lunedì 5 maggio 2025

Quanto è bello il medioevo (Poesia di Roberto Minichini)


Quanto è bello il medioevo

Dove ci sono ancora le tribù

I villaggi pieni di figli giovani

Che crescono liberi

In mezzo ad una natura crudele

Voi siete forti e non vivete di comodità

Coltivate e pescate con le vostre mani

Affrontando ogni fatica, ogni prova

Lontani dalla civiltà degli evoluti

Dall’orrore degli omologati sorridenti

Qui c’è la pace e l’armonia

Suoni divini, canti senza musica

E una estetica e uno stile

Severamente socialista

Anticapitalista

Anticonsumista

Anti individualista

Nel freddo e nel gelo

Noi avvertiamo gioia

Quel piacere primordiale

Che si chiama patria cosmica

I nostri figli sono come alberi possenti

Le cui radici sono tali

Che non si possono spostare

Preghiera ed agricoltura

Virtù e bontà

Vogliamo trasmettere

L’ideale di santità

I figli, che hanno il nostro volto

Essi sono noi

E noi siamo essi

Fedeli al passato

Padroni del futuro

Nel regno di un amore infinito

 

Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2025

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