Hai voluto emancipare il mondo
Con il tuo ego dominante
E che differenza c’è fra questo
Rispetto a un copione visto mille volte
Della umana vanità e dell’arrivismo
Che ignora che tutto è inutile
E gli spettacoli e le danze degli stolti
E le maschere e le risate ottuse
La ipocrisia della società individualista dei consumi
L’agitarsi illusorio e perenne
Non lasciano tracce
Neanche nella memoria dei tuoi discendenti
Mentre i corpi invecchiano
Le anime mai cresciute, ossesse
Sono sempre assettate di immediato
Roberto Minichini, Gorizia, settembre 2025
Nessun commento:
Posta un commento