Roberto Minichini è nato nel 1973 in Germania e vive a Gorizia. E' poeta, studioso di cultura tedesca, esoterismo, storia delle religioni e di astrologia. Per contatti: astrologominichini@gmail.com o la sua pagina Facebook
martedì 3 dicembre 2013
La divinazione come primo passo e la natura innata della veggenza
Usare la divinazione è di primaria importanza per ogni occultista , anche se di questo strumento di conoscenza non bisogna abusare , ma usarlo solo in occasioni importanti e con la massima serietà , altrimenti si rischia di fare una continua serie di divinazioni di qualità sempre più scarsa . Anche qui vale il concetto base che la quantità è a scapito della qualità , e che le cose serie non sono fatte in fretta o alla leggera . Personalmente ho ribadito più e più volte che nella mia pratica di occultista operativo non mi interessa affatto usare la divinazione per banalmente "prevedere il futuro" , ma la uso per fare una analisi approfondita di una vicenda o di un caso , per poi eventualmente , sempre tramite la divinazione , cercare di trovare strade il più possibilmente sagge ed utili per cambiare in meglio . Non solo non mi piace affatto il cosidetto "prevedere il futuro" fine a se stesso , perchè lo considero per prima cosa inutile e in seconda in molti casi spiritualmente dannoso , ma non credo neanche che si possa "prevedere il futuro" in maniera certa e sicura . Al massimo si possono vedere delle forti tendenze in atto sul futuro prossimo o di media distanza ( da sei a dodici mesi ) e anche in questo caso con delle contromisure si potrà incidere molto su queste tendenze in atto , le variabili possono essere tante e questi spazi di libertà vanno usati per cercare di dirigere le vicende verso il punto migliorare desiderato . In ogni caso , va ribadito con chiarezza che anche il miglior esperto nella divinazione può sbagliare , in nessun caso un serio occultista deve fare promesse di sorta o affermare una qualsiasi forma di infallibilità . I metodi di divinazione sono tanti e al di là della tecnica è in fin dei conti la veggenza , la sensitività , l'intuizione e la medianità dell'operatore che danno i risultati e non il metodo in quanto tale . E' per questo che chi non è fornito fin dalla nascita del dono della veggenza , sotto qualsiasi forma esso si presenti , perde il proprio tempo a studiare le varie discipline divinatorie , non avrà mai risultati autentici , neanche dopo venti anni di studi ed esercizi , sarà tutto e per sempre inutile . Non sono affatto della scuola di pensiero " siamo tutti sensitivi " tanto in voga in oggi , in questo campo è come nel campo delle arti , solo un talento base innato può dare i suoi frutti se abbinato a studi ed esercizi , altrimento no , non si sarà mai veri musicisti o pittori o altro , o al massimo si sarà rimarrà mediocri senza mai diventare veri artisti . Anche nel campo della divinazione in specifico e in tutto l'occultismo ed esoterismo in generale è cosi , e ognuno decida per se stesso se questo può essere la sua strada seriamente o se soltanto si autoillude . Roberto Minichini
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento