Forse il corvo nero che mi accompagna da quando sono nato, ma che riesco a vedere solo io, è un demone appartenente a logge contro e pseudo iniziatiche materialiste, libertine, cosmopolite, moderniste e darwiniste. Da tre giorni mi dice continuamente parolacce in croato, gli rispondo senza fare tanti complimenti e senza farmi pregare, il croato lo conosco meglio di lui. Inoltre ho il sospetto che il corvo degenerato ed immorale sia una creatura infernale che vuole impossessarsi degli archivi segreti del Vaticano, dove sono conservati i miei trattati teologici ed astrologici ed ermetici di qualche secolo fa. Trattasi di testi manoscritti ispirati dalle sfere angeliche mostro in maniera inconfutabile che Gesù non era un dio incarnato alla maniera pagana ma un uomo santo, creatura di Dio senza attributi divini, e un rappresentante della più pura linea profetica abramitica. Il corvo nero che mi tormenta da quando ero neonato è sicuramente un collaboratore opportunista e prezzolato di certe frange sconosciute e cripto massoniche dei gesuiti, inclini segretamente al liberalismo materialista politeista e all’internazionalismo immorale amorfo. Queste forze irrazionali ed oscure mi vogliono impedire da anni di godere della mia sacra grappa croata analcolica, prodotta a Zagabria da sapienti mani di suore sciamaniche bogomile e dualiste. Le mie suore bogomile eretiche e sapienti sono anche le mie concubine nel mondo astrale, e da mezzo croato mi chiedo, perché noi croati, che siamo slavi, dobbiamo obbedire a quelli di Roma nelle questioni religiose. La nostra indipendenza da invasori e potenze coloniali straniere usurpatrici deve essere sacra, chiedo quindi ufficialmente l’uscita dell’intero popolo croato dalla sudditanza spirituale che dura da troppo tempo, per rivolgerci a Dio non abbiamo bisogno di Roma ma possiamo fare da soli. Altrettanto dispongo, con effetto immediato, l’uscita della Croazia dalla Comunità Europea, la chiusura di tutti i confini, la messa al bando del turismo, della carne di maiale e della birra. La capitale va spostata da Zagabria a Kumrovec, la minuscola cittadina natale di un mio lontano parente del passato, Josip Broz Tito, il dittatore patriarcale defunto della ormai dissolta Jugoslavia comunista. Adesso mi è apparso il maledetto corvo nero, il massone capitalista borghese individualista libertario e nemico del popolo socialista, vuole impossessarsi con violenza della mia bottiglia gigante di grappa analcolica. Lui non sa che io sono uno stregone potente e crudele e che sono un carnivoro fanatico ed anti vegetariano mezzo italiano e mezzo croato che si mangia volentieri un puzzolente corvo satanico come lui. Sono stato addestrato alle arti della stregoneria slava ancestrale durante l’infanzia, nei boschi profondi della Slavonia occidentale, in Croazia, ai confini nord con la Bosnia. Sono i territori che hanno visto sconfitti tutti gli invasori che hanno avuto l’arroganza di venire dal fuori ad imporre il loro dominio imperialista nel corso dei secoli. Oh, Josip Broz Tito, sangue del mio sangue, guerriero slavo che hai preso a calci gli invasori durante la seconda guerra mondiale, tu che eri un santo patriota totalitario poligamo come me, vieni in soccorso alla mia anima teocratica tormentata. Questo corvo immondo adesso anche mi parla, mi dice che sono un mostro fuori controllo, che lui è il mio spirito alleato, la mia essenza demonica di cui non mi rendo conto, il mio inconscio erotomane e fecondatore fornicatore freudiano, mi dice che sono impazzito, che tiro pugni alla mia gente, che caccio via i miei figli, che mordo e prendo a sassi i miei parenti e i miei amici, che rinnego i miei genitori. Stai attento, corvo nero, ti metto in guardia, potrei usare la magia rituale e la necromanzia contro di te, materializzare dal mondo degli spiriti un carro armato e schiacciarti sette volte di seguito senza alcuna pietà. Restituiscimi subito la mia bottiglia di grappa e la mia scatola di sigari cubani.
Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2025
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