” a questo punto fa poco ridere, perché corrisponde alla realtà. Sei entrata nella mia vita sotto una falsa identità, nome falso, nazionalità falsa, età falsa, parentela fittizia, una messinscena perfetta. Parlavi un italiano da donna nata e cresciuta in Italia, senza alcun accento straniero, e sapevi anche esprimerti in un ottimo friulano dell’Alto Friuli, meglio dei veri friulani. Ci sono cascato come uno scemo totale, credendo veramente che una donna del tuo livello, cosi giovane, bellissima e sensuale, estremamente colta, energica, incredibilmente intelligente e poliglotta, dotata di evidenti risorse economiche e contatti internazionali, potesse innamorarsi di me. Ti ha mandato quel prete fanatico che ha le visioni apocalittiche e che vive con i suoi adepti nei boschi, in mezzo ad una natura vergine piena di gelo e neve, lontanissimo dai centri abitati e praticamente irraggiungibile. A quell’anziano sacerdote, dalla barba ieratica medievale bianca e lunga, è capitato per caso di leggere i miei scritti teorici dove descrivevo l’intera attuale civiltà moderna come una manifestazione satanica e come preludio dell’avvento imminente dell’anticristo. Lui si è dichiarato entusiasta dei miei scritti dando l’ordine ai suoi uomini: “Portatemelo, voglio parlare con lui a quattro occhi, qua, nel nostro monastero, lui è quello che ci vuole”. Ho abboccato all’amo, e su questo amo mani sapienti hanno messo una giovane e brillante donna nuda e feconda, che mi ha raccontato in quel momento quello di cui avevo bisogno per sentirmi finalmente felice. Le prime notti assieme abbiamo dormito per terra, mangiato solo arrosto di agnello bosniaco piccante, il mio afrodisiaco preferito, e parlato a lungo del filosofo René Guénon e dello scrittore Michail Bulgakov. Sono diventato quello che sei tu, siamo diventati la stessa cosa, una unica anima ed una unica carne. Diversi mesi dopo, abbracciati stretti giorno e notte l’uno all’altra, mi hai portato a visitare quelle estese ed incredibili terre fatte di campi di grano infiniti, una specie di paradiso terrestre per Adamo ed Eva. Abbiamo adorato il sole che tramontava, durante quelle lunghissime e magiche serate in cui si faceva all’amore, era un sole speciale e gigantesco nel cielo, rosso fuoco, che sembrava grondare lacrime tragiche, a tratti inquietante e diabolico. Questo nostro sole, il sole di un amore fra opposti, è come una divinità primordiale, un padre e una madre assieme, che ci guarda sempre e ci protegge e ci dona guida e salvezza. Noi questo sole lo abbiamo profanato, lo abbiamo sporcato, abbiamo rovinato tutto. La colpa è della violenza che i politici hanno scatenato, questa maledetta e continua ed orribile violenza ed aggressività. Non ha forse insegnato il Cristo l’amore per il prossimo, il porgere l’altra guancia, e non ha forse insegnato il Cristo che saranno beati gli operatori di pace? Chi di spada ferisce di spada perisce, questo è scritto nelle Sacre Scritture. Il Cristianesimo è una religione pacifista, ma i preti e i potenti questo non lo capiscono, lo aveva però capito molto bene Tolstoj. Io amo il profumo della nostra terra, amo la nostra lingua, amo i nostri cibi e il ricordo dei nostri antenati. Forse una volta amavo anche te, ora non mi ricordo con certezza, per questo abbiamo fatto queste tre strane bambine, con i capelli biondi e gli occhi scuri. Il loro sguardo è davvero curioso, ogni tanto mi fissano in maniera insistente, molto da vicino, completamente mute, e mi chiedo: ma come fanno a guardare in quella maniera? Mi rivolgo alla nonna, le dico: “Lo vedi anche tu, che queste bambine hanno un modo di guardare ed osservare, a volte, che risulta davvero curioso?” E la nonna mi risponde “Queste cose te le inventi, per poter sparire in giro per il mondo a mettere incinte altre donne cristiane. Le bambine sono normali, perché hanno preso tutto dalla madre, sei tu, brutto disgraziato, a non essere normale.” Periodicamente mi viene voglia di picchiare la nonna delle mie figlie, mi offende sempre, è sicuramente indemoniata, ma non lo faccio, in quanto sono un uomo civilizzato, un cristiano devoto e un fine esegeta della Bibbia, e non reagisco alle provocazioni di una pazza che spesso puzza di grappa. Ma il peggiore di tutti è quello che dovrebbe teoricamente essere il mio “suocero”, anche lui ha il vizio di bere, e quando qualche bottiglia satanica di birra lo ispira troppo mi punta addosso la pistola e minaccia di spararmi. Continua ad affermare in maniera paranoica ed ossessiva che io sono una canaglia che ha messo tre volte incinta a tradimento e senza averla mai sposata sua figlia, la sua principessa, il suo gioiello, l’unica femmina fra quattro fratelli maschi, e che lui maledice di continuo nelle sue preghiere il giorno in cui mi ha visto la prima volta. Lui ignora il fatto che a te è stato ordinato di non firmare alcun patto matrimoniale ufficiale e che sei tu che decidi tutto ma non mi difendi davanti alle accuse dei tuoi anziani genitori. Essendo io ipersensibile e con tendenze medianiche e telepatiche, non posso tollerare una tale continua violenza domestica contro la mia figura di uomo patriarcale e teocratico. Voi dovete farmi espatriare, ho bisogno di pace per riflettere profondamente su tutte le croci dolorose che devo portare, e anche su tutte le croci dolorose che per colpa mia ho inflitto agli altri. Chiedo perdono al Signore della mia sporcizia morale e della mia perversione, del mio egoismo cinico e anche della mia idolatria inconscia. Dovete permettermi di lasciare il paese, di invecchiare altrove senza di voi e di dimenticarvi per qualche anno. Ho i nervi a pezzi. Tornerò, ma ci metterò del tempo per ritornare. Potrei per ora andare in Italia, una nazione allegra che abbiamo avuto sempre in simpatia dalle nostre parti. Voglio diventare un emigrato, andare in Italia. Farò esattamente quello che fanno gli italiani, talmente sarò integrato, che crederanno che io stesso sono sempre stato un italiano come loro. Mangerò spaghetti, canterò canzoni di amore ridendo a voce alta, avrò sempre la battuta pronta e qualche barzelletta da raccontare, e sarò un esperto di vini rossi e partite di calcio, dipingerò quadri di paesaggi toscani, chiese di Roma e le gondole di Venezia. Certo, c’è il problema della religione. Gli italiano sono purtroppo cattolici e non veri cristiani ma eretici. Solo noi seguaci della Chiesa Ortodossa siamo veri cristiani.

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

sabato 7 giugno 2025

Ricordi disperati di un mago nero (Racconto di Roberto Minichini)


Molto difficile potermi piacere. Ho troppo fornicato durante il corso della mia infelice vita e quando si mangia eccessivamente in ristoranti di lusso non ci si accontenta più della semplice cucina popolare. Per quanto riguarda la fornicazione a scopo procreazione, mi ha pure stufata, una fatica psicologica indicibile, tutto ciò che ho compiuto l’ho fatto solo per obbligo religioso e fedeltà di partito. Forse ho esagerato, tendo ad essere estremista a riguardo, e non riesco mai ad essere presente o seguire la partita fino in fondo, in quanto sono un vagabondo e uno sradicato che non ha un centro. Se oggi sono in un posto e parlo la tua lingua, poi mi portano via contro la mia volontà, i mostri che mi seguono fin dall’infanzia, e mi spostano altrove, a parlare un’altra lingua. Ogni cosa che tocco si trasforma in disgrazia, porto iella fin da quando ero neonato, e le mie maledizioni funzionano in maniera straordinaria, mentre le mie benedizioni non hanno alcun effetto. Diversi anni fa mi esercitavo anche nella arte di guaritore, ero un pranoterapeuta, tutti i miei pazienti sono peggiorati e la loro vita ha cominciato ad incontrare sfortune in ogni campo: matrimoni falliti, crolli economici, brutte sorprese da parenti, amici e figli, progetti di carriera o di viaggi bloccati. Non farti mai baciare o toccare in certe parti del corpo da me, e non fare in modo che io possa toglierti dei capelli e portarmeli via, o che io possa annusare la tua nuca con aspirazione profonda. Sono uno stregone malefico, un demone incarnato, sarò padrone per sempre di un pezzo della tua anima e farò del tuo inutile destino quello che mi piacerà fare. Ci sono due parole che non uso mai: democrazia ed uguaglianza, trattasi di concetti che nella mia mente semplicemente non esistono e che non comprendo. Non sai nulla della mia infanzia, e non sai chi in realtà mi ha cresciuto ed educato, sottoponendomi, mentre ero ancora bambino ad intense sedute di ipnosi ed addestramenti speciali per imparare ad entrare in trance. Era un tedesco, ma un tedesco vero, di quelli che oggi non esistono più. E mentre i miei genitori erano persi nei loro progetti mondani e nelle loro ambizioni lavorative, lui si occupava di me, ero il suo figlio adottivo. Fin dall’asilo nella Germania Occidentale ho imparato a disprezzare i miei coetanei, con loro non parlavo mai, oppure, se mi occupavo in qualche modo della loro esistenza, inviavo loro i miei corvi neri per picchiarli. Sai cosa sono i corvi neri? Trattasi di una tecnica che mi ha insegnato il mio padre adottivo tedesco, sono spiriti di colore scuro e grandi appunto come un corvo, che obbediscono agli ordini una volta evocati in maniera appropriata. Io li usavo per tormentare i miei coetanei, prima all’asilo e poi alla scuola elementare. Era difficile che io parlassi con qualcuno, credevano che avevo problemi, che ero muto e non vedevo la gente, forse anche temporaneamente cieco qualche volta. Ma quando parlavo ero un fiume in piena e parlavo senza soste per ore. Inoltre ero un sonnambulo, ma questo me lo hanno detto i miei genitori e delle dottoresse, io non mi sono accorto di nulla. Un giorno mi misi a parlare spontaneamente a scuola, ero scivolato dentro una trance, l’insegnante, una donna alta e magra dal volto cattivo e severo, si spaventò talmente tanto che si mise ad urlare sciocchezze e alla fine, per farmi smettere, mi aveva tirato diversi schiaffi.

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

Starai seduto a baciare la mano (Poesia di Roberto Minichini)


Starai seduto

A baciare la mano

Del Maestro

Una volta tornato

In questo villaggio noioso

Pieno di pettegoli

Dove non ci sono Ismailiti persiani

A speculare sulle sfere degli esseri

E il determinismo astrale lunare

Dove l’argento incide nell’anima l’Amore

Per i Segreti Divini dei Mistici d’Oriente

I piccolo borghesi e i laici mi fanno paura

E le meschine vicende private mi ribrezzano

Non uso mai le parole degli altri

E la terra è banale, scialba

Priva di spiritualità e senza luce gnostica

Le ombre dei morti ci vengono a trovare

E vagamente ci ricordiamo

Le labbra delle concubine del Harem del Sultano

Sembra che il paradiso abbia sette livelli

Ed otto porte, fatte d’oro celestiale

Mentre ai teologi dell’esteriore è vietato l’accesso

Siamo noi i custodi del Mistero

Ormai, senza barba

E con i capelli ripuliti dai pidocchi

Tolto il turbante verde e l’anello magico

Ancora di fronte di noi

Vediamo le inaccessibili montagne della teocrazia

Dove il freddo e l’oscurità hanno il dominio

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

Un libro sull'Iran di Gerhard Schweizer


La mia lettura dei prossimi giorni: un grande libro sull’Iran in lingua tedesca. Mi accingo a cominciare la lettura di un testo molto ben scritto, da parte di un grande viaggiatore ed esperto, sull’Iran. L’opera affronta la storia del paese per intero , anche il lunghissimo periodo presislamico, in quanto l’Iran, ovvero la Persia, è una delle civiltà più antiche e culturalmente ricche del mondo e ha attraversato molte fasi diverse. L’autore del libro è Gerhard Schweizer, nato a Stoccarda in Germania nel 1940, scrittore, saggista, specialista dell’Asia in generale e del Medio Oriente (in particolare gli ambiti di lingua turca, araba e persiana), il quale ha avuto il modo di studiare e conoscere molto a fondo la civiltà iranica e l’attuale Iran. Il libro è una riedizione, corretta ed aggiornata al 2024, di un testo apparso in origine nel 2005, il numero di pagine, inclusa cronologia ed indice dei nomi delle persone, è di quasi 800. Autore: Gerhard Schweizer, titolo: Iran verstehen, Editore: Klett-Cotta

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

 

venerdì 6 giugno 2025

Nel conversare (Scritto di Roberto Minichini)


Nel conversare è poco probabile si possano attirare benedizioni ed ottenere buoni frutti se si mente ed inventano storie allucinanti, si distorcono i fatti in maniera faziosa e disonesta, si interrompe in maniera brusca ed arrogante il prossimo, si pretende sempre di avere ragione o si offendono in maniera aggressiva le credenze religiose ed esistenziali del proprio diretto interlocutore. Chi agisce così non solo è un maleducato ma anche un cretino. Durante gli incontri dal vivo, con essere umani concreti, bisogna avere la sufficiente intelligenza, preparazione culturale e capacità diplomatica di non credersi perennemente una divinità in terra, che cerca di annientare il diverso, in nome di uno strano ed unilaterale concetto di tolleranza ideologica postmoderna, dove a priori ci sono categorie da promuovere e altre da demonizzare. Buon costume fra adulti è di non assumere pose ed atteggiamento da guru autonominato (io conosco oltre 300 guru che insegnano come vivere e danno consigli su ogni cosa, ma basta!) che deve imporre le sue fantastiche soluzioni su come il prossimo deve evolvere, salvo che il guru o la guru in questione diventano isterici ed aggressivi appena qualcuno esprime una minima contestazione o cerca di far evolvere il supposto maestro o maestra spirituale a sua volta. Viviamo in una società che si dichiara pacifica, civile e tollerante, priva di dogmi e dove non ci sono privilegiati, tutto ciò è falso. Il clima sociologico è quello di un individualismo arrivista narcisista perenne, psicologicamente e verbalmente brutalmente aggressivo, in cui tutti sono in lotta contro gli altri per emergere, ritenersi migliori, più belli, più intelligenti, con più amici, una famiglia più bella e successi migliori. Questi sono i frutti marci del capitalismo, del consumismo e dell’edonismo. I dogmi ci sono, eccome, e sono incarnati dalla ideologia politica dominante del politicamente corretto supposto progressista (i socialisti o socialdemocratici autentici di una volta sarebbero rimasti inorriditi e scioccati a vedere quello che succede oggi), questa falsa religione laicista porta i finti liberi pensatori a dire esattamente le stesse cose dal Canada alla Germania, dalla Francia all’Italia ed ovunque. Personaggi di tale tipo sembrano aver imparato un catechismo totalitario conformista settario, anche nel modo di parlare e di modificare a loro piacimento recente il linguaggio, secondo le loro soggettive concezioni ideologiche, che impongono in nome di un bene assoluto obbligatorio, di cui sono arbitri e giudici solo loro e i poteri forti dietro le quinte hanno creato tutto ciò e lo stanno finanziando a livello globale. Nei loro libri, che sono veri e propri indottrinamenti di radicalismo politico distopico fintamente democratico, prendono di mira, fra l’altro le religioni tradizionali, illudendosi, di poter sradicare (addirittura!) o di falsificare, modificandolo in maniera grottesca secondo i loro progetti, la religione dei musulmani, l’Islam. Basta passare in rassegna l’enorme quantità di pubblicazioni accademiche in Occidente (pura propaganda, spesso ci sono dietro sette pseudo religiose politeiste moderne) per vedere con assoluta chiarezza a cosa puntano e chi sono i finanziatori politici dietro a tutto ciò. La loro visione del mondo è frutto di una arroganza demenziale e non porterà affatto i frutti sperati, in quanto questi finti padroni del mondo che pretendono di decidere il destino dell’intera umanità, hanno fatto il conte senza l’oste e sottovalutano la forza enorme che la civiltà islamica rappresenta. Ci sono persone che leggono tanti libri e salgono al vertice della burocrazia culturale, tuttavia sono spiritualmente ciechi e a mio avviso anche del tutto stupidi. Per dirla in maniera islamica, sono asini che si trascinano sulla schiena tanti libri inutili. Quando questa ennesima ideologia islamofobica sarà sconfitta, sepolta e dimenticata, l’Islam esisterà ancora, e probabilmente saranno diventati musulmani molti dei discendenti di coloro che si illudevano di poter sconfiggere e liquidare la gigantesca e sempre più crescente civiltà islamica.

 

Roberto Minichini Gorizia, giugno 2025

Il Corriere Metapolitico da leggere



Ho ora con me da leggere, anzi, da studiare con passione ed impegno, appena mi libero da altre letture precedenti e progettate, due pubblicazioni di grande livello intellettuale e culturale. Trattasi del Corriere Metapolitico Nr.24 e anche del volume "Archivio della rivista "Il Corriere Metapolitico" volume primo". L'iniziativa editoriale periodica del "Corriere Metapolitico", che tratta di spiritualità, sapienza, metafisica tradizionale ed altro è curata da due amici: Aldo La Fata e Dario Chioli.

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

giovedì 5 giugno 2025

Quanto dura la vita? (Poesia di Roberto Minichini)


Quanto dura la vita?

Poco

E l’alchimia dell’amore sacro

Fatto per creare figli legittimi

Che continueranno la nostra opera

Dopo di noi

Estatica dimensione permanente

Rappresenta solo un riflesso

Delle gioie del paradiso dei credenti

Dove i puri avranno riposo

Su cuscini teocratici e fondamentalisti

Radicalmente fedeli agli ideali spirituali

Immersi, purtroppo, di nuovo

Nell’universo del relativismo morale

Una società che scambia il vizio per virtù

Prendendo giornalisti ed intellettuali di regime

Come sacerdoti di una nuova religione laicista

Stanchi dell’arrivismo, delle apparenze e dei consumi

E dei discorsi di massa sempre più stupidi

Della propaganda martellante del migliore dei mondi

Ci si rifugia nella preghiera

Nella Tradizione

Nel Monoteismo

Nel ricordo di Santi e Martiri

Una opposizione adamantina

Alla modernità e ai suoi dogmi

Contro il serpente che vuole inghiottire tutto il pianeta

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

mercoledì 4 giugno 2025

L'anima contemplativa (Poesia di Roberto Minichini)


L’anima contemplativa

Ama la solitudine e il silenzio

La preghiera e le virtù

Non avendo proprio nulla di laico

Non partecipa alla modernità

Non crede al regime degli emancipati

All’Insegna della Tradizione

Ci si dedica alle Scritture Sacre

Ascoltando antichi sapienti e santi

Contro Darwin, Marx e Freud

Inorriditi dall’ateismo bolscevico

Rifiutando la meccanica sovietica

Della omologazione ugualitaria violenta

In nome di una utopia infernale materialista

Che nega l’esistenza della dimensione spirituale

Tempi oscuri

Tempi in cui si crede in un progresso che non esiste

Tempi in cui si capovolge e nega la verità

Rifiutiamo le bandiere rosse sovietiche

In nome della nostra fede in Dio

Portiamo le barbe lunghe

Non accettiamo gli alcolici o le immagini sacre

Non mangiamo carne di maiale

Non crediamo in divinità plurime o incarnate

E non ci prostriamo davanti a statue

Sogniamo gli angeli e i demoni

Parliamo a volte con le anime del passato

Tramite la lingua degli alberi dei boschi

Che ci confermano l’esistenza

Del paradiso e dell’inferno

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

Nel villaggio degli idolatri (Poesia di Roberto Minichini)


Nel villaggio degli idolatri

Che facevano il culto delle statue

Ci siamo riposati di notte

Ascoltando il canto dei grilli

Sotto una luna splendente d’argento

Ed aspettando una alba piena di promesse

Un lago vicino

Un bagno nudi sotto le stelle

Una stella cadente gigantesca

Non affidarti agli oracoli

Che ti suggestionano con le illusioni

Che possono essere interpretati in mille maniere

Che sono commercio con gli spiriti impuri

E volgiti a Dio

Lontano dai materialisti e dagli edonisti

Dal regno della quantità, meccanico

Dove i demoni suonano musiche infernali

E si vive per l’ego e le basse passioni

I profitti e le ambizioni

Ogni cosa passerà

Diventerà presto polvere

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

Le tenue verità del relativismo (Poesia di Roberto Minichini)


Le tenue verità del relativismo

Annoiano

Chi è saldo nelle convinzioni

Mentre i sacerdoti del nulla si moltiplicano

Con la loro immoralità e il loro vuoto

Avanza la clessidra del tempo

Che avvicina per tutti la morte

E la vita nel regno della tomba

Sappiamo che i Rosacroce

Sono andati in Oriente

Lasciando l’Occidente alla sua ignoranza

Nel campo della metafisica

Civiltà delle macchine

Civiltà dei robot

Civiltà delle apparenze e dell’agnosticismo

Dove il vizio è proclamato virtù

Finti marxisti poco autenticamente rossi

Verniciati di rosa e al servizio della oligarchia

Della plutocrazia finanziaria cosmopolita

Spettacoli, balli, stupidaggini

Una permanente idolatria politeista

Che ignora l’Uno

E la sua assoluta Unità

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

lunedì 2 giugno 2025

Purtroppo le forze della irrazionalità continuano (Scritto di Roberto Minichini)


Purtroppo le forze della irrazionalità continuano a ripetere sempre gli stessi errori, di generazione in generazione, un secolo dopo l’altro. Poi c’è il fatto che molta gente semplicemente non è capace di condurre tranquillamente ed onestamente la propria vita, ma è rosa dal tarlo malsano della ambizione e spesso vuole lasciare un segno nella storia dell’umanità. Se sfogliate i libri di storia l’argomento a cui viene data sempre la massima attenzione sono le guerre e i personaggi politici e militari la cui malvagia fama è basta su vicende belliche. Chi non ha coscienza non si limita semplicemente a fare il politico che svolge una funzione per qualche anno, e poi, si spera, lasci lo spazio agli altri torni al suo lavoro non politico o vada in pensione. Ci sono alcuni che non hanno alcun mestiere e il loro mestiere è la politica a vita, e poi ci sono i potenti che hanno il sedere incollato alla sedia su cui sono seduti, e rimangono al potere per decenni, anche da anziani, seguendo la linea faraonica dei tiranni e degli assetati di esercitare il dominio, alquanto vano e transitorio, sui destini di questo mondo terreno e materiale. Costoro sembra non si rendono conto, che una volta morti e calati nella tomba, e la vita è breve, non si porteranno indietro i loro eserciti, le loro polizie, i loro giornali, tribunali e partiti e i loro sostenitori, propagandisti e leccapiedi. Dovranno invece rispondere, da soli e senza alcuna protezione ed alcun potere, di fronte a Dio di cosa hanno fatto durante la loro vita e di come si sono comportati e di quanto erano avidi di prestigio, dominio, vittorie e potenza materiale e politica. Spesso arrivano al vertice della gerarchia sociale i peggiori elementi umani, per cui chi cerca giustizia in questo mondo non la troverà mai, e tutti gli sforzi in tal senso saranno vani ed illusori. Le rivoluzioni sono tutte fallite e hanno creato solo altre forme di tirannidi, crimini, abusi e discriminazioni, e questo è sempre successo e sempre succederà, finché. Coloro che hanno voluto portare il paradiso in terra e il loro personale concetto di cosa sarebbe una società finalmente perfetta, hanno solo combinato disastri infernali una volta che è toccato a loro governare. Studiare la storia serve a questo, non per strumentalizzarla in maniera faziosa per elaborare ideologie e condurre battaglie politiche ossessive, ma per capire che sostanzialmente gli esseri umani, senza alcuna distinzione, non cambieranno mai, e gran parte della umanità è terribilmente miope, dominata da interessi, desideri ed istinti meschini, inoltre l’umanità è in gran parte egoista, egocentrica e faziosa. Nella realtà sociologica vale il seguente principio: vedere la pagliuzza nell’occhio dell’altro ma non la trave nel proprio, ricordarsi solo i torti subiti, ma non quelli inflitti, mentire ma non gradire le menzogne degli altri, e via dicendo. Non si può aggiustare qualcosa che alla base è storto e l’umanità è tendenzialmente piuttosto storta, e non saranno movimenti politici, governi, ideologie cretine di massa, i giornalisti, i supposti intellettuali, i preti delle varie sette e religioni e tanto meno orrende guerre a cambiare le cose. Gesù disse: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Qui sono tutti a scagliare pietre contro tutti, ma hanno lavorato in privato sulla loro anima, estirpando il peccato dalle loro vite? Questo lavoro, molto difficile e duro, non lo fa praticamente nessuno. Molto più facile urlare slogan ed insultare gli avversari politici e scatenare conflitti armati dove alla fine a pagare il prezzo maggiore sono sempre le persone innocenti ed indifese.

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025

Ci sono villaggi in zone del pianeta in cui i demoni ubriachi ballano (Racconto panteista di Roberto Minichini)


Ci sono villaggi in zone dimenticate del pianeta in cui demoni ubriachi ballano tutta notte ed adorano gli idoli della superficialità, del vuoto interiore e della avidità di guadagni e profitti sempre maggiori. La sete di potere, di gloria, di divertimenti di ogni tipo, il piegarsi alle masse, al branco vincente, cercarsi la tribù di chi urla e picchia e minaccia di più, il ridere sadico delle disgrazie altrui. Poi c’è il regno delle menzogne dei mentitori, di chi truffa ed inganna il prossimo, e successivamente magari sale sul pulpito ed insegna al mondo i principi della democrazia emancipata e della società civile tanto progredita, il miglior mondo possibile, l’ideologia assolutista perfetta per omologati geniali, il grande paradiso tecnocratico ed artificiale sul pianeta. Fra poco non ci sarà neanche bisogno di studiare con impegno serio le lingue straniere o di imparare la grammatica o la storia dell’umanità o la filosofia o magari la storia delle religioni e delle diverse civiltà, ci penserà la Intelligenza Artificiale a creare l’incubo distopico falsato e vigliacco della Repubblica Universale degli Albert Einstein moltiplicati a livello infinito e globale. Si stringe il patto con Mefistofele il nichilista e l’ateo, servo del capitalismo finanziario e della ossessione del controllo tecnologico, per cercare una giovinezza sfuggita che dura per sempre, una bellezza basata sulla truffa, e una immortalità fisica illusoria su questa terra. Tutti in masse enormi ed oceaniche a correre verso successi immaginari sempre più grandi, oppure verso l’abisso catastrofico, di cui ben pochi si rendono conto. Nel futuro ci sarà un falso paradiso che in verità sarà l’inferno, i demoni saranno considerati angeli e gli angeli demoni, i vizi saranno visti come virtù e le virtù come vizi da vietare. Mentre le oligarchie capitaliste cosmopolite lavorano alacramente ad indottrinare interi continenti di finti felici sorridenti sui social, in verità profondamente disperati e frustrati, perché cosi il sistema li vuole, raccontando il contrario, fingono di volere la grande umanità unificata degli uguali e tanto felici. Solo l’essere umano insoddisfatto, individualista ed edonista, con ambizioni e desideri infiniti presi per idoli da adorare e di cui essere fieri, una anima indebolita e senza centro profondo e molto saldo, potrà essere considerato cittadino modello della Repubblica Universale dei Senza Volto e Senza Passato, i quali molto probabilmente non avranno neanche un futuro. Mefistofele, il grande oligarca della unificazione planetaria sotto il suo comando, è esponente di una religione alla rovescia, e solo i monaci veggenti oscurantisti vestiti di nero, con la barba lunghissima da pazzi e gli occhi da ubriaconi, poligami e con numerosa prole, sono capaci di parlare con i morti e vedere oltre le menzogne del migliore dei mondi possibili. La grappa analcolica croata, che si beve di notte, permette di vedere il futuro e di percepire con l’occhio spirituale, mentalmente deviato ma acuto e profetico, nelle perverse stanze del potere politico, economico ed ideologico del nichilismo massonico idolatrico cosmopolita. Ruttare in segno di rispetto dei propri eroici e santi antenati fornicatori, versarsi un altro bicchiere di grappa analcolica, praticare la stregoneria contro la setta pseudo spirituale e pseudo iniziatica e demoniaca della Fratellanza Universale dei Senza Volto e Senza Passato e senza Dio. Siamo nudi sulle montagne del Tibet in sella sui nostri cavalli bianchi e ciechi, abbiamo strappato i giornali delle menzogne moderne e spento le televisioni della democrazia capitalista, con le nostre barbe lunghe impregnate di sacra grappa analcolica croata, ad osservare la situazione e a tenerci molto lontani dalla civiltà dominante dei transumanisti che non riescono a fare un passo senza essere filmati dal Grande Fratello della Libertà ed Uguaglianza. Solo il Monarca Universale ci potrà salvare e condurre nell’Eden.

Roberto Minichini, Presidente con poteri assoluti della Mongolia Islamica e della Corea del Nord Catara e Bogomila, Gorizia, giugno 2025 (scritto il 01 giugno 2025)

domenica 1 giugno 2025

Felici ed addormentati (Poesia di Roberto Minichini)


Felici ed addormentati

Abbiamo delle radici profonde

Che si trovano nel grande gelo

Abbracciati e nudi

Ci cibiamo di nettare dell’oltretomba

Amiamo coltivare la terra

Pregare tutti insieme e cantare in coro

Non sorridendo mai

Chi vuole creare il paradiso in terra

Crea una copia dell’inferno

Camminare con gli stracci per i boschi

Incidere segni stregoneschi sugli alberi

Visitare le tombe degli antenati

Bere sempre grappa analcolica

Fornicare con sconosciute sacerdotesse

In squallidi postriboli

Crollare, disorientati

Durante viaggi molto spiacevoli

Sotto il sole satanico

Della stupida civiltà dei consumi

Che non conosce le delizie del socialismo

Usare piante magiche per l’esorcismo

Viaggiare con l’anima

Nel mondo degli spiriti

Orinare dentro i fiumi di notte

Ballare all’alba il ballo sacro

Dei folli amanti di Dio

Mentre ci appaiono in sogno

Gli angeli del Signore, amanti della monarchia

Che ci restituiscono la libertà di religione

Cacciando i demoni nichilisti rivoluzionari

Luce eterna delle barbe lunghe

Inginocchiatevi di fronte alla croce di legno

E sappiate che i latini di Roma sono eretici

Pregate, pregate, pregate

Nulla a questo mondo ha importanza

Solo la santità

E i boschi oscuri e freddi

Dove crescono ignari i nostri figli

Mentre l’anticristo mette i popoli

Uno contro l’altro

In una tragedia assurda e tristissima

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2025