Questo filo d’argento porta a te
Che sei limpida, onesta, buona
Continuano le farfalle a chiedere udienza
Ma tu sei sorda ai colori
Vivendo di suoni del passato
E di baci timidi
Dove si possa ancora sperare
Di avere della purezza
Non falsità, cinismo, competizione
Ancora le oasi esistono
La pace che doni è balsamo per le ferite
Ed è come se si potesse credere
Forse solo in parte e forse solo con pochi
A quello che viene chiamato essere umani
Durante un tramonto calmo, familiare
Modestamente intimo
Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2025
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