Che bella che è questa moschea
Gestita da adepti di una confraternita
Nostalgici dell’Impero Ottomano
E con le immagini dell’ultimo Sultano
Fratelli
Dobbiamo unirci
Non dividerci
Anziano sceicco con la barba bianca
Seduto nell’angolo
A recitare i Nomi Divini
In attesa della preghiera comunitaria
Fra poco è il tramonto
Volti gentili, puliti
L’atmosfera moralmente sana
Che piace a me
Niente occhi di demoni
O espressioni arroganti e corrotte
Che trovo ovunque altrove
E si percepisce la benedizione
Del luogo di preghiera
Dove si adora Dio da molti decenni
In questa Europa
Che lotta contro l’Islam
Ma che non ottiene risultati
Se non propaganda continua
E guerre coloniali vergognose
Il Corano parla di preghiera e di pazienza
Questa è la risposta da dare
Alle concezioni materialiste e laiciste del mondo
Nel cortile sventola la bandiera verde
Con in mezzo la mezzaluna bianca
E un’altra bandiera rossa
Con un’altra mezzaluna
Fare le abluzioni in cortile
Sentire la chiamata alla preghiera
Questa vita terrena è transitoria
Molto breve
Dio ci mette alla prova
Per vedere chi è fedele a Lui
E chi invece Lo rifiuta
E chi accetta l’ultimo Profeta
E chi invece lo rifiuta
E poi torneremo a Lui
E le cose di questo mondo saranno niente
Illusioni, distrazioni dal sentiero divino
Sottomessi a Lui
E alla Sua Legge
E a niente e a nessun altro
Monoteismo assoluto
E purificazione dell’anima
Seguendo la Tradizione Sacra
Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025
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