sabato 23 novembre 2013

La Via luminosa ed oscura di Paul Celan , poeta di lingua tedesca


Novantatre anni fa , il 23 novembre 2013 , nacque in una famiglia di religione ebraica a Czernowitz ( oggi Ucraina , allora Romania ) il poeta Paul Antschel , ovvero Paul Celan . Egli sopravvisse alle persecuzioni antisemite nazifasciste della seconda guerra mondiale , a differenza dei suoi genitori . Questa terribile esperienza segnò l'intero resto della sua vita , l'intera sua opera poetica . Egli era cresciuto in una famiglia di lingua tedesca e si mantenne fedele alla sua madrelingua nel campo della creazione artistica , in quanto la prima lingua imparata è la più profondamente originaria e radicata e quindi è la lingua della lirica . Paul Celan avrebbe lasciato la sua zona d'origine della Bucovina dopo la guerra per andare prima a vivere e studiare a Bucarest e poi a partire dal 1948 , dopo una tappa esistenzialmente deludente di sette mesi trascorsa a Vienna , andò a vivere per il resto della sua vita a Parigi . Qui io non intendo ricostruire un tracciato biografico di questo grande poeta , ci saranno altre occasioni per farlo in maniera molto più dettagliata , voglio semplicemente fare un saluto a questo uomo il giorno del suo compleanno , dicendo anche in sintesi che impressione mi fa la sua poesia a livello interiore . Paul Celan , il quale conosceva in modo pressochè perfetto molte lingue ed era anche un eccellente traduttore letterario , scriveva i suoi versi solo in tedesco e il suo tedesco era un tedesco alto , cristallino , difficile ed oscuro . Molte delle sue poesie sono a dir poco ermetiche e solo di una minoranza di esse abbiamo un significato facilmente intuibile , una interpretazione a cui fare riferimento più o meno certo , più o meno sicuro . A chi gli chiedeva di spiegare i suoi versi , rispondeva sempre quello che a mio avviso è la risposta giusta in questi casi : " Leggete , e il significato verrà " . Egli morì suicida nel 1970 , era un uomo dalla vita travagliata , e a livello interiore la sua sofferenza ed insofferenza crebbe sempre di più con il passare degli anni . Leggerlo può essere un esercizio difficile , ostico , per la incomprensibilità di molte sue creazioni a volte anche pesante e noioso . Tuttavia non bisogna arrendersi agli ostacoli ed insistere , piano piano si aprono percezioni ed associazioni preziose , gradualmente il suo stile diventa famigliare , piacevole nella sua particolarità tipica . Una sensazione di piccola meraviglia , di microstupore , si scatena in me , con poi , quasi inevitabilmente , un finale o un intermezzo che ispira sconsolante tristezza . Si , perchè è triste , tanto triste la poesia di Paul Celan , anche se non mancano frequenti venature di altra natura , ed è proprio forse per questo bella e profonda nella sua ultima essenza . Roberto Minichini                    

Nessun commento:

Posta un commento