La tua angelica eleganza io ho l’ho sempre ammirata senza fare clamore. Forse quelli passati furono tempi felici, ma erano anche tempi in cui nulla era al suo posto e il vuoto cosmico dei discorsi dominanti ci fece spegnere la televisione e cestinare i giornali. Tu non sei pettegola, tu parli poco, tu sei una opera d’arte muta ed estatica. Ora la terra trema, il cielo trema, ma noi non conosciamo la paura, a noi tutto è indifferente. E pensa, c’è gente che festeggia e lucra e pensa alla propria carriera, mentre altri muoiono e perdono anche i loro figli piccoli. Quanto è brutta, ipocrita, miope e squallida l’umanità. Ti bacio le mani anche se non potrei, ti bacio i piedi anche se non potrei, ti bacio la fronte, anche se non potrei. Nessuna dolcezza ci è permessa, tutto è brutto, un deserto di rovine e di stupidità che si crede intelligente. Forse ci vorrebbe una isola del paradiso su cui scappare assieme, ma noi non possiamo scappare, siamo prigionieri, siamo ostaggi, siamo costretti a portare catene pesanti e dolorose. Le tue mani sono splendide, i tuoi occhi sono diamanti scuri intensi, le tue labbra di regina degli arabi sono il regno del peccato puro. Che Dio ti protegga sempre e che le tue preghiere siano accettate.
Roberto Minichini, Gorizia, settembre 2024