Erano gli indovini non bolscevichi
Borghesi, difensori del capitalismo
Scesi dalle montagne con i capelli lunghi
Lanciando urla spiritate da indemoniati
Con gli occhi opachi
A fraintendere la realtà
Con la schiena girata verso il sole socialista
Vedevano il proprio triste passato
Non il futuro
Che a loro sfugge
E che appartiene alle sfere
Dove non si ha accesso
Se non si è santi, puri, tradizionali, socialisti totalitari
Ed ora abbiamo anche gli indovini tecnocratici
Materialisti e meccanicisti, atei
Capitalisti individualisti globalisti
Poca luce antica, molte tenebre moderne
Gli individualisti borghesi sono ovunque
Ma il bolscevismo teocratico è un’altra forma di civiltà
Dove mercanti, selfie e turismo non esistono
E il Sole Nero Melanconico Patriarcale Teurgico
Governa con il Partito Unico del Marxismo Clericale
Universale
I settari politici piccolo borghesi globalisti, falsi
socialisti
Che fingono di fare cultura pseudo marxista edonista
E servono invece il grande capitale internazionale
Non potranno partecipare ai riti sacri dei veri credenti
E saranno esclusi dal regno futuro degli autocrati anziani
Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2025
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