mercoledì 1 ottobre 2025

Gli indovini capitalisti e tecnocrati (Poesia di Roberto Minichini)

Erano gli indovini non bolscevichi

Borghesi, difensori del capitalismo

Scesi dalle montagne con i capelli lunghi

Lanciando urla spiritate da indemoniati

Con gli occhi opachi

A fraintendere la realtà

Con la schiena girata verso il sole socialista

Vedevano il proprio triste passato

Non il futuro

Che a loro sfugge

E che appartiene alle sfere

Dove non si ha accesso

Se non si è santi, puri, tradizionali, socialisti totalitari

Ed ora abbiamo anche gli indovini tecnocratici

Materialisti e meccanicisti, atei

Capitalisti individualisti globalisti

Poca luce antica, molte tenebre moderne

Gli individualisti borghesi sono ovunque

Ma il bolscevismo teocratico è un’altra forma di civiltà

Dove mercanti, selfie e turismo non esistono

E il Sole Nero Melanconico Patriarcale Teurgico

Governa con il Partito Unico del Marxismo Clericale Universale

I settari politici piccolo borghesi globalisti, falsi socialisti

Che fingono di fare cultura pseudo marxista edonista

E servono invece il grande capitale internazionale

Non potranno partecipare ai riti sacri dei veri credenti

E saranno esclusi dal regno futuro degli autocrati anziani

 

Roberto Minichini, Gorizia, ottobre 2025

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