martedì 29 aprile 2025

Che bella che è questa moschea (Poesia di Roberto Minichini)


Che bella che è questa moschea

Gestita da adepti di una confraternita

Nostalgici dell’Impero Ottomano

E con le immagini dell’ultimo Sultano

Fratelli

Dobbiamo unirci

Non dividerci

Anziano sceicco con la barba bianca

Seduto nell’angolo

A recitare i Nomi Divini

In attesa della preghiera comunitaria

Fra poco è il tramonto

Volti gentili, puliti

L’atmosfera moralmente sana

Che piace a me

Niente occhi di demoni

O espressioni arroganti e corrotte

Che trovo ovunque altrove

E si percepisce la benedizione

Del luogo di preghiera

Dove si adora Dio da molti decenni

In questa Europa

Che lotta contro l’Islam

Ma che non ottiene risultati

Se non propaganda continua

E guerre coloniali vergognose

Il Corano parla di preghiera e di pazienza

Questa è la risposta da dare

Alle concezioni materialiste e laiciste del mondo

Nel cortile sventola la bandiera verde

Con in mezzo la mezzaluna bianca

E un’altra bandiera rossa

Con un’altra mezzaluna

Fare le abluzioni in cortile

Sentire la chiamata alla preghiera

Questa vita terrena è transitoria

Molto breve

Dio ci mette alla prova

Per vedere chi è fedele a Lui

E chi invece Lo rifiuta

E chi accetta l’ultimo Profeta

E chi invece lo rifiuta

E poi torneremo a Lui

E le cose di questo mondo saranno niente

Illusioni, distrazioni dal sentiero divino

Sottomessi a Lui

E alla Sua Legge

E a niente e a nessun altro

Monoteismo assoluto

E purificazione dell’anima

Seguendo la Tradizione Sacra

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

lunedì 28 aprile 2025

La plebe consumista (Poesia di Roberto Minichini)


La plebe consumista è incapace di capire la alta filosofia

Della Germania che sta per nascere

Ci hanno dato il benvenuto a Monaco di Baviera

In un ristorante italiano

Dove abbiamo tenuto un discorso

Sulla astrologia aristocratica

La magia rituale monarchica

E la ecologia iniziatica nudista

Dopo abbiamo visitato librerie

Che vendono volumi economici

Datati prima dell’avvento

Della dittatura del politicamente corretto

Romanzi geniali di grandi autori tedeschi

Alfred Döblin

Carl Zuckmayer

Wolfgang Koeppen

Siegfried Lenz

Heinrich Böll

Martin Walser

Porto una maglia

Con la bandiera tedesca

E con la scritta

Sono tedesco ed ottomano

In quanto ho sempre ammirato

I sultani e i dervisci

Chiudere gli occhi ed ascoltare i suoni

Del dialetto bavarese

Che mi sembra una variante

Ma forse sbaglio

Del modo di parlare di una parte dell’Austria

E ciò mi ricorda i periodi passati

Diversi anni fa

Nella Salisburgo

Di Thomas Bernhard

Grande autore misantropo e cinico

Che faceva arrabbiare

Le menti ottuse dei piccolo borghesi

Che non vedevano oltre

Il proprio naso

E allo spirito dei tempi contingente

In cui si trovavano a vivere

Su tutto il mondo di lingua tedesca

Veglia come un santo patrono folle

L’anima sulfurea offuscata del grande iconoclasta

Sua maestà, il disperato, il piangente

Friedrich Nietzsche

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

Curioso incontro (Poesia di Roberto Minichini)


Curioso incontro

Ma il caso non esiste

Sei sempre tanto bella

Coraggiosa, mia farfalla

Colloquio ineccepibile

Scusami se sono stato freddo

Gelido

E ti ho costretto a parlare in inglese

Cara

Ma come fai a ricordarti tutto?

Io non mi ricordo nulla

Se non la tua fiera bontà e dolcezza

Mi tocchi, mi abbracci

Non mi muovo, spento

Sono un’ombra, lontana

I tuoi occhi guardano, intensamente

A scrutare, sorpresi

Bellissimi occhi da gatta

Luminosi, puri, sensuali, fiduciosi

Ora noi siamo estranei

E viviamo in universi paralleli

Che ogni tanto si intersecano

Come delle aperture misteriose

Portando i sentimenti

Verso gli antenati che consigliano il bene

Le anime dei morti parlano nei sogni

Insegnandoci la virtù dell’onestà e del rispetto

Cara, le tue mani sono diventate grassocce

Poco, non tanto

Anche il tuo sedere, ma fingo di non guardarlo

In quanto ora sono un santo e un mistico

Fra i tuoi magici capelli

Il primo grigio, dono di madre natura

Sono contento

Che non fai parte delle schiere infinite

Delle persone, sempre meno credibili

Le quali non accettano il passare del tempo

E che usano ogni trucco per sembrare più giovani

Io sono come te, non mi piace nulla di falso

Riceverai un premio per la tua autenticità

Assai particolare

In un mondo di maschere e finzioni

Tu avrai ancora un bacio segreto

In un bosco tutto nostro

Se i pianeti ci saranno favorevoli

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

sabato 26 aprile 2025

Chiuso dentro una microscopica nave spaziale (Racconto breve di Roberto Minichini)


Chiuso dentro una microscopica nave spaziale, che gira su se stessa e attorno al pianeta, sono in volo senza poter vedere nessuno, parlare con nessuno, fornicare con nessuno. Questo è l’ultimo scherzo che mi hanno fatto, forse il peggiore. Viaggiare dall’altra parte del mondo, senza vedere niente, in quanto chiuso in stato di isolamento involontario dentro una gabbia spoglia e squallida. Già in passato mi avevano spento la mia provvidenziale stazione radio antiglobalista, caricato in macchina a forza e trascinato in una zona deserta ed assurda, nel senso letterale il posto più grottesco ed inutile della terra, a fare la mia trasmissione radio, questa volta solo locale, in una regione priva di vie di comunicazione terrestri e con un solo villaggio abitato da 34 persone, ognuna delle quali abbondantemente sopra i settanta anni e di cui solo 5 avevano i mezzi tecnici per ascoltare i miei sermoni. Tutto ciò ha portato come conseguenza catastrofica che il mio messaggio di liberazione tradizionalista non ha potuto più giungere oltreoceano, per aiutare le popolazioni occidentali oppresse a liberarsi dalla dittatura totalitaria del regime oligarchico massonico globale cosmopolita ugualitario. Poi ho scoperto con orrore che i miei articoli per i giornali, composti ciascuno di almeno 2000 righe veementi ed apocalittiche per ogni scritto, venivano pesantemente censurati, e di righe pubblicate ne rimanevano non più di 30. Inoltre sono stato incriminato per la seguente frase:- la dirigenza della monarchia confuciana è in mano a moderati piccolo borghesi mezzi liberaldemocratici disposti a fare compromessi con il satanismo globalista omologante e per fare affari con i capitalisti usurai individualisti e mandare i loro figli all’università a Londra e le loro mogli in vacanza in spiagge tropicali. Tutto ciò è una vergogna, esigo delle purghe severe fra l’aristocrazia feudale, e chiedo un cambio al vertice politico della teocrazia taoista.- Invece l’unico ad essere stato purgato sono stato io e l’unico ad essere rimosso dall’incarico di pedagogo ed artista e stregone antiglobalista sono stato io. Ora sono grasso come un suino, pallido come un lenzuolo marcio, ho i muscoli paralizzati che non funzionano e non riesco orientarmi in spazi aperti o articolare discorsi sensati con le persone. Dopo molte settimane di cella di isolamento sono stato liberato e mi hanno fatto firmare una carta in cui garantivo che non avrei più continuato a provocare e sfidare i regimi democratici immorali laicisti occidentali. Ho firmato la carta solo perché costretto e poi l’ho fatta mangiare a delle capre dallo sguardo diabolico e la carta ora è concime. Non mi appello ai diritti umani in quanto non credo ai diritti umani ma mi appello alla Legge Divina e alla etica religiosa, e queste prescrivono che è obbligo morale per ogni santo rivoluzionario monoteista abramitico patriarcale denunciare i complotti imperialisti laici delle corrotte massonerie capitaliste occidentali e chiamare i miscredenti idolatri delle democrazie fallite alla salvezza della loro anima assurda ed oscurata dai demoni.

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

Sublime ed estatica bellezza (Poesia di Roberto Minichini)


Sublime ed estatica bellezza

Di giovane donna

I tuoi occhi sono perle

Le tue mani un dono di Dio

La tua voce un dolce nettare

Di un paradiso che attende i credenti

Bellissima donna idealista

Che ancora ha fiducia, fermamente

Nei principi trasmessi

Dalla notte dei tempi

Dai tempi di Adamo ed Eva

E che ammira le virtù incomprese

Dei cavallieri e dei monaci della teocrazia

Cercando un marito retrogrado e fanatico

Per nozze mistiche, carnali, rivoluzionarie

E diventare madre di molti figli teocratici

Avrai un marito, che tratterà come una regina

Un maschio il quale di notte è monaco

Immerso nelle preghiere

E di giorno guerriero dell’ordine sacro

Con la barba lunga e il turbante

Partigiano sciita dell’Imam Ali

Il quale non crede al laicismo

Ma alla Rivelazione sorta alla Mecca

La donna autentica vuole un uomo autentico

Uniti contro il mondo moderno immorale

Niente edonismo e niente relativismo

Due poli diversi ma complementari

La donna buona che crede in Dio

Cerca un uomo pio e buono

Che non faccia parte

Del regno della uguaglianza meccanica

Montagna sacra e monoteista

Piena di moschee e minareti

Tu che sei alcova oscurantista

Liberata dall’ateismo e dagli alcolici

Per incontri erotici e filosofici

E la resistenza contro il mondo moderno

Qui siamo lontani dall’uguaglianza dei miscredenti

Tornati all’Islam delle origini

Ed immersi nello stato di natura primordiale

Vogliamo giustizia, verità, nobiltà

Non piatta e quantitativa uguaglianza

Ancora ci sono le aquile della teocrazia

Che non mescolano la religione di Dio

Con i dogmi della modernità occidentale

E l’ideologia immorale del regime globalista

Tornare integralmente a Dio

E cercare i giardini del paradiso

Partigiani della civiltà tradizionale

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

giovedì 24 aprile 2025

La statua (Racconto breve di Roberto Minichini)


La statua che si trova al centro di questo istituto è assai particolare, davvero impressionante, imponente.- Cosa vedi? – Smettetela di fare questa domanda- Trattasi di un blocco di pietra scolpita tutto nero che rappresenta un uomo alto ed ancora giovane, vestito con una specie di largo capotto, questo signore ignoto ha un volto molto severo, si, assai determinato. Avverto che questo uomo è una specie di tiranno, un essere gelido e privo di sensibilità, tutto dedito a qualche idea assoluta intollerante. Ora vedo delle bandiere, ovunque bandiere, almeno venti bandiere, grandi bandiere, molto, tanto, grandi. – Hai paura?- No, sono curioso, amo l’arte totalitaria e monumentale, e qui sotto i miei occhi sta nascendo un nuovo sistema totalitario, una dittatura che sarà un dono per le generazioni future dell’umanità, una estetica che non lascia spazio a una concezione debole o passiva della vita – Concentrati meglio. - Oh, voglio tornare subito dentro la patria ancestrale e non essere mai più costretto di abbandonarla. Come nell’utero della madre, la patria magica permette di percepire la nostra lingua come il suono più dolce e primordiale del cosmo, non modificate la lingua, mantenetela pura e vergine, come un gioiello prezioso. Vogliamo la conservazione delle forme, percepire la natura come un organismo vivente e divino, unire la nostra anima a questi prati, a questi fiumi, a questi campi, a questi boschi. Ora siamo circondati da immense ed infinite distese di neve e ghiaccio, il mondo perfetto, lontano dalla degenerazione delle geografie immorali del turismo e delle spiagge e dei divertimenti bassamente borghesi. Voi dovete essere socialisti utopisti, procreare figli per lo Stato vittorioso, lavorare sedici ore ogni giorno con le vostre mani, nelle fabbriche che producono acciaio per la patria e non bassi e stupidi prodotti di consumo, voi dovete cessare di fare gli intellettuali ed artisti vanitosi e parassiti, dovete invece essere soltanto operari, contadini, soldati. Un padre è un uomo nobile quando l’amore per lo Stato, il Socialismo, la lotta contro l’imperialismo capitalista massonico individualista e i sabotatori interni ed esterni, è più grande dello squallido amore piccolo borghese soggettivistico e sentimentale per i suoi figli carnali. Non avendo noi la mentalità lacrimosa, abbiamo superato il concetto di famiglia egoista e vigliacca e ci siamo fusi nella nostra essenza intima con lo Stato totalitario.- Per questo tu, quando incontri i tuoi figli sei completamente privo di sentimenti?- Si, li avverto come estranei, non so perché. Ora una colonna di macchine si sta spostando dentro una strada che si trova all’interno di un enorme bosco. Li vedo dall’altro, è una colonna di almeno una ottantina di macchine. Sono bellissime macchine, grandi, lussuose, con i vetri oscurati antiproiettile. Sopra le macchine vola uno squadrone di elicotteri.-Di cosa si tratta?- Una nuova forma di polizia. Sanno tutto, controllano tutto, nessuno può ritenersi al sicuro. Questo corpo di polizia elitario è di recente formazione. Non riconosce alcuna legge, è la legge, la legge del più forte. Non portano alcuna divisa, sono una polizia senza divisa, sono la polizia assoluta, sono la espressione più pura della nuova epoca. Esiste fra loro una gerarchia precisa. Al vertice intellettuali molto raffinati, pesantemente ideologizzati e al servizio della dottrina, e nelle sfere più basse assassini psicopatici, maniaci, estremisti politici e religiosi, frustrati che hanno voglia di rifarsi delle sconfitte della loro miseranda ed inutile vita.

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

mercoledì 23 aprile 2025

L'amicizia è una cosa sacra (Racconto breve di Roberto Minichini)


L’amicizia è una cosa sacra, se è vera amicizia, dove la lealtà è assoluta e l’onore e la bellezza del legame non conosce compromessi o mezze misure. Una vera amicizia non è mai sporcata dalla menzogna o dal tradimento. Essendo noi due stati educati secondo canoni rigidissimi sappiamo di cosa parliamo. Nel nostro carattere non esiste alcuna morbidezza, o tolleranza verso gli inganni, e nessuna tendenza permissiva. Siamo rigidi come l’acciaio. Come stai, amico mio? Ti vedo invecchiato. Anche io sono cambiato, non ci sono più speranze di fermare l’abisso che porta verso l’inferno, quell’ingenuo desiderio di poter crescere una ormai numerosa famiglia poligamica e patriarcale in santa pace e dedicarsi alla coltivazione della terra e agli studi filologici è ormai svanita per sempre. Anche perché le madri dei miei figli, in verità quasi tutte figlie, sono persone assai strane e poco razionali, per cui per il momento le ho ripudiate tutte quante. Ma siccome questo è già successo più volte, saremo un’altra volta tutti insieme, appena avremo fatto pace in seguito ai litigi furibondi. Probabilmente queste problematiche sono causate della differenza di età fra me e loro, uomo maturo, e queste donne, che hanno molto meno anni di me. I matrimoni sono stati tutti combinati da quel prete pazzo, allucinato, ubriacone, fanatico ed usuraio, con cui ho fatto a pugni due volte, per questioni di opinioni teologiche divergenti. Alla mia età rappresento un modello di saggezza e pacatezza, di ragionamento profondo socratico ed evangelico e di squisita lungimiranza platonica. Una volta l’ho detto alle mie mogli, che sospetto di essere in odore di santità, e loro hanno osato rispondermi che l’unico odore che sentono è il mio che non mi stavo lavando da oltre un mese. Vedi quanto sono ancora immature, ignoranti e quanto ancora debbano evolversi? Non posso pretendere che delle persone molto più giovani di me e un povero prete pazzo possano comprendermi ed interagire con me in maniera civilizzata. Ma basta parlare di miserande questioni di famiglia, la famiglia per gli uomini di Dio è solo una questione di secondaria importanza, parliamo di cose assai più gravi ed importanti, ora. Il tempo degli sciacalli e delle iene crudeli è definitivamente arrivato, e noi siamo troppo vecchi per vedere la fine di questa epoca oscura e tragica, che durerà almeno cento anni. Dopo il mondo non sarà più riconoscibile, e di esseri umani ce ne saranno rimasti una piccola parte, rispetti a quanti siamo oggi, su questo pianeta sovrappopolato in maniera grottesca. Dobbiamo fare questa passeggiata assai lentamente, riesco a completare un numero limitato di passi. Come vedi, sono malridotto. Ho passato oltre sei mesi in gabbia, completamente solo, senza potermi muovere. Peso ormai quasi 150 chili e la funzione di diversi muscoli del corpo è gravemente compromessa. Mi oppongo fermamente a tutto ciò che fanno, la mia coscienza di cristiano gnostico cataro bogomilo sciamanico non può assistere passivamente a tutte queste ingiustizie, violenze, tragedie, prepotenze continue e a tutta questa disumana volontà di conquistare il potere totale. Come mezzi di tortura contro di me hanno usato una montagna enorme di hamburger vegani, la musica jazz e rock ventiquattro ore al giorno, e potevo bere solo birra analcolica. Lo hanno fatto apposta, sanno che non sopporto la musica moderna e la musica in generale, che considero degenerata questa disciplina, e che ho in orrore l’odore della birra e di qualsiasi altro tipo di bevanda alcolica. In verità ho sempre auspicato un mondo senza alcolici, senza musica, senza arti figurative e senza scuole e senza giornalismo, in quanto sono un monaco puritano che ama la pace e il progresso dell’umanità. Per il resto mi hanno lasciato in totale isolamento, giorno e notte. Solo i sogni mi hanno fatto compagnia. Anche tu vieni visitato da gente luminosa e dalla espressione angelica nei sogni? Oppure, vedi i mostri, per quello che veramente sono, riesci a percepire la realtà oltre le maschere? Tutto ciò potrebbe essere opera di stregoneria o di magia. Dicono che i mistici riescano a percepire l’essenza della anima di una persona. Anche a distanza. I mistici lottano sempre contro le forze infernali presenti sulla terra, ma esiste anche una rara categoria di esseri, che non sono del tutto mistici e non sono del tutto stregoni, sono un miscuglio, una terza manifestazione, di due poli perennemente separati. Hanno formato una polizia politica, ma è solo un inizio, un gruppo di avanguardia per ora limitato, ma mi hanno detto di non dire a nessuno che è in corso di formazione una polizia politica organizzata secondo i criteri della massima efficienza. Si va incontro a una vera dittatura, dura e pura. Ora ci sono questi mezzi uomini, in giacca e cravatta e con la barba tagliata, ma quello che verrà dopo di loro è molto peggio. Si aspetta che le vecchie mummie moderate e liberali si facciano da parte e poi verranno i fanatici veri. Spesso penso a quella bellissima e dolcissima giovane donna, che hanno portato via quella notte. Non l’ho mai dimenticata. Sono stato stupido, sono sempre stupido, agisco quando non devo agire e non agisco quando dovrei assolutamente agire. Avrei potuto fermali, bastava una frase, ma non capivo cosa stava succedendo, e non avrei mai potuto immaginare di cosa sono capaci. Loro sono praticamente capaci di ogni cosa, e hanno un potere e una forza immensi. Nascere al contrario significa vivere al contrario e io sono nato alla rovescia, mentre il mio fratello gemello, che è nato diritto prima di me, è morto mentre veniva al mondo. Il giorno del mio battesimo sarebbe stato il giorno del suo funerale. Cosi il prete di molti anni fa, un pigro eretico adoratore politeista di immagini sacre, ha fatto tutte e due i riti in poco tempo, e ha potuto subito dopo recarsi a pranzo dalla sua amante clandestina. Questi eretici deviati si sono inventati un Gesù che perdona tutti i peccati, e anche un Gesù che giustifica le guerre blasfeme dei politici profani, ignorando che per i peccati le anime vanno dritte all’inferno nell’altro mondo. Gesù non era Dio, ma era un uomo santo, era un puro ed era un pacifista, non ha mai creato alcuna chiesa e non ha nominato sacerdoti. E noi, che siamo i veri seguaci dell’autentico Gesù, ora possiamo solo pregare.

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

Come ci sono gli orientali (Poesia di Roberto Minichini)


Come ci sono gli orientalisti

Ci sono anche gli occidentalisti

Cioè gli studiosi

Di quel curioso fenomeno

Che è la civiltà occidentale moderna

E io sono uno osservatore dell’Occidente

Venuto dalla Mecca e da Pechino

Sono specialista di questioni occidentali

Il mio compito è di insegnare

Ai miei studenti, diligenti e disciplinati

La natura reale della piramide oligarchica

Dell’Impero che si chiama Occidente globalista

Ho la erre moscia gli occhi quasi a mandorla

Porto gli occhiali di Antonio Abdullah Gramsci

E porto il turbante verde da monoteista abramitico

Mentre l’Occidente ha alcune caratteristiche uniche

Assolutamente sgradevoli, per un orientale come me

E la mia anima rifiuta di diventare occidentale

Ci sono però caratteristiche comuni

Per tutto il genere umano

Tutte le società, e le culture

Il prevalere della meschinità

Della arroganza e dell’egoismo assoluto

Non vedere oltre la punta del proprio naso

Lodare solo la categoria a cui si appartiene

Vivere di faziosità e pettegolezzi

La presenza massiccia

Di falsi guru e pseudo esoteristi

Siamo oppressi da troppi predicatori

Religiosi o laici, maghi e psicanalisti

Inoltre ci sono analisti politici geniali

Letteralmente ad ogni angolo

I quali non sono nulla

In quanto non hanno mai accesso

Alle stanze del potere dove si sanno le cose

L’intera umanità soffre, della epidemia

Di maestri di vita ossessivi che non sanno vivere

Ovunque regna la miopia concettuale

La grettezza dell’animo

Considerare se stessi dalla parte della ragione

E gli altri sempre colpevoli

Cercare di imporre i propri dogmi

E i propri pregiudizi ideologici

I mass media sono ovunque controllati

Censurati, e le notizie manipolate

Il modo di pensare imposto

Parlando, bisogna usare parole obbligate

Magari neologismi ideologici dell’ultima ora
La storia riscritta, manipolata

Tutti i manuali devono obbedire

Al politicamente corretto della propria civiltà

Questo politicamente corretta da noi

Si chiama partito unico oppure sultano

Le masse sembrano composte da automi

Inserite negli ingranaggi, docili, obbedienti

Gli intellettuali, molti dei quali mediocri

Sono carrieristi servili

Oppure finti ribelli

Che si ribellano secondo le direttive

Della ideologia dominante

I partiti politici sembrano sette religiose

Vivono di menzogne giorno e notte

L’industria cinematografica serve alla propaganda

Artisti schiavi dei loro regimi

Visibilità, denaro, carriere, onori

Tutto assicurato

Basta credere, profondamente

Nel migliore dei mondi possibili

Il quale, ovunque, in tutto il mondo

Probabilmente, entro pochi anni

Si trasformerà in un inferno distopico

Controllato dalle tecnologie onnipotenti

Quando gli occidentali usano la parola democrazia

Io rido per ore

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

 

martedì 22 aprile 2025

I ricordi (Poesia di Roberto Minichini)


I ricordi

Sono l’unico ponte rimasto in piedi

Tutto il resto è crollato

Spazzato via

Dalla terribile irrazionalità

Che agita gli individui, come le nazioni

Una volta dicevano

Che genio e follia

Sono strettamente imparentati

E anche genio e barbarie

Questo, la pseudo civiltà buonista consumista

Non è in grado di vederlo, per troppa stupidità

Se pensi che sia interessante

Finire dentro una tempesta nel deserto

E sperimentare un grande terremoto

Assistere agli orrori

Di una dittatura

Corrotta ed autoritaria

Ti dico che è invece molto noioso

Ho poca stima per il genere umano

Incapace di pace, silenzio

Ecumenismo universale

Riflessione contemplativa

Che ignora l’ideale della santità

E della purezza

Più che la quantità

L’esteriore

L’attivismo

La ricerca di applausi e vittorie

Il volersi divertire

E giustificare peccati

In nome di una libertà

Basata sulla menzogna e l’abuso

Bisognerebbe cercare altre dimensioni

E non imporre ideologie

Perseguitare minoranze religiose

Aggredire chi non si piega

Allo spirito deleterio dei tempi

E al potere politico economico

Che domina anche la cultura

Perenne serva e schiava

Con i sacerdoti laici del regime capitalista

Alla ricerca di posizioni e notorietà

Squallore piccolo borghese infinito

Con in tasca

La tessera

Della massoneria globale

E dei partiti ufficiali del sistema

Noi siamo un’altra cosa

Siamo i ribelli, i partigiani, usciti dal medioevo

Con la barba lunga e i capelli a forma di serpente

Che si sono ritirati in montagna

Nudisti

Vegetariani

Anarchici neoplatonici

Pazzi

Con le ascelle che puzzano molto

Barbarici

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

lunedì 21 aprile 2025

Usiamo le rune germaniche (Poesia di Roberto Minichini)


Usiamo le rune germaniche

Grazie alle nostre doti sacerdotali innate

E crediamo nel Regno Sacro

Della Germania Eterna

Un Archetipo che vive dentro di noi

Uno spirito che ci possiede

Dopo aver praticato le evocazioni magiche necessarie

Lontani da Roma e lontani da Gerusalemme

Indipendenti da Londra e da Parigi

Sovrani, orgogliosi, liberi e forti

Ostili alla massoneria cosmopolita

Noi siamo tedeschi, noi siamo la Germania

Immersi nella Foresta Nera, nudi e con le ascelle pelose virili

A mangiare cinghiali e nuotare nella grappa

Oh Rune, noi invochiamo voi e la vostra forza

Consacrate secondo antichi riti

Le nostre Rune

Non quelle new age capitaliste ridicole

Della oscena civiltà moderna

Ma quelle degli antenati oscurantisti e folli

E vediamo ogni cosa

Non avendo alcun bisogno

Di stupidi intellettuali, giornalisti, scrittori

O della peste chiamata

Analisti geopolitici, che spuntano ovunque

Rifiutiamo tutte queste manifestazioni

Del regno finale delle oche e degli asini fintamente intelligenti

Noi siamo contro la cultura e contro la plebe consumista

Abbiamo bruciato i libri di Freud e di Adorno

Ed imbalsamato il corpo virile di Friedrich Nietzsche

Siamo fedeli alle nostre radici e alla memoria dei nostri eroi

E pratichiamo il culto imperiale degli antenati analfabeti e degli spiriti orgiastici

Siamo le tribù germaniche unite, libere dal dominio nefasto di Roma

Noi avvertiamo le manifestazioni più oscure del Kali Yuga

L’epoca degenerata e capovolta del Ragnarok

Che si rafforzano sempre di più

Ad Occidente e ad Oriente

Senza alcuna differenza

Fenomeno di inversione ciclica

Che riguarda l’intero genere umano

Senza alcuna eccezione

Tutti uguali

Incamminati verso l’abisso

Della epoca dell’anticristo

Confusione, immoralità, perversione

Egocentrismo, individualismo, relativismo

Arrivismo, edonismo, materialismo

Idiozia di massa scambiata per letteratura

Dissoluzione dei legami sacri e dell’anima

E della memoria ancestrale e profonda

Una volta noi eravamo tedeschi

Con la parrucca bionda abbondante

E i baffi gialli finti e costosi, di ottima qualità artigianale

Coltivavamo le virtù germaniche

La lingua e la letteratura tedesche

Quelle più alte, tutte appartenenti a un passato glorioso

Erano la nostra patria eterna, inviolabile

Ma poi abbiamo dovuto abbandonare la nostra Germania

Patria amata ma perduta

Occupata dalle forze oscure della plutocrazia internazionale

E con il nostro eroico cavallo bianco prussiano

Ci siamo recati lontano, in esilio

Promettendo di tornare

Liberatori e teutonici integralisti

Vegetariani, nudisti, seguaci di Bismarck

Lettori di Franz Kafka e Hermann Hesse

Ma non torneremo mai più

La Germania vera non esiste, è finita per sempre

E la supposta alternativa tedesca

Una truffa di modernisti piccolo borghesi

Che accettano il 90% della falsa religione

Della plutocrazia massonica universale

Non veri patrioti e nudisti, ma marionette

Come sono anche marionette e collaborazionisti

I falsi patrioti italiani, una finta opposizione

Tutti al servizio dell’anticristo e del relativismo morale

Noi ora abbiamo una nuova terra vergine

L’Antartico

Non venite a trovarci, non siete graditi

Siamo felicemente egoisti

E vogliamo mangiare i nostri grassi fagiani da soli

Ghiacci perenni non consumisti e non individualisti

Dove vige un socialismo totalitario e le feste sono un crimine

In cui è proibita la birra, l’idolatria e la musica

Le statue, le immagini e la filosofia postmoderna, sradicate

E il cristianesimo, religione pagana e trinitaria politeista

Importata dai popoli latini e da Roma, contro la nostra volontà germanica

Non esiste più

Ma esiste il monoteismo patriarcale teutonico solare di Odino

In attesa di correre nudi per i rinati prati celesti

Nel Walhalla dell’estasi senza fine

In cui si tornerà a parlare il vero tedesco

Scritto in caratteri gotici dorati

Quello dei padri, degli eroi e dei pensatori geniali

E non quello della decadenza priva di onore

Della pseudo Germania plutocratica del ventunesimo secolo

Noi siamo la Germania

E noi siamo eterni

In una regione dell’anima inviolabile ai profani

Germania!

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

Questa volta per rapirmi (Racconto breve di Roberto Minichini)


Questa volta, per rapirmi per l’ennesima volta e trascinarmi in questa zona, una distesa immensa e gelida e vuota, a me completamente sconosciuta, hanno usato una specie di elicottero, ma non chiedetemi di cosa si tratta, non capisco nulla di queste cose. Sono una vittima innocente di situazioni più grandi di me e vengo solo sfruttato per guardare dentro le sfere di cristallo, parlare con gli spiriti dei morti e fare voli sciamanici e poi riferire tutto a chi di dovere. Certe volte ho l’impressione di essere trasportato da un pianeta all’altro in tempi molto brevi, altre volte percepisco di marcire da secoli in una uniformità banale desolante. Quando dicono che tutto il mondo è soltanto un piccolo paese hanno ragione, gli esseri umani e le loro vicende, spesso brutte e tragiche e dure da sopportare, sono veramente ovunque uguali. A tratti il pianeta terra sembra un pezzo dell’inferno, e le brutte cose e gli orrori e le cose squallide ed immorali che accadono ovunque e dovunque, ne sono una chiara conferma. Disprezzo tutti i politici e tutte le ideologie e tutti i governi, è l’umanità ad essere storta e sbagliata nella sua natura cattiva ed egoista ed avida, e nessuna politica potrà cambiare la essenza peccaminosa e malvagia e demonica degli umani in alcun modo. Ho visto quella zona, di cui ho parlato nella trasmissione televisiva in cui ero ospite, ma poi hanno bruscamente interrotto i collegamenti e mi hanno silenziato, e spiegavo la vicenda di quella misteriosa zona, mi ero recato in quel territorio irraggiungibile diversi anni fa, quei gruppi di villaggi dispersi nel nulla, dove allevano con meticolosità scientifica tutti quei bambini, che vengono concepiti ogni anno con donne diverse e da padri selezionati per origini aristocratiche e caratteristiche mentali e che fanno parte del programma. Le donne giovani destinate a diventare madri una volta ogni anno sono rigorosamente selezionate da una autorità speciale preposta, con severissimi controlli genetici, psicologici, biografici e di storia familiare. Trattasi di uno esperimento, e se pensano di essere originali, si sbagliano, sono un esperto di storia e questi tentativi hanno dei precedenti che fanno venire i brividi. Mi sono opposto a tutto ciò, ma non mi hanno ascoltato, sono stato messo ogni volta in minoranza. Io finisco sempre in minoranza, e se insito a creare problemi, vengo punito, spesso rinchiuso dentro una prigione abbandonata da decenni, in qualche foresta piena di scarafaggi giganti puzzolenti orrendi. Comunque grazie all’esperimento per il ripopolamento urgente e rivoluzionario, sono diventato padre per decreto statale, molto infelice e solo biologico, di ventitré bambini, undici femmine e dodici maschi. Scrivo a fatica e sono in sedia a rotelle. Se mi chiedete dove sono vi dico che non lo so, come al solito, mi hanno prelevato senza il mio consenso e portato dove volevano senza dirmi nulla. Non mi oppongo mai, mi lascio andare chiudendo a un certo punto gli occhi ed immaginando di essere un monaco vestito di nero che vive in un monastero medievale, quando l’universo era ancora sano e normale e non impazzito come adesso, essi, questi energumeni barbarici e potenzialmente brutali, sono troppo numerosi e molto più forti di me, e non parlano, inutile fare domande. Quando guardo loro nel volto vedo il gelo cinico ed amorale della loro anima, forse non hanno sentimenti o pensieri propri, certe volte mi chiedo se siano esseri umani o altro. La cosiddetta democrazia di cui dovrei teoricamente essere cittadino non mi ha mai protetto una sola volta, fingono di non vedere e di non sapere, sono probabilmente impauriti o addirittura complici di queste vicende allucinanti che vanno contro ogni logica dello Stato di diritto. Siamo entrati una epoca storica post democratica, e tecnocratica digitale presto transumanista, in cui rimangono solo le forme della democrazia, affinché le masse di stupidi sudditi, perse nel loro ottuso individualismo narcisistico e relativismo morale consumista, non si accorgano di nulla, e grandi imperi autocratici al servizio della idolatria del denaro e degli affari mondiali si spartiscono il destino dei popoli, che non contano mai nulla e meno conteranno in futuro, come se questi popoli, che dovrebbero essere liberi e sovrani, siano pezzi di una torta da rubare senza scrupoli. Sono un vecchio occultista e mago e stregone e sciamano matto, un povero e melanconico nonno pieno di nipoti illegittimi che non ho mai avuto il dispiacere di conoscere, e ho passato gran parte della mia disgraziata ed assurda vita ad esercitare il mestiere di monaco taoista tantrico itinerante e a parlare infinte lingue e a non sapere chi sono. Non ho un nome e non ho un cognome, non ho mai avuto genitori, i miei figli non hanno mai conosciuti il padre, e le mie donne, numerose e tutte a tempo determinato, non hanno mai saputo chi ero. Non avendo io una vera identità propria, e non avendo un centro del mio essere, venivo chiamato fin da giovane con il nome di camaleonte, il che per me rappresenta una condanna, una schiavitù e una disgrazia perenne. Quando avevo dieci anni, un giorno ero a scuola, in quella Germania allora ancora divisa in due, ed io ero nel campo occidentale capitalista e i comunisti erano considerati i diavoli di cui parlavano male e con orrore, mi ricordo che era l’ora di matematica, ero il più bravo in matematica, anzi, ero il più bravo in tutte le materie, quel giorno mi hanno fatto uscire fuori dall’aula, delle persone che a scuola non avevo mai visto prima. Poi mi hanno portato in un’altra aula, vuota, dove ho atteso molto a lungo, e mi annoiavo tanto. Non ero mai entrato in quell’aula, non sapevo neanche che esisteva, alla parete c’era un grande ritratto di Albert Einstein. A certo punto entra un signore molto magro e molto alto, dai capelli scuri e dai modi piuttosto freddi e severi. Mi ha dato dei compiti da svolgere, una cosa che non mi piaceva affatto, dicevo che avevo sete e che dovevo andare al bagno, ma mi fu risposta che non potevo lasciare l’aula finche non compilavo con cura e con successo le pagine del compito. Poi fui lasciato da solo nell’aula e cercai di vedere se potevo scappare. La porta era chiusa, e anche le finestre, inoltre anche se erano aperte ero troppo in alto per saltare e fuori e fuggire. Guardai per strada. Grandi macchine nere, con uomini molto alti vestiti tutti di scuro. Ho cominciato ad avere paura e misi a chiamare a voce alta mia madre. Ovviamente non c’era. Non riuscivo a risolvere i compiti che mi erano stati imposti, erano troppo difficili, ed io ero troppo nervoso ed impaurito e disperato per potermi concentrare. A un certo punto entra nell’aula un altro ragazzo, molto più grande di me, praticamente un giovane uomo, pallido come un cadavere, brutto, grassoccio. Non posso riferire il suo nome, inoltre nessuno mi crederebbe. Questo uomo oggi è un crudele e ricchissimo potente, salito molto in alto nella scala gerarchica dell’umanità, mentre io sono uno sfortunato ed isolato signor nessuno che a malapena cammina, e passa gran parte del tempo seduto su una sedia a rotelle o una vecchia poltrona, mangiata dai topi. Lui parla con almeno trecento persone ogni giorno, e tutti gli danno sempre ragione o lo onorano, mentre io non posso parlare con nessuno, mi è stato vietato, pena l’arresto, la condanna e la deportazione, e quindi converso soltanto con me stesso e con i tristi fantasmi del mio passato completamente idiota. Teoricamente solo il mio pappagallo mi potrebbe capire, il problema è che è morto, schiacciato di notte da un camion che trasportava maiali vivi da allevamento.

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

Non potrai imparare (Poesia di Roberto Minichini)


Non potrai imparare

Ad essere veggente

Dai manuali o dai corsi

Questi sono solo inganni

Della civiltà moderna

Alla quale non appartiamo

Veggenti si nasce

Ogni cosa è predestinata

Siamo i fatalisti del deserto

Con la barba molto lunga, ormai tagliata

E c’è una età per ogni cosa

Questo

Il capitalismo edonista individualista

Non te lo vuole dire

Devi continuare a spendere

Tempo e denaro

Consumare prodotti e servizi

Sperare, illuderti

Invecchiare

Senza mai raggiungere la meta

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

domenica 13 aprile 2025

Estatica visione (Poesia di Roberto Minichini)


Estatica visione

Di ancestrali ricordi

Nuda è la terra

Nudi siamo noi

Avvolti dalle foglie degli alberi

Qui, tutto, si percepisce

Come panteisticamente sacro

Senza inizio e senza fine

E le stelle cantano

Nella dolce lingua

Degli spiriti degli antenati

I quali vegliano su coloro

Forse alquanto rari

Che credono alla forza delle preghiere

Desiderando poco

Ed ottenendo ancora di meno

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

Cosa è questa musica arcana (Poesia di Roberto Minichini)


Cosa è questa musica arcana

Che si impossessa

Della capanna dell’ozio e dell’amore

In mezzo a montagne inaccessibili

Finalmente ci siamo uniti

Liberi da ogni incubo

Erotomani e misantropi

Fuggiti dalle catene dell’oppressione

A malapena camminiamo

A malapena parliamo

A malapena apriamo gli occhi

E il sole muto domina l’universo

Soprattutto

Nelle notti di intensa passione

E di due o tre cene afrodisiache

Un paradiso gastronomico esagerato

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

Nel mondo triste (Poesia di Roberto Minichini)


Nel mondo triste

Dell’apparire e dell’esibire

E della gara costante

Alla ricerca ossessiva

Di risultati

Esistono laghi contemplativi

In cui le rane, ancora

Si accoppiano

In felice silenzio


Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

martedì 8 aprile 2025

Tu (Poesia di Roberto Minichini)


Tu

Che sei un santo che ama i boschi

E conversi con gli angeli

Diffidi di tutti i guru della politica

E di tutti i tiranni

Stai lontano dai settari e dai faziosi

Che praticano esclusivismo ed arroganza

E mirano al dominio del mondo materiale

In quanto non credono alla spiritualità

Anche se affermano il contrario

Contano i fatti, non le parole

E i corrotti vogliono solo il potere

Governare il mondo, mettendosi al posto di Dio

E non c’è alcuna differenza, fra progrediti e regrediti

Due facce della stessa medaglia

E mentre noi pratichiamo gli esorcismi

Contro i demoni della modernità e dell’illuminismo

Con la barba lunga e il bastone alchemico tantrico

Esploriamo le montagne e le campagne

Viviamo di preghiere e di riti di magia

Di fornicazioni mistiche e scacchi giapponesi

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025