domenica 13 aprile 2025

Nel mondo triste (Poesia di Roberto Minichini)


Nel mondo triste

Dell’apparire e dell’esibire

E della gara costante

Alla ricerca ossessiva

Di risultati

Esistono laghi contemplativi

In cui le rane, ancora

Si accoppiano

In felice silenzio


Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

martedì 8 aprile 2025

Tu (Poesia di Roberto Minichini)


Tu

Che sei un santo che ama i boschi

E conversi con gli angeli

Diffidi di tutti i guru della politica

E di tutti i tiranni

Stai lontano dai settari e dai faziosi

Che praticano esclusivismo ed arroganza

E mirano al dominio del mondo materiale

In quanto non credono alla spiritualità

Anche se affermano il contrario

Contano i fatti, non le parole

E i corrotti vogliono solo il potere

Governare il mondo, mettendosi al posto di Dio

E non c’è alcuna differenza, fra progrediti e regrediti

Due facce della stessa medaglia

E mentre noi pratichiamo gli esorcismi

Contro i demoni della modernità e dell’illuminismo

Con la barba lunga e il bastone alchemico tantrico

Esploriamo le montagne e le campagne

Viviamo di preghiere e di riti di magia

Di fornicazioni mistiche e scacchi giapponesi

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

domenica 30 marzo 2025

Nell'universo dei falsi guru (Poesia di Roberto Minichini)


Nell’universo dei falsi guru

C’è una sovraofferta, esagerata

Di maestri spirituali e cime esoteriche

In questa civiltà materialista

Capitalista e competitiva, superficiale

Del relativismo etico nichilista

Tutto sembra fuori posto ed assurdo

Il regno della quantità

Privo di prospettiva metafisica

Produce ciarlataneria e superstizioni

Come effetto del disorientamento generale

Mentre noi siamo distesi nei prati della gioia

Ad amoreggiare grazie alla primavera mistica

Persi nell’estasi numerologica dei sensi

Lontani da politicanti, mercanti, pettegoli

E dai predicatori del nulla e del sincretismo

Che incombono ovunque

Nella dittatura dei maghi falliti

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

venerdì 28 marzo 2025

Solo gli gnomi eterni dei boschi (Poesia di Roberto Minichini)


Solo gli gnomi eterni dei boschi sanno fare discorsi intelligenti

Nell’epoca del grande nulla omologato

Delle eccessive chiacchiere, opinioni, informazioni

E mentre abbiamo la barba molto lunga

Profumata in maniera abbondante con muschio bianco

Camminiamo lenti, osservando gli alberi e gli arbusti

Incontriamo qualche volta

Strani cinghiali, assai timidi

Che corrono via, veloci come i fulmini

Sorpresi e spaventati

Di aver visto un monaco santo a piedi nudi con il turbante

Evocare melodie bizzarre con un canto stonato

Tornate, tornate, tornate

Sono fratello vostro

E conosco il linguaggio degli animali

Inoltre non mangio carne di maiale

Non bevo alcolici

E non adoro immagini o idoli

Se tornate a farmi compagnia

Cari cinghiali mistici

Potrete accarezzarmi la enorme barba

E giocare a scacchi con me

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

giovedì 27 marzo 2025

Fiume colorato d'amore (Poesia di Roberto Minichini)


Fiume colorato d’amore

Dove il sole e il vento si uniscono

Indifferenti, ad ogni cosa

E mentre le nuvole guardano

Tutto sembra pura magia

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

martedì 25 marzo 2025

Due sono le cose belle (Poesia di Roberto Minichini)


Due sono le cose belle

In questa quotidiana visione

In cui la naturalezza

E la gentilezza

Aumenta di valore

La stessa visione

E si aggiunge il fondo della valle

Meraviglioso

E pieno, ancora, di speranze

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025 

giovedì 20 marzo 2025

Le passeggiate altamente iniziatiche ( Poesia di Roberto Minichini)


Le passeggiate altamente iniziatiche

Piene anche di sensualità reazionaria

Dove si fa satira

In questa Italia attuale priva di grandezza

Sottomessa alla dittatura del politicamente corretto

E si ride, per non piangere

Di governo ed opposizione

Giornalismo scadente ed intellettuali stupidi

Finti ribelli al servizio del conformismo

Scrittori e scrittici della chiesa laica della bontà globalista

Noi, a cui piace camminare a piedi nudi

Godendo del contatto con la terra ancestrale

Patrioti, che tutte le domeniche

Si vestono come Cesare

Abbiamo scoperto il teorema di Pitagora

E gli errori politici di Platone l’illuso

Raccontando dello strano caso umano

Di un tedesco bizzarro chiamato Nietzsche

Censurato per decenni, come Schopenhauer

Dai comunisti sovietici della Germania Orientale

In quanto troppo poco progredito

E quindi vietato agli studenti del socialismo vittorioso

Ridere di tutto ciò

Fragorosamente, e con le lacrime di pazzi agli occhi

E stare a distanza, da tutto e da tutti

Sette politiche fasulle del Kali Yuga degenerato

Fa parte della ginnastica esoterica reazionaria

Molto meglio dello Yoga moderno da palestra

In quanto, da Brahmani e pittori erotici

Siamo dotati di sulfureo senso dell’umorismo

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

martedì 18 marzo 2025

Mi ricordo la serata (Poesia di Roberto Minichini)


Mi ricordo la serata

Di molti secoli fa

Dove ero seduto con Ibn Arabi

Il Grande Maestro, il puro, l’estatico

Che non parlava mai di politica

Ma spesso parlava della bellezza femminile

E a cui piaceva fare molta letteratura

Piena di simboli, metafore, paradossi

Come un monaco zen islamico

Scuoteva le barbe lunghe e i turbanti

Del clero ufficiale ed istituzionale

Ibn Arabi non seguiva alcuna scuola giuridica

Trascendeva le forme e le inglobava tutte

Ma aderiva rigidamente alla Legge Sacra

E non era un liberale o un sincretista

Il caro Ibn Arabi temeva i dogmatici e i senza fede

Alla stessa maniera, e li teneva a distanza

Come si tengono a distanza gli idoli e gli alcolici

Vedeva i limiti e l’intolleranza di tutte sette e scuole teologiche

Padroneggiava una lingua araba classica eccelsa

L’unico modo per accedere alle scienze islamiche autentiche

La serata con Ibn Arabi, vissuta tanti secoli fa

Era trascorsa felice, avvertendo una benedizione sublime

Palpabile la presenza degli angeli e delle anime dei santi

Avvolti dalla Luce del Monoteismo Assoluto

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

Schiavi delle proprie sette politiche (Poesia di Roberto Minichini)


Schiavi delle proprie sette politiche

E dello spirito dominante dei tempi

Partecipano a regimi, governi, parlamenti

Tifano per partiti, fazioni, ideologie

Di cui nessuno si ricorderà più nel futuro

Le contingenze sono pure illusioni, frammiste a menzogne

Tormentano i filosofi nudisti gnostici

Quelli, la cui aureola patriarcale, è fatta di ozio

Con le loro inutili ed infinte analisi politiche

Miglioratori del mondo, ovunque, in massa

Che non perdono un solo secondo a migliorare se stessi

Tanto sono perfetti, santi, giusti, infallibili

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

lunedì 17 marzo 2025

L'anima del mondo (poesia di Roberto Minichini)


L’anima del mondo

Sembra non avere memoria

Ti ascolto e ti guardo

Un nuovo vestito rosso

Forse è già primavera?

Eppure io amo solo l’inverno

Mentre i sorrisi si sono spenti

Non così i discorsi

Un ultimo ballo?

Tanto non so ballare

Lo sai benissimo

Che non mi divertono i divertimenti dei profani

La civiltà delle feste e dei balli e della musica

Non è la mia

Io mi vesto di nero ed amo i monasteri antichi

Lontano da politici e giornalisti ed arrivisti

In mezzo ai boschi gelidi e pieni di neve perenne

Dove la tecnologia è vietata

E il commercio privato illegale

Ogni forma di turismo è inconcepibile

Tutte le ideologie politiche rifiutate

Spesso gli spiriti degli antenati

Appaiono in sogni colorati e profumati

Sotto forma di santi e di sante

Portando consiglio spirituale e visioni

Un medioevo pietrificato meraviglioso

Guarda in silenzio, assieme a me

Tenendo la mia mano morbida nella tua, dolce

Quanto è melanconico il buio assoluto

Severo, onesto, angelico

Teocratico e non populista o moderno

Lontano dalla volgarità del regno della quantità

Non c’è serenità interiore maggiore

Purezza contemplativa più integrale

Della preghiera e del digiuno

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

lunedì 10 marzo 2025

Grazie (Poesia di Roberto Minichini)


Grazie

Bisogna dirlo

Grazie ancora

Per aver saputo ringraziare

La santa che guida dal regno delle ombre

Verso un mondo migliore

Purificato dal sole

Immerso nel dolore

In queste perenne tenebri

Il volgo ha perso la lingua

E spente le inutili televisioni

Le formiche transumaniste del pianeta terra

Ormai sono lontane

Catapultate in ogni direzione

Da un vento gelido e mai visto

Che ispira disperazione

Prostrati di fronte all’anziano vitello d’oro

Con il finto ciuffo biondo, narcisista vanitoso

Che tiene monologhi infiniti tutti i giorni

E ha accanto come assistente Elon il diabolico

L’umanità stolta, eccessivamente viziata

Che troppo ha voluto, troppo ha preteso

Sperimenterà il regno folle del Faraone

Benvenuti

Nella post democrazia digitale

Ma anche quella prima, di democrazia

Era finta

Da quella collina si sentono venire risate isteriche

Un parlamento di buffoni parla a vuoto e fa spettacolo

Nell’ultimo territorio di liberali allucinati, su un pianeta anonimo

In cui si crede ancora alle favole

Con cui i popoli vengono nutriti da generazioni

Illudendosi di contare veramente qualcosa

Karl Abdullah Marx aveva ragione

Il denaro governa il mondo

Non i preti e non i parlamenti

I preti, senza distinzione di culti o religioni

Non sanno allacciarsi neanche le scarpe

E nei parlamenti si parla troppo

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

domenica 9 marzo 2025

Cantare il poema mediocre di amori e figli perduti (Poesia di Roberto Minichini)


Cantare il poema mediocre di amori e figli perduti

Nel vento crudele e disumano della storia

Dove nessuno riconosce più nessuno

E l’anima è diventata una pietra troppo dura

Genitori dimenticati, figli abbandonati

Fratelli cacciati, storie passate, cancellate

E non ci si ricorda degli abbracci e dell’affetto

Una volta immenso, oggi un’ombra orrenda dissolta

Quanta è immatura e stolta l’umanità

I baci, non hanno più sapore

Gli amori brevi

Sono squallide fughe

Per dimenticare

La catastrofe e l’orrore

E il peggio deve ancora arrivare

Siamo vittime, ormai perenni

Di propagande incrociate

Superpotenze che si vogliono spartire

Una umanità di schiavi

Di povere persone

Considerate solo numeri statistici

Schiacciate dalle gerarchie politiche ciniche

Masse, come le formiche, ignare

Che si credono onnipotenti

Perché il sistema ha donato loro un giocattolo

Chiamato internet

Che nel futuro sarà tolto e vietato

Lui, all’apparenza parla la nostra lingua

Ma è una illusione, perché parla tutte le lingue

Io l’ho visto, e penso anche di averlo conosciuto

Per come era per davvero

Prima che lo portassero via

E lo trasformassero

In quello che non è lui

Leggo su un giornale

Le righe seguenti, scritte da un giornalista ignorante

Sostanzialmente a malapena cammina, dopo cinquanta metri rallenta, poi ancora un centinaio di metri e si ferma. Per parlare, non parla, al massimo saluta o finge di conversare per pochi minuti. Assume la parte che gli altri gli assegnano, ma non è lui. Quante parti diverse riesce ad incarnare e recitare! Noi lo abbiamo visto ed osservato, è qualcosa di assolutamente strano.

Non ci guarda negli occhi, ci disprezza

Sembra chiuso in una sua dimensione da cui non esce

Incapace di comunicare con il mondo esterno

Dice di aver vissuto molte vite diverse

Di essere antico, di vivere da secoli

E che tutti i suoi amici ormai sono morti

Mentre lui è in compagnia degli spiriti degli antenati

Passa le notti in ginocchio, davanti a una Croce

Ci descrive luoghi che non può conoscere

E li descrive alla perfezione

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

Coloro come noi (Poesia di Roberto Minichini)


Coloro come noi

Che hanno in antipatia

Il mare e l’estate

Ed amano il buio e il gelo

Le terre disabitate ed ostili

Facendosi crescere una barba lunga

Di asceti che continuano a fare figli

Come i sultani ottomani del passato

O i corrotti Papi del Medioevo

Coloro che sono uguali a noi

Sono pochi

E di natura duramente sacerdotale

Noi vestiamo rigorosamente il nero

Siamo sempre a visitare i cimiteri

A pregare per le anime dei morti

L’essere umano è una mela che marcisce presto

C’è il ponte verso l’altro mondo che aspetta tutti

Questa terra miseranda è una valle di lacrime

Un periodo di prova morale e spirituale

Per testare la fede e la purezza dell’anima

Non un posto da trasformare nel giardino del paradiso

Il pianeta è in mano a pazzi e demoni incarnati

Che esercitano un potere che presto dovranno abbandonare

In quanto la morte aspetta anche di cogliere costoro

E più vecchi sono e più avidi sono di gloria

Invece di mettersi l’anima in pace

Tacere e sparire

Ritirarsi in monastero

E chiedere contriti perdono dei loro peccati infernali

Continuano ad essere cavalcati

Dalle schiere immonde degli spiriti dell’ego individuale

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

Salve, sono molto anziano e ho molti amici in Baviera (Scritto iniziatico di Roberto Minichini)


Salve, sono molto anziano e ho molti amici in Baviera, soprattutto in campagna, e a Rosenheim, un secolo fa, insegnavo magia alle casalinghe annoiate, ma poi mi sono accorto che stavo vendendo per pochi soldi i segreti iniziatici della Confraternita Pangermanica, di cui ero capo indiscusso e che aveva come sede sacra una sala della mia pizzeria. Comunque la magia non funziona se non si ha un dono di nascita, rarissimo, e che generalmente è trasmesso all’interno di una stessa famiglia da molte generazioni. La magia non è democratica e non è ugualitaria, le cose di valore non sono mai per tutti in maniera indiscriminata, come lo spirito dominante della attuale civiltà cerca di far credere con una ossessione grottesca. Io, essendo molto vecchio, ho visto altri tempi, avevo anche un cavallo antibolscevico che si chiamava Otto, un meraviglioso cavallo nero, con aquila imperiale incisa sulla fronte, ed elmetto storto in testa. Ero un giovane peccatore e donnaiolo, giocatore d’azzardo incallito, astrologo previsionale che lavorava solo per politici ed industriali importanti, e conferenziere anti massonico. Di persona avevo incontrato Rudolf Steiner, e gli avevo insegnato la vera cartomanzia germanica, praticata in circoli elitari ristretti e patriarcali appartenenti al movimento monarchico, agricolo anti industriale e feudale tedesco. Tramite riti magici disperati ed ancestrali, ho cercato di evitare la proletarizzazione dei contadini, ma non ci sono riuscito, ormai tutti erano diventati operai al servizio del meccanicismo delle industrie, volevano abitare in città, addirittura sognavano loro stessi di diventare borghesi. Masse enormi di amorfi ed indistinti, tutti uguali e tutti desiderosi di modernità e tecnica, pronti ad essere indottrinati dalle ideologie totalitarie moderne. Le mie petizioni contro la scuola d’obbligo e le università a troppo facile accesso non hanno avuto successo, i miei tentativi di mettere fuori legge giornali, stazioni radio, giornalismo e società della informazione di massa, mi hanno visto perdente. Anche il mio referendum non popolare e non a suffragio universale per restaurare gli antichi privilegi aristocratici è andato a finire male. Mentre nuotavo da giovane uomo nudo nei sacri fiumi della patria germanica eterna, mi ricordavo le ultime parole di mio bisnonno: scappa via, caro mio, quando qualcuno ti parla di uguaglianza, l’uguaglianza vera esiste solo in carcere o al cimitero, il resto sono menzogne per stupidi, che rovinano alla fine ogni alta, solare, virile, epica, mitica, eroica, geniale, suprema civiltà. Quell’uomo meraviglioso di mio bisnonno: Karl Heinz Ugo Friedrich, finto barone, commesso viaggiatore fallito e spiritista a pagamento. Nessuno meglio di lui sapeva inscenare ectoplasmi di fantasmi fasulli, era un vero artista.

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

Solo gli elefanti capiscono la filosofia


Solo gli elefanti capiscono la filosofia

In quanto si fanno i fatti loro

E non guardano la televisione

Non commentano ogni avvenimento

Ma si dedicano agli orizzonti eterni

Della contemplazione pura

Gli elefanti sono umili

Non cercano notorietà

E non lottano per la giustizia

Vogliono solo passeggiare nudi sotto il sole

Evitando le masse di individualisti ed arrivisti

Le legioni di politicanti ed opinionisti

L’unica cosa che gli elefanti vogliono

Si chiama pace, armonia, saggezza

Contro ogni filologia o archeologia

Contro ogni giornalismo o ideologia

Contro l’insegnamento della storia

Non emancipati e non liberi

Come tutti pretendono di essere

Seguendo isterie collettive

No, gli elefanti sono altro

Pigri e servi devoti della natura

Luminosi esseri sacri

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

giovedì 27 febbraio 2025

Come essere un esempio (Poesia di Roberto Minichini)


Come essere un esempio

Senza essere affatto un esempio

Truffare il prossimo

Con i sorrisi fasulli

Da pubblicità progresso

Impartire consigli in campi

In cui si è mostrata

Totale incompetenza

Nella propria vita privata

Ma in che mondo viviamo?

L’universo ipocrita dell’apparire

Dove l’essere e il carattere integro

Sono la merce più rara

E le menzogne trionfano

E la letteratura puro mercato

E la politica un ballo fra nullità

L’importante è sorridere

Ed esibire la tessera

Della chiesa laica della bontà universale

Cosi il gioco è fatto

Ogni epoca ha il suo conformismo

I suoi dogmi e i suoi falsi ribelli

Meglio leggere un buon romanzo

Che nuotare nel mare delle chiacchiere

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

mercoledì 26 febbraio 2025

Abbiamo attraversato insieme il ponte (Poesia di Roberto Minichini)


Abbiamo attraversato insieme il ponte

Abbracciati, felici, muti

Che ci libera dal regno delle banalità

Dominato da mercanti, fiere e giornalisti

Invaso da analisti geopolitici e grandi esoteristi

Emancipati indottrinati della civiltà dei selfie

Pieno di guru e filosofi scadenti ed improbabili

Del dominio totale della economia e della tecnologia

Ma ora il ponte ci porta via da tutto ciò

Verso una numinosa dimensione

Dove l’onestà e la purezza angelica

Ci fanno intravedere le cime paradisiache

Della contemplazione mistica

Tutto è nato polvere e tutto tornerà polvere

La bellezza di oggi si guarda allo specchio

E vede la mummia e poi la tomba

Agitarsi non serve, l’io non esiste

Se non come idolo infernale dei moderni

Che vivono di ambizioni, frustrazioni

Parole d’ordine ottimiste ed illusorie

Aspettando un futuro migliore

Che sarà molto peggiore

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

sabato 22 febbraio 2025

Ormai non c'è nulla da dire (Poesia di Roberto Minichini)


Ormai non c’è più nulla da dire

Tutti i boschi sono stati visitati

Tutti i baci, esauriti

Tutti i filosofi, letti e studiati

Ed aveva alla fine ragione un mio amico anziano

I filosofi hanno fallito e sono inutili

La verità si comprende con l’anima pulita

Non con la mente verbosa e nutrita di nozioni

Una volta eravamo capaci di volare

Liberi, nudi, santi

Ora siamo legati alla terra

Che ci ha fatto nascere e che ci tiene prigionieri

In una dimensione in cui solo le apparenze

E le ipocrisie e gli affari e i divertimenti contano

La clessidra del tempo può lavorare contro

I piani e le ambizioni scadute

C’è un tempo per ogni cosa

E quando il tempo è scaduto, è scaduto

Inutile agitarsi nascondendo la propria età

Fingendo una giovinezza che non c’è più

Solo i monaci e le monache hanno conosciuto la saggezza

E la società moderna invece è grottesca

Corrotta, immorale, priva della fede in Dio

Dove si è persa la misura e i limiti

Ho baciato le mani alle mie regine

Sperimentando i bassi peccati della carne

Ma non mi faccio imbrigliare dalla bellezza esteriore

Poco progredito, molto regredito

Sono una pietra nera

E solo le concubine cinesi

Sanno di cosa parlo

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

venerdì 21 febbraio 2025

Ospiti del filosofo sconosciuto (Poesia di Roberto Minichini)


Ospiti del filosofo sconosciuto

Il quale vive da secoli

In un lontano villaggio sulle montagne

Dove vige il culto degli antenati

E il sole e la luna si amano profondamente

Il villaggio è abitato da molti conigli

Invece mancano, completamente

Cani, gatti, politici, giornalisti, maestri spirituali

Il commercio privato è vietato

Non esistono primavere, non esistono estati

Lontano dal mare, libero dalle masse consumiste

Un paradiso di libertà e nobiltà

L’unica statua che esiste

Quella di un uomo nudo

Con la faccia da matto

Si dice sia di origine extraterrestre

Il filosofo sconosciuto fa il mago

Una magia che funziona davvero

Per questo non dice di essere mago

Ma neanche filosofo

In quanto i falsi maghi e i falsi filosofi

Come i falsi mistici

Dicono di esserlo

Mentre la magia filosofica funziona

Non con gli astri, i tarocchi o i riti

Ma con l’assistenza delle anime dei morti

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

giovedì 20 febbraio 2025

Le malelingue dedicate al pettegolezzo (Poesia di Roberto Minichini)


Le malelingue dedicate al pettegolezzo

E il non prendersi le proprie responsabilità

In quanto non si ammettono, mai

Errori, colpe, evidenti immoralità

Si vuole solo complimenti

C’è una sete infinita e continua di conferme

Essere il centro dell’universo nei propri sogni malati

Accettare le critiche? Non esiste

Come può la perfezione accettare critiche?

Cavalcare le ideologie moderne

Quelle vendute dal sistema capitalista

Come pensieri ribelli e sono il contrario

Sono l’oppio per il popolo manipolato

Sottoposto alle logiche dei mercanti

Alle mode e all’industria dei mass media

Una volta avevo un pony che cavalcavo

Ma è scappato

Non l’ho mai più ritrovato

Probabilmente era un massone

Che leggeva Giordano Bruno senza capirlo

Solo per vantarsi di averlo letto

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

Anche a Salisburgo ci sono vecchi amici (Poesia di Roberto Minichini)


Anche a Salisburgo ci sono vecchi amici

Ed amori di stagioni passati

Universo cosi specifico austriaco

Ma vicino alla Germania

Passare il confine

Baviera del sud

Terra di tanti ricordi

E poi si è tornati a Salisburgo

Come sempre, troppi turisti

Ma ancora qualcosa dell’antico spirito permane

Mercanti ed affaristi permettendo

Noi che conosciamo angoli deliziosi

Dove risorge una Austria che conserva l’anima

Incontrare una nobile dama

Amata in anni lontani

Mi racconta

Che ora 48 anni è diventata nonna

Andiamo a mangiare insieme

In un posto senza la presenza di turisti

Un miracolo, un paradiso minuscolo

Mi parla lentamente, con tono gentile

Finalmente una cortesia elegante

Storie di circoli letterari inutili

Di lotte politiche in città

Della frustrazione di molti giovani

Che non riescono a realizzare le proprie ambizioni

Dopo aver ottenuto titoli di studio molto prestigiosi

Le dico che la nostra società spinge troppo verso le ambizioni

E che invece è bello essere

Una pietra nuda che non desidera nulla

E lasci che che il destino vada per contro proprio

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

mercoledì 19 febbraio 2025

Lo spettacolo grottesco (Poesia di Roberto Minichini)


Lo spettacolo grottesco

Delle contraddizioni interne

Di un sistema di pensiero

Che, come sempre annunciato

Progredisce verso il nulla

Ed ora anche i matti

Decidono per interi popoli

Mentre è proprio il monachesimo

Poligamico ed antimoderno

Teocratico e visionario

Che salva la nostra anima serena

Dall’essere coinvolta

Con le illusioni di un pianeta assurdo

Sempre più artificiale e digitale

Sempre più tirannico

Sempre più destinato a vivere di tragedie

Vittima di politicanti di ogni tipo

Di affaristi megalomani diventati imperatori

Quando tutti gli insegnamenti tradizionali dicono

Che megalomani ed arrivisti sono fratelli del diavolo

A noi piacciono i monasteri, le belle donne e i libri

La magia, la musica, la anarchia monarchica

 

Roberto Minichini, Gorizia, Febbraio 2025

Trascrizione di un sogno lucido avuto stanotte, in data 19 febbraio 2025, ora del risveglio: le 04.52 (Scritto di Roberto Minichini)

 


Trascrizione di un sogno lucido avuto stanotte, in data 19 febbraio 2025, ora del risveglio: le 04.52

Ci troviamo in una specie di ristorante, l’atmosfera sembra l’inizio del 900, siamo a Vienna, ci sono persone che fumano e giocano a carte, delle ballerine che si siedono e chiedono a degli uomini di poter bere a spese loro, vedo ovunque ritratti dell’ultimo Imperatore dell’Austria-Ungheria. Una signora slovacca con seno abbondante mi chiede se parlo tedesco, le rispondo che sono ufficiale dell’esercito tedesco, accreditato presso l’ambasciata, e che sono a Vienna in missione antisocialista ed antimassonica e per studiare i movimenti politici della capitale austriaca. All’improvviso si sente della musica e mi chiedono di cantare. Ma io non voglio cantare, voglio bere grappa, mangiare salami ungheresi e fornicare con la bella e giovane donna, la quale è chiaramente una mercenaria che cerca un cliente, e io sono un uomo moralmente corrotto, libertino, edonista e degenerato. Due signori molto alti e con i baffi si alzano e mi puntano due pistole gigantesche addosso. Desiderano sentirmi parlare, e devo dire tutto ciò che vedo con il mio occhio interiore di medium e posseduto dai demoni. Essi rappresentano la Francia, pronta ad aggredire la mia nobile ed innocente patria tedesca. Non ho altra scelta e comincio a cantare una canzone stonata e molto lenta, esce solo una melodia grottesca ed orrenda ma non delle parole. I francesi fanno segno di voler sparare e in quel momento interviene un signore molto magro, elegantissimo, con i capelli bianchi e piuttosto alto, tanto alto da sembrare una giraffa. Egli afferma di rappresentare Il Regno Unito, la Gran Bretagna, la aristocrazia inglese e si dichiara esponente della massoneria e della plutocrazia internazionalista cosmopolita liberale dell’alta finanza e anche un uomo molto ostile al nazionalismo teutonico e agli Imperi dell’Europa Centrale. Sono venuto a Vienna a controllare i marxisti satanici e le manovre anticristiane della massoneria luciferina ed ora mi trovo in trappola. I nemici della Santa Germania mi hanno circondato e io sono pronto a morire la morte di un eroe della patria teutonica. L’inglese cerca di corrompermi, offrendomi di poter immigrare nelle isole britanniche e diventare proprietario terriero, se accetto di raccontare tutto ciò che so sui piani di Berlino. Mi rifiuto e gli mostro con orgoglio il petto, strappandomi la camicia, urlo: un vero uomo e un vero soldato non cambia mai patria, non abbandona la terra dei propri antenati e non vende la sua anima e la sua nazione in cambio di nessuno ricchezza! Viva la Germania, vita eterna all’Impero Tedesco! Ora cambia la scena, non sono più a Vienna agli inizi del 900 ma in Germania, nel mese di gennaio 2025. Non so in che città o in che regione mi trovo in quanto qualcuno mi ha chiuso dentro una cella, dove ci sono solo due piccole sedie e un tavolo e una forte lampada, troppo forte, fa caldo e ci sono molte telecamere. Entra una donna con minigonna, una signora bruna, circa trenta anni, si siede di fronte a me e mi dice: vuole le maniere dolci o le maniere forti? Io le rispondo: essendo io un filosofo neoplatonico fallito con delle componenti stoiche tutto ciò mi è assai indifferente. Lei scuote la testa, si alza e chiama un uomo, che entra, mentre lei lascia stanza che è una cella, senza neanche salutarmi con un inchino o un baciamano. L’uomo che entra è una specie di mostro con la faccia da killer, muscoloso e tatuato, armato e con il giubbotto antiproiettile, con due cicatrici nel volto e gli occhi da psicopatico. Mi dice di essere un attivista pacifista, un giornalista democratico e un vegano che vorrebbe fare quattro chiacchiere amichevoli ed inclusive con me sui miei sogni, in quanto sta scrivendo una tesi di dottorato sui catari e le sette gnostiche. Gli dico: e chi mi garantisce che lei non sia un marxista o un massone o un fanatico di gatti? Lui risponde: le assicuro che non sono nulla di tutto ciò, sono solo molto interessato a quello che lei adesso mi dirà dentro questo microfono, faccia fluire spontaneamente tutto ciò che ha dentro, non si preoccupi di essere logico o comprensibile. Noi sappiamo decifrare il suo linguaggio, ora io la ipnotizzerò e lei non si fermerà più, ma continuerà a parlare senza sosta per almeno un’ora, dopo avrà in premio un kebab gigante e piccante, un litro di Coca-Cola, il massaggio rilassante di una nostra collaboratrice e un sigaro cubano con la firma originale sopra di Donald Trump. Mentre sento che sto scivolando nella trance gli chiedo, con l’ultimo istante di coscienza sveglia e razionale: la Germania mi sarà grata di tutto ciò? E lui risponde: Si, la Germania le sarà grata di tutto ciò, lei è un grande tedesco, il più grande tedesco mai vissuto nella storia. Sono sotto ipnosi e parlo e dico ora il seguente:

Sono un veggente

Seduto in posizione Yoga

Leggo il poeta persiano Rumi

E consulto i Tarocchi di Ibn Arabi

Gli unici che funzionano

Come mago sono molto bravo

Ringrazio il mio istruttore tedesco

Nel campo delle scienze esoteriche operative

Un parente anticomunista

Di Erich Honecker, il dittatore bolscevico

Di una Germania dell’Est crollata miseramente

Di un sistema che i veri germanici hanno sempre respinto

Da bambino nei sogni facevo a botte con Karl Marx

Sono un occultista tedesco, parlo con i morti

E controllo i destini dei popoli

E lotto contro la massoneria

E parlo un tedesco arcaico e primordiale

Sono seguace della Via del Biasimo

Voglio essere il più grande peccatore

Sono un ubriacone e donnaiolo

Non sono mai stato socialista

Non sono mai stato democratico

Non sono mai stato laico

E pratico la stregoneria Wicca

Immerso in un sufismo islamico poco ortodosso

Reazionario, integralista, assolutista

Il territorio su cui governo

Per diritto divino e con pugno di ferro

Si chiama Repubblica Federale tedesca

Olaf Scholz e Friedrich Merz

Rispettivamente a guida

Del centrosinistra

E del centrodestra

Della Germania del 2025

Mi risultano alquanto noiosi

Come tutta la Germania di oggi

Un feudo molto conformista

Del politicamente corretto più banale

La setta politica del politicamente corretto

Totalitaria ed intollerante in nome della tolleranza

Tanto inclusiva da praticare la cancel cultur

Da deformare in maniera orrenda la lingua

Ed imporre un capovolgimento morale

Contrario a tutte le religioni tradizionali del mondo

Friedrich Merz è un falso conservatore

Come sono falsi i conservatori in Italia

Qui mi sembra tutto neomarxismo capitalista

Globalismo Edonismo Immoralità

Distruzione della famiglia tradizionale

Ateismo o Neospiritualismi pagani

Cultura marxista ed economia capitalista

Lo stesso Marx li metterebbe in galera

E i conservatori metterebbero in galera Marx

Poi ci sono i teocratici con la barba lunga

Che metterebbero in galera tutti

Sia i conservatori che i marxisti

Noi vediamo nella sfera di cristallo solare

Che la teocrazia è il futuro dell’umanità

La Germania sarà liberata

Dalla birra e dalla carne da maiale

Anche se l’estrema destra islamofobica

La fasulla Alternativa per la Germania

Una patetica creazione del sistema laico

Pensa di poter sconfiggere gli uomini di Dio

Si illudono, il tempo è contro di loro

E Marx e Nietzsche saranno dimenticati

Goethe era un massone, quindi un uomo sbagliato

E i suoi libri saranno tolti dalle biblioteche

Heidegger scriveva cose incomprensibili

Nessuno lo legge e tutti lo citano

I miei uomini usano i libri di Heidegger

Come pesi da usare nelle nostre palestre

Dove insegniamo agli uomini essere veri uomini

Che si sottomettono solo all’Assoluto

Ora noi sappiamo

Che la filosofia è dannosa ed inutile

Mentre gli uomini della teocrazia

Non vanno a votare

In quanto la democrazia non è teocratica

E sono in tutti i quartieri di Berlino

Mai appoggeranno un solo partito

Essi votano con le famiglie numerose

Sono i nostri tanti figli il nostro futuro

Come sultano teutonico, amante dell’oscurantismo

Che disprezza la plebe e la modernità

Pronto ad affrontare a viso aperto

La ridicola e brutta estrema destra tedesca

Ho nove figli e figlie sparsi per il mondo

E sei discendenti teutonici in Germania

Poi, oltre che molto pio e devoto e mistico

Sono ancora un grande fornicatore teocratico

Il mio Maestro spirituale

Mi ha vietato di scrivere libri e di votare

E ha predicato il totale aumento demografico

Della nostra medievale e patriarcale confraternita

Il numero è potenza, il numero è vittoria divina

Poi non ci sarà bisogno di discutere

Con i progrediti e gli emancipati dell’illuminismo

Solo le civiltà decadenti e deboli

Discutono e dibattono troppo

E permettono la libertà di parola

Germania, puoi votare quanto vuoi

Non servirà a niente

E tutto andrà sempre peggio

In quanto votare è opera idolatrica

Contraria ai principi della vera teocrazia

Germania!

Tu il 23 febbraio 2025

Diventerai il centro del mondo!

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

Tramite una evocazione spirituale (Poesia di Roberto Minichini)


Tramite una evocazione spirituale

Abbiamo potuto incontrare la vecchia Germania

La vera Germania

Quando mio nonno parlava ancora tedesco

E mi diceva sempre: Raus!

Raus in tedesco significa

Che mi buttava fuori dalla stanza dove stava lui

Da mio nonno avevo imparato

Di amare la propria terra

Noi siamo la Germania Eterna

Non ci serve Marx e non ci serve Freud

Inoltre, è chiaro, a tutti i confratelli teutonici

Che nessun filosofo è vero filosofo

Se conduce vita immorale

E viola la Legge di Dio

La parola esoterismo nella nostra confraternita è proibita

Usata da masse enormi di ciarlatani

Come il sincretismo religioso

Ed il relativismo etico, nichilista ed edonista

Questo esoterismo, cioè tutto e il contrario di tutto

Termine gradito alla massoneria internazionalista

E noi non vogliamo la massoneria in Germania

Oggi non significa più nulla il termine esoterismo

Ed è incompatibile

Con i principi della Solare Teocrazia Germanica

Siamo stati a Monaco di Baviera

Ed abbiamo bevuto birra senza alcol

Con agnello arrostito turco

Dolci afghani e musica araba

Ed assistito alla danza del ventre

Di giovani e bellissime donne

Facendo la preghiera dell’alba tutti assieme

Ed abbiamo predicato la dottrina iconoclasta

Di una religione senza statue ed immagini

Basta idolatria, basta alcolismo

Noi siamo la vera Germania

Immortale

E siamo in molti

Per le strade della capitale

Barbuti ed antimarxisti

Con le bandiere tedesche

Pronti a portare a Berlino

La teocrazia vichinga monarchica

I nostri filosofi saranno d’ora in poi

Solo santi, puri, luminosi

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

lunedì 17 febbraio 2025

Bisogna esercitare una specie di sarcasmo universale (Scritto di Roberto Minichini)


Bisogna esercitare una specie di sarcasmo universale di fronte alla epidemia di politici megalomani, più o meno autocrati o dittatori o con la mentalità narcisista da potenziali dittatori. In alcuni casi sembra che l’età avanzata li renda ancora più aggressivi, violenti, disposti a tutto pur di poter sempre apparire e dominare sul palcoscenico mondiale. Si illudono che la vita terrena sia eterna e che si potranno portare anche nell’altro mondo i loro servi, i loro eserciti, i loro giornalisti e le loro burocrazie ed apparati di repressione, più o meno totalitari. L’esperienza umana su questa terra è breve e poi si risponderà del male fatto di fronte a Dio, e l’inferno è un luogo orribile, ed è il posto dove tutti i megalomani e tutti i guerrafondai, separati sulla terra, si ritroveranno assieme, uniti a dover pagare le conseguenze di ciò che hanno fatto sulla terra, mentre, ancora in vita, erano solo ossessi dall’avere ed esercitare il potere e raggiungere una gloria assai stupida ed inutile. Sostenere i tiranni significa essere complici morali dei tiranni ed avere una bassa stazione spirituale. Le persone semplici possono solo esercitare il dissenso e la disobbedienza, e lo spirito critico, ed allontanarsi dagli operatori di iniquità, da coloro che sono ambiziosi e carrieristi, e che quando si siedono su una sedia da dove si mettono a dare ordini, vogliono starci seduti sopra per secoli, o anche di più, senza cedere il potere. Thomas Bernhard (1931-1989) è mio fratello, un fratello austriaco sarcastico, grande scrittore misantropo, scettico, giustamente pessimista e disgustato di fronte alla natura umana e il modo grottesco in cui si casca volontariamente sempre negli stessi meccanismi meschini, atroci, cattivi e stupidi. Bisogna diffidare di chi coloro che cercano il potere sugli esseri umani, c’è qualcosa che non va in costoro.

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

Siamo finalmente arrivati (Scritto di Roberto Minichini)


Siamo finalmente arrivati, tutta la nostra delegazione, a Berlino da poche ore, volando sul nostro elicottero transumanista massonico marxista, e con la valigia piena di libri di Theodor Adorno, Sigmund Freud ed Ernst Jünger. Dopo una breve permanenza in Italia, scopo vacanze, un paese dove si trovano ogni tanto strani nostalgici dell’imperialismo tedesco del passato e di un inesistente esoterismo specificamente tedesco, di cui si dicono grandi esperti. Ma questi strani conoscitori della cultura e storia tedesca non sanno neanche pronunciare le parole in un tedesco corretto, sbagliano spesso anche date, luoghi e nomi. Inoltre l’imperialismo e il militarismo tedesco che loro idealizzano, è proprio quello che in passato ha fatto molto male ai loro antenati, al loro popolo e alla loro patria. Ho parlato con il nostro ambasciatore di questo curioso fenomeno, quello del governo ombra monarchico in esilio a Roma che aspetta la caduta del regime illegittimo della Repubblica Federale Tedesca, e gli ho detto che in Italia ci sono numerosi micro circoli di mitomani che raccontano favole sulla Germania. Lui si è messo a ridere, dicendo che sono troppo severo a giudicare, la gente pur poter coltivare le proprie illusioni. Ora che sono a Berlino mi hanno accolto con una parata militare in mio onore. Il problema è che questo a me non sembra un esercito, o perlomeno non assomiglia affatto all’esercito tedesco che c’era ai tempi in cui io ero Ministro nel governo di Otto von Bismarck. Siamo di fronte a delle elezioni in cui tutti i partiti in gara sono dannosi per il popolo e la nazione tedesca. Nessuno rappresenta veramente la nazione tedesca e sono tutti marionette di poteri ed ideologie di potenze straniere. Solo io voterò il Partito Monarchico Germanico di Bismarck, in quanto sono un autentico teutonico, e mi rifiuto di votare per partiti di una falsa sinistra e per i partiti di una falsa destra. Da giovane nella DDR, sottoposto alla tirannide marxista sovietica, non ho mai creduto un solo secondo al socialismo, il quale è una utopia irrealizzabile e non è mai esistito e mai esisterà. Altrettanto questa continua attuale retorica sulla democrazia è pura propaganda, per nascondere il fatto che non esiste nessuna democrazia, e non esisterà mai da nessuna parte, in quanto un’altra utopia. La vita è una cosa triste, quando voglio ridere mi guardo i telegiornali della televisione pubblica tedesca, trattasi di puro catechismo ideologico fazioso, non è informazione, è un costante indottrinamento totalitario. Faccio appello ai miei connazionali germanici: alle prossime elezioni ripudiate sia la falsa sinistra che la falsa destra, e votate invece Otto von Bismarck e votate me, solo la monarchia costituzionale e il nudismo vegetariano potranno salvare il paese dall’incombente abisso, inoltre abbiamo bisogno di un lauto stipendio da politici professionisti, per goderci una vita di lussi e privilegi senza dover veramente lavorare. Promettiamo solennemente di licenziare tutti i giornalisti del regime precedente, di restaurare il marco tedesco, e di vietare la birra su tutto il territorio nazionale. L’Oktoberfest inoltre sarà abolito, e sostituito da una mostra annuale della mia opera pittorica di quadri astratti e di nudi femminili in formato gigante. L’ingresso sarà gratuito per coloro che applaudiranno estasiati, agli altri saranno sequestrati i beni. Preparatevi oltre al fatto che la futura Germania uscirà dalla prigione chiamata Unione europea ed annetterà l’Austria, la quale deve tornare fra le braccia della propria antica patria germanica ancestrale. Solo a Otto von Bismarck e a me sarà permesso leggere in privato le opere di Theodor Adorno, alla plebe sarà severamente vietato, inoltre alla massa generica di cittadini sarà anche vietato di ruttare in pubblico.

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

Le astronavi venute dallo spazio (Scritto di Roberto Minichini)


Le astronavi venute dallo spazio si avvicinavano sempre più al pianeta terra. Su questo strano pianeta c’erano supposti patrioti e supposti sovranisti al servizio della plutocrazia imperialista guerrafondaia e supposti progressisti ed emancipati finanziati dalle multinazionali e dalle loro oscure lobby oligarchiche. Inoltre c’erano supposti tradizionalisti religiosi che sembravano la copia di Fidel Castro il barbuto prodotto in serie e trasformato in un poco credibile teologo dogmatico e superficiale, prestato alla politica demagogica e populista bigotta. Le masse ovviamente erano sempre la cosa più importante, è chiaro che i popoli si governano da soli e che chi comandava lo faceva solo per alto senso di dovere etico e per aiutare l’umanità ad evolvere verso un futuro di giustizia. Tutto questo spettacolo grottesco veniva osservato con calma da coloro che si trovavano nelle astronavi venute dal lontano spazio. Le loro risate sarcastiche fragorose duravano da settimane. Gli alieni erano venuti dallo spazio per portare la pace sulla terra, vietando attività barbariche come la politica, l’esoterismo, la filosofia e la poesia. Nessuno dei supposti indovini che si trovavano in numeri oceanici sul pianeta terra aveva previsto l’arrivo delle astronavi dallo spazio, cosi come nessuno era stato in grado di prevedere lo scoppio della seconda guerra mondiale o la pandemia iniziata nel 2020. La loro fraudolenza e le loro dissonanze cognitive ormai erano evidenti alle masse di miliardi di individui da emancipare ed illuminare e liberare. Il primo provvedimento degli alieni venuti dallo spazio era di proibire la lettura e sequestrare tutte le copie degli scritti di Karl Marx e Friedrich Nietzsche e mettere fuori legge il clero di tutte le religioni e far sparire ogni genere di giornalismo. L’umanità sarebbe tornata in futuro ad un sano lavoro manuale nei campi e alla durata media serena della vita di circa trent’anni. A ventisette anni si era considerati anziani e ci si poteva ritirare da ogni attività, per godersi una pensione costituita da prodotti agricoli da consumare gratuitamente a secondo delle proprie esigenze personali.

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

domenica 16 febbraio 2025

Certe volte ci si deve anche dedicare (Poesia di Roberto Minichini)


Certe volte ci si deve anche dedicare

Alla castità e al digiuno

E non solo di continuo fornicare e mangiare

Avendo come soprannome

Quello di Casanova l’Elefante

Molti ignorano il fatto

Che sono capace di stare seduto infiniti giorni

Su una arrugginita sedia a rotelle

A tacere, muto

Ascoltando le sinfonie di Bismarck e Leopardi

Aspirando a comprendere l’essenza delle Upanishad

Gli spiriti sciamanici mi hanno portato in dono

Una delle parrucche ridicole di Donald Trump

La cui arroganza narcisista mi comincia a dare fastidio

I narcisistici si credono il centro del mondo

Invincibili, sempre col sorriso trionfante

Non ammettono mai colpe o debolezze

Caro Trump, te lo dico apertamente

Mi sembri alquanto eccentrico

Potrei firmare un mandato d’arresto contro di te

Hai offeso la democrazia tedesca

La mia democrazia tedesca non la deve offendere nessuno

In quanto io lo faccio da anni, lo posso fare solo io

Non tu, in quanto Donald Trump non ha alcun diritto

Di dare ordini e decidere per gli altri popoli

Tu non sei tedesco come invece lo sono io

Io sono un tedesco gigantesco, l’ultimo vero tedesco

Come sciamani germanici ora siamo arrabbiati

Manderemo gli spiriti della Germania Eterna

E mettersi contri i maghi tedeschi non conviene

A trasformare l’egocentrico Donald Trump

Diventerà un uomo umile e saggio, un timido

Che invece di cercare il potere e la gloria

Alla sua età penserà alla salvezza dell’anima

Diventando monaco itinerante e mendicante

Lontano da ogni politica, pentito

Anonimo, sconosciuto

E se si comporterà bene

Forse un giorno potrà avere indietro

La sua parrucca di finto biondo e falso cowboy

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

sabato 15 febbraio 2025

Domani (Poesia di Roberto Minichini)


Domani

Forse

Ci sarà un giorno peggiore

Cosi saremo tutti contenti

E non ascolteremo più la propaganda

Che esalta a priori sempre le stesse categorie

In un nome di un progresso totalitario che sa di grottesco

E mentre le idee collettive e collettiviste

Ipnotizzano sempre le masse entusiaste

Il mondo non cambia mai nella sua essenza

Dove la stoltezza e il conformismo la fanno da padroni

Non importa sotto quale forma e con quali scuse

La natura della dimensione materiale terrena

Rimane quella della imperfezione e delle prove

In quanto il Regno dei Cieli

Si trova solo nei Cieli

E per andare in Cielo

Bisogna rinunciare a dare importanza

Alle basse vicende di una dimensione limitata

La quale è solo un breve ponte

Verso altri mondi ultraterreni

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

Da giovane mi avevano chiuso in un monastero (Poesia di Roberto Minichini)


Da giovane mi avevano chiuso in un monastero

Dovevo diventare un padre spirituale e un santo

Invece poi sono fuggito nascondendomi nei villaggi vicini

Praticando la fornicazione e la magia nera

I confratelli, sorpresi e sconvolti

Erano convinti

Che ero temporaneamente

Posseduto da una strana schiera di demoni

Dal monastero partivano di notte le squadre

Di monaci barbuti armati di bastoni e catene

Per darmi la caccia nei boschi fitti e selvaggi

Per sei mesi non riuscivano a prendermi

Poi venne l’inverno, duro, spietato

In mezzo a quelle montagne crudeli

Mi arresi, giurando di essere sinceramente pentito

Dei figli illegittimi che stavano per nascere

Dei feticci di stregoneria con cui avevo lottato contro monaci

Dei sabotaggi contro le processioni religiose e i funerali

E di tutti i denari fatti sparire delle offerte dei pellegrini

Per tutto l’inverno venni chiuso dentro una cella

La notte veniva a trovarmi un monaco ultra fanatico

Doveva praticare su di me le preghiere da esorcista

Accompagnare il mio percorso di pentimento

Correggere i miei errori dottrinali

Rafforzare la mia anima contro i peccati della carne

Spesso le nostre discussioni teologiche violentissime

Si trasformavano in brutali risse con parolacce infernali

Ora quel monaco oscurantista sarà nell’altro mondo

Era un eretico che adorava le immagini e le statue

Un bevitore di alcolici e un mangiatore di carne di maiale

Pace all’anima sua, ma era uno che creava solo casini

Ogni cosa che toccava si rovinava

Inoltre era un fornicatore incallito

Che non aveva mai conosciuto i suoi figli

Frutti del peccato e della dissoluzione

Era tutto strambo e mancava di logica e razionalità

Probabilmente era un mago molto potente

Ed era posseduto certamente dai demoni

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

venerdì 14 febbraio 2025

Eppure (Poesia di Roberto Minichini)


Eppure

Si tratta di uno fluire spontaneo

Come essere cavalcati

Da entità invisibili

Parlando con i morti

E i quasi defunti

In mezzo a un mondo di vivi

Che sembrano ombre patetiche

Scaraventati dentro una società

Che avvertiamo come la dittatura del relativismo

Fatta di competitività, edonismo

Immoralità incredibili

Tiranni megalomani al potere ovunque

In cui le menzogne sono moneta corrente

E i popoli strumentalizzati e ricattati

La peggiore manifestazione

Del regno della quantità

E del culto di ogni cosa profana

Tutto nasce dal peccato dell’orgoglio

Uomini di potere anziani e senza coscienza

Vogliono mettersi sotto i riflettori costantemente

Sperando di lasciare i loro nomi nei libri di storia

Non importa se questo significa

Crudeltà e conflitti fra le civiltà dell’umanità

E i giornalisti e gli scrittori che si inchinano

Oltre ai soliti politici arrivisti e carrieristi

Per uno stipendio, un titolo prestigioso

Oppure un grande premio letterario

E satana ride, vincente

Giocando con i bassi istinti della gente

Mentre da qualche parte ci sono ancore le Muse

Nascoste, riservate

Che vivono di sensibilità, amore, pace

Fatti baciare le tue mani fredde, cara Musa

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025