Oscure caverne in alta montagna
Abitate da oscurantisti barbuti
E da corvi esoteristi ciarlatani
Che vestono fintamente di antichi panni
Le loro inconsistenti fantasie
Sono più che moderne
Evocando con chiacchiere spettri dissolti
Tutto è mercato, ogni cosa esibizione
Capitalismo estremo, anche il sacro è individualista
Scegli tu la tua divinità di consumista dell’effimero
Soddisfatti o rimborsati
E ad ogni stagione te ne potrai comprare una nuova
Nulla è certo, tutto è relativo, soggettivo
Solo la logica ferrea del capitalismo non si tocca
Ed Edgar Allan Poe nella sua tomba ride
Contento di non esserci più
Ad abitare un mondo di finzioni ed illusioni globali
Dove i liberi e gli emancipati
Sono in verità disperati e più schiavi che mai
Indottrinati e tutti uguali, banali ed insipidi
E gli oscurantisti barbuti delle caverne oscure
Nelle alte montagne inaccessibili
Praticano nudi ed inebriati danze sciamaniche
Posseduti dagli spiriti degli antenati
E non conoscono le delizie menzognere
Del regno delle meraviglie del capitalismo trionfatore
Roberto Minichini, Gorizia, luglio 2024
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