Ricordi di dervisci
Che invocano i Nomi divini
E baciano la mano al Maestro
Portandosi la mano al cuore
Cercando non i piaceri di questo mondo
Ma di compiacere il Signore degli Universi
Servi di Dio e non del proprio ego
Dove la obbedienza era virtù
E l’onestà e la purezza più importanti della vita
Presso le tombe dei santi si raccolgono le benedizioni
E tu, derviscio, non infrangere il patto
Sopporta con pazienza gli abusi del sultano
E trova rifugia nel Corano e nella preghiera
Sei un uomo angelico e luminoso
Nato da genitori angelici e luminosi
E hai fatto nascere
Una discendenza angelica e luminosa
La tua ricompensa sarà nell’altro mondo
Dove comincia il giudizio divino e l’eternità
Lascia questa miseranda terra e il suo destino
Ai peccatori, ai tiranni e ai demoni in forma umana
E confida in Dio
Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2025
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