Distesi su un prato
Abbracciati e con gli occhi chiusi
A contare le stagioni che non torneranno più
I cicli si ripetono
Come i destini
Già scritti
E conservati in un libro custodito nei cieli
I tuoi capelli biondi e i tuoi occhi orientali
In questi campi infinti, pieni di girasoli
Come nel paradiso terrestre
Terra primordiale, terra amata ed adorata
Nudi, senza provare vergogna
Non accettiamo la presenza
Del serpente della menzogna
Nessun diavolo osceno è invitato
Abbiamo esorcizzato la modernità
E le sue false dottrine
Chiusi nel tempio dell’ascetismo erotico
Sperando con tutto il cuore
Che i nostri figli siano benedetti
Che possano vivere in armonia e letizia
Cosa che noi non abbiamo potuto fare
Portando croci più grandi delle nostre forze
Roberto Minichini, Gorizia, maggio 2025
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