Tutto questo amoreggiare inutile e futile non è altro che un esercizio per provare a noi stessi che non siamo incastrati nei soliti meschini meccanismi piccolo borghesi. In verità, avendo eccessiva esperienza, quantitativa e qualitativa, tutto ciò ci interessa assai poco, visto che non siamo affatto pettegoli, come le anime meschine, neanche dei fatti nostri, figurarsi del resto. Eppure, in attimi in cui ci si riposa dalle illusorie ed imposte contingenze, i cosiddetti doveri e responsabilità, riusciamo a godere ancora di oasi di piacere ed estasi, di sublime ascesa verso un cielo che spesso sembra non essere molto generoso, ma che è capace di esserlo. L’arte di amare è innata, non si può imparare.
Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2023
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