martedì 29 aprile 2025

Che bella che è questa moschea (Poesia di Roberto Minichini)


Che bella che è questa moschea

Gestita da adepti di una confraternita

Nostalgici dell’Impero Ottomano

E con le immagini dell’ultimo Sultano

Fratelli

Dobbiamo unirci

Non dividerci

Anziano sceicco con la barba bianca

Seduto nell’angolo

A recitare i Nomi Divini

In attesa della preghiera comunitaria

Fra poco è il tramonto

Volti gentili, puliti

L’atmosfera moralmente sana

Che piace a me

Niente occhi di demoni

O espressioni arroganti e corrotte

Che trovo ovunque altrove

E si percepisce la benedizione

Del luogo di preghiera

Dove si adora Dio da molti decenni

In questa Europa

Che lotta contro l’Islam

Ma che non ottiene risultati

Se non propaganda continua

E guerre coloniali vergognose

Il Corano parla di preghiera e di pazienza

Questa è la risposta da dare

Alle concezioni materialiste e laiciste del mondo

Nel cortile sventola la bandiera verde

Con in mezzo la mezzaluna bianca

E un’altra bandiera rossa

Con un’altra mezzaluna

Fare le abluzioni in cortile

Sentire la chiamata alla preghiera

Questa vita terrena è transitoria

Molto breve

Dio ci mette alla prova

Per vedere chi è fedele a Lui

E chi invece Lo rifiuta

E chi accetta l’ultimo Profeta

E chi invece lo rifiuta

E poi torneremo a Lui

E le cose di questo mondo saranno niente

Illusioni, distrazioni dal sentiero divino

Sottomessi a Lui

E alla Sua Legge

E a niente e a nessun altro

Monoteismo assoluto

E purificazione dell’anima

Seguendo la Tradizione Sacra

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

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