Anima e corpo
Sperimentano l’estasi
Solo nelle zone gelide
Senza alcuna presenza umana nefasta
E dove i commerci e i turisti sono vietati
Permettendo ad anime contemplative la libertà
Dalle volgarità massificate e prive di nobiltà
Noi non siamo la civiltà del sole e del mare
Ma la forza primigenia del polo oscuro freddo
Che fa nascere figli forti e numerosi
Cresciuti nel rigore di una disciplina dura
In villaggi che sembrano su un altro pianeta
Di recente e ben pianificata costruzione
Grazie alla decisione saggia dei grandi sacerdoti
E che rappresentano l’unica alternativa
Al serpente immorale che divora l’umanità
Alle mani avide nate da fornicazioni immonde
Che vogliono distruggere le nostre tradizioni sacre
Siamo monaci con le barbe lunghe
Immersi nelle scritture sacre tradizionali
E siamo diventati santi poligami fecondatori
Nei nostri harem monarchici
Dove la preghiera e la copulazione gnostica
Fanno parte dei doveri sociali oscurantisti
A cui abbiamo giurato fedeltà con gioia
Perché il numero sarà domani potenza
La nostra bandiera è la purificazione dell’anima
Come resistenza contro l’avanzare
Del degrado nichilista che sfalda e sradica
Gli alberi del nostro cosmo perenne
Oro puro che non cederemo
Per abbracciare le nuove dottrine infernali
Inventate da chi non ha coscienza
Dell’esistenza di Dio
Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2025
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