Poi c’è la speranza nell’osservare
Quel fluire che tutto avvolge
In una impermanenza evidente
La quale riguarda il fenomeno dell’esistenza
A dare il regalo, gradito
Di poche ore di delicata conversazione
Accompagnati dagli elementi di madre natura
Che sono vivi, coscienti, intelligenti
E si trovano nei boschi, nei fiumi, nei campi
Fra le nuvole del creato
Riuscire a percepire la unità del tutto
L’armonia, a tratti la meraviglia
E a parlare in sloveno
Cercando di ricordarsi i nomi
Di scrittori, registi, pittori
Morti ed usciti di scena
Ignoti a chiunque
Ma ancora presenti
Nella memoria affettuosa e melanconica
Di pochi distratti enciclopedisti
Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2025
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