mercoledì 30 gennaio 2019

Preparazione alla ritualistica

Fare una seria ritualistica magica ed essere un vero ritualista non è affatto facile. Esiste un fattore ignorato dai più che si mettono a fare riti fai da te, dopo aver letto due libri, o quattro articoli o qualche post su Facebook. E' il fattore dello sviluppo spirituale e dell'addestramento psico-fisico del ritualista, soprattutto in certi ambiti della magia, in certe scuole di magia, strettamente connesse a una dimensione religiosa, mistica, del sacro. Per effettuare riti bisogna sacralizzare la propria vita, avere un certo stile di vita, lontano dalla mondanità e dall'edonismo, lontano dalle consuetudini della società consumista. Bisogna avere una propria etica e rispettarla, principi e valori all'antica, come sono antiche le dottrine e pratiche che si studiano e si praticano, tutte nate all'interno di un certo contesto di civiltà. Altrimenti si scade nel buffonesco e nel falso, nell'inautentico, come capita nell'oltre il 90% dei casi dei cosiddetti occultisti. La Grande Opera è un impegno costante, quotidiano, 24 ore al giorno, non esiste una parte di vita profana separata da quella dedicata alla ricerca e alla realizzazione del sacro. Per quanto riguarda il senso del sacro, si considera tutto emanazione dell'Uno, anche se si presenta sotto la forma del molteplice, a partire dalla natura, tutto è sacro, tutto l'universo, ma anche le esperienze e gli incontri che si hanno durante la Via che ci porta a cercare, conoscere e conversare con il nostro Angelo Guardiano. Il ritualista è una persona, donna o uomo, profondamente spirituale, anche se non è detto che la sua spiritualità corrisponda ad una religione exoterica. La sua spiritualità è più profonda, sentita, intima ed individuale. Praticando l'attività ritualistica ci si mette in contatto con delle dimensioni e con degli esseri, bisogna essere degni di un tale contatto, che è una cosa speciale, e non banale e non alla portata di chiunque. Spesso la Via è disseminata di difficoltà, errori commessi, imperfezioni, tutto ciò è normale, sono le prove necessarie che uno deve sapere con tenacia superare. La ritualistica non condotta bene può attirare entità negative o molto poco evolute, larve spiritiche, demoni, o si è preparati, ma non perché si è autoconvinti di esserlo, ma perché si è studiato e si hanno appreso in pratica come si applicano le protezioni in magia, o bisogna lasciar perdere ogni ritualistica, perché questo campo non è affatto per tutti. I tempi di apprendimento e di sperimentazione sono lunghi. Ripeto: leggere pochi libri o qualche articolo o stare a studiarsi dei post su Facebook, dove spesso il cieco guida un altro cieco, non basta assolutamente per mettersi a fare dei riti magici. E' necessario prendere contatto con la natura, lavorare con gli elementi e gli spiriti elementali, della terra, dell'aria, dell'acqua e del fuoco. Chi non è in grado di lavorare con questi elementi non può buttarsi a fare rituali, neanche quelli più semplici, e tanto meno quelli complessi della alta magia cerimoniale. Bisogna poi lavorare sulla nostra parte interiore e preparare il nostro spirito, tramite meditazioni, visualizzazioni, sogni lucidi, ripetizioni di formule sacre, contemplazione. Ciò deve essere fatto in maniera intensa, disciplinata, prolungata e quotidianamente. Ovviamente dopo è perfettamente inutile andare a correre dietro i cosiddetti piaceri della vita, o i divertimenti, o la carriera mondana. Bisogna rimanere spiritualmente centrati e distaccati dalla dimensione di vita profana. In questa maniera si attirano quelle entità e spiriti guida nella nostra vita, che ci porteranno a nuovi livelli di conoscenza e di capacità operativa magica effettiva.

Nessun commento:

Posta un commento