domenica 25 maggio 2025

La rivedo ancora (Poesia di Roberto Minichini)


La rivedo ancora

Ci incontriamo, quasi increduli

E lei si ricorda tutto

Qui è la nostra gente

Io non faccio differenze

Siamo seduti allo stesso tavolo

E tu fingi di non sapere

Che conosco la tua lingua

Ma io so che tu sai

Questa è la nostra lingua

Ancestrali radici, devozione eterna

Per la terra dei nostri avi

Epoca terribile, dove il male prevale

Le tue mani sono pallide

Sperano, ancora, in un destino felice

Mentre per noi più anziani è tardi

Non tremare, non avere paura

Devi sentirti protetta, ora e per sempre

Occorre essere fedeli

A se stessi e alla propria essenza

Fantasmi, voi non sapete amare

Non toccherò la tua mano

Anche se tu lo vuoi

Evita di innamorarti del potere

Tutto questo maledetto potere

Corrompe l’anima, e porta verso il peccato

Lasciaci fingere, di essere puri

Sento i canti dalla chiesa vicina

Voglio piangere, assieme a te

Bisanzio

Tutto passa, solo l’Eterno resta, il Padre

Andiamo a pregare

E a pentirci di essere nati

Di aver vissuto un tempo

Su questa terra disgraziata ed infelice

Priva di vero amore

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2025

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