sabato 20 luglio 2024

Cubi di vetro nei quali si viene rinchiusi (Racconto breve di Roberto Minichini)


Cubi di vetro nei quali si viene rinchiusi con gli occhi bendati, la temperatura è altissima, si sta in mutande sudando fuori l’anima, dopo una lunga privazione del sonno. Nelle fasi fra sonno e veglia appaiono le immagini, la coscienza non è del tutto presente, è una sorta di trance. Esperti filmano, registrano e trascrivono tutto, sanno decifrare le visioni, e trasformano a posteriori tutto in linguaggio comprensibile per i piani alti e profani della burocrazia e dei loro dirigenti. A me questa gente non piace, sono freddi funzionari di un paese colonizzato da decenni, lo fanno soltanto per carriera e soldi, non possono essere cosi ignoranti da non capire che quello che fanno è semplicemente abuso e violenza. Per la prima volta avverto che hanno paura, questa volta hanno paura sul serio e sono molto preoccupati, le cose si stanno mettendo gradualmente sempre peggio, e la immagine della loro paura mi appare nella visione come del cibo buttato per strada e marcio, un brutto hamburger schiacciato e disperso sull’asfalto. Berlino è una sgradevole città moderna, globalizzata, corrotta, empia, con le solite masse vuote e narcisiste americanizzate e vittime del sistema di vita digitale ed amorfa, un territorio sottoposto alla dittatura orwelliana e distopica del politicamente corretto seconda l’ideologia di George Soros. C’è una differenza psicologica e di visione del mondo molto grande fra gli angeli della luce escatologica e i cittadini privi di sostanza del regno delle tenebre globalista. Una voce mi interrompe: smettila, devi solo dirci cosa vedi, null’altro. Josip Broz Tito, di padre croato e madre slovena, rivoluzionario socialista che ha dato parecchio filo da torcere ai suoi nemici durante la sua vita terrena, appare spesso e volentieri durante le sedute spiritiche. Visto che noi ci rendiamo perfettamente conto che a Berlino seguono con grande attenzione le nostre attività nel campo della magia, dell’occultismo e dello spiritismo (anche perché i tedeschi capiscono tutto e credono profondamente agli esperti di parapsicologia che loro stessi hanno allevato e formato molti anni fa nei loro istituti ora chiusi e dimenticati dall’opinione pubblica) vogliamo regalare a loro le ultime parole e l’ultimo messaggio medianico della anima disincarnata di quello che fu l’uomo d’acciaio comunista della Jugoslavia ancora unita e non colonizzata dall’Occidente. Ecco le parole di Tito: Essere vecchi, o forse anche già morti, ma i morti spesso e a lungo non si rendono conto di essere già morti, dona il vantaggio di avere gran parte della vita alle spalle, e nella sera inoltrata della vita si spera di avere un poco di riposo, dalle infinite lotte, dolori e sacrifici. Finiti gli entusiasmi e le speranze, non si gioca a fare le mummie sempre verdi, come fanno certi borghesi occidentali patetici, ma a vedere bene lo fanno purtroppo anche molti dei nostri, ancora più patetici, perché una pessima imitazione servile del già pessimo originale. In questo mio discorso da entità disincarnata, dopo una vita intera dedicata alla rivoluzione e alla costruzione del socialismo e della fratellanza anti imperialista di tutti i popoli, affermo di aver sempre lottato con tutte forze a mia disposizione contro la penetrazione degli occidentali nelle nostre terre e ho sempre voluto che i nostri figli e nipoti crescessero lontani ed indipendenti dalla nefasta ideologia e civiltà degli occidentali. Noi siamo l’anti Occidente, il non Occidente, il fronte irriducibilmente avversario all’Occidente che vuole conservare la propria indipendenza assoluta, sovranità totale e dominio su un nostro universo autoctono e separato. Fra le nostre fila abbiamo molti traditori, deboli di mente e di carattere, collaborazionisti e venduti al nemico. L’altro giorno c’è stata una riunione serale con i dirigenti tedeschi, loro hanno cercato di far ragionare noi e noi abbiamo cercato di fare ragionare loro, e loro pensano che noi siamo i pazzi e noi siamo convinti che i pazzi siano sicuramente loro. Si è bevuto, si sono raccontate barzellette sporche, si è grigliata una quantità enorme di carne, abbiamo anche ballato assieme, ma non c’è stato alla fine niente da fare. Se i tedeschi ci dessero retta, il loro popolo che si sta a tappe veloci estinguendo e che ha perso ormai le sue radici culturali più profonde, e che non ha più uomini veri, tantomeno per combattere una vera e dura guerra, potrebbe conservarsi e prosperare ancora per secoli, in pace, sicurezza, sovranità e libertà. Ma purtroppo i nostri interlocutori hanno dimostrato per l’ennesima volta di soffrire di disturbi mentali, e di essere governati da politici irresponsabili che non fanno gli interessi veri della loro nazione, e che sono vittime di una percezione gravemente distorta dei rapporti di forza reali nel mondo. Nelle nostre centrali strategiche sono diffuse le mappe geografiche del mondo futuro, e la Germania risulta cancellata, perché alla fine si è suicidata per eccesso di stupidità. Purtroppo da giovane ho perso la fede cristiana e la mia nuova religione, imparata in prigione mentre scontavo una pena per attività sovversiva, fu da allora la religione integralista e messianica utopica chiamata marxismo, a cui ho dedicato l’intero resto della mia lunga esistenza. Il vero socialismo è patriotico ma non nazionalista, è per l’istituto famigliare forte e moralmente sano, ma non per rapporti sociali bigotti od imposti contro la libera volontà degli individui, ed è anti capitalista e quindi anti consumista ed anti edonista. Rispettiamo la libertà di coscienza e di religione, ma i preti non devono fare politica, altrimenti finiscono in prigione in mezzo ai criminali comuni. Da noi non c’è permissivismo, delinquenti e teppisti vengono trattati con il pugno di ferro e vige l’ordine e la disciplina. Non aggrediremo mai nessuno, ma se entrate nelle nostre terre per dominarci trasformeremo le vostre vite in inferno e le vostre città in rovine fumanti, in quanto i veri socialisti, oltre a veri lavoratori sono anche veri soldati e combattenti. Una volta Marx era la mia Bibbia, ora comincio ad avere dei dubbi, in quanto Marx era un ateo materialista che non credeva che l’essere umano avesse una anima, e da giovane scriveva poesie inneggianti a satana e picchiava da uomo maturo le sue domestiche, inoltre mai in vita sua ha fatto l’operaio o il contadino.

 

Roberto Minichini, Gorizia, luglio 2024

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