mercoledì 23 aprile 2025

Come ci sono gli orientali (Poesia di Roberto Minichini)


Come ci sono gli orientalisti

Ci sono anche gli occidentalisti

Cioè gli studiosi

Di quel curioso fenomeno

Che è la civiltà occidentale moderna

E io sono uno osservatore dell’Occidente

Venuto dalla Mecca e da Pechino

Sono specialista di questioni occidentali

Il mio compito è di insegnare

Ai miei studenti, diligenti e disciplinati

La natura reale della piramide oligarchica

Dell’Impero che si chiama Occidente globalista

Ho la erre moscia gli occhi quasi a mandorla

Porto gli occhiali di Antonio Abdullah Gramsci

E porto il turbante verde da monoteista abramitico

Mentre l’Occidente ha alcune caratteristiche uniche

Assolutamente sgradevoli, per un orientale come me

E la mia anima rifiuta di diventare occidentale

Ci sono però caratteristiche comuni

Per tutto il genere umano

Tutte le società, e le culture

Il prevalere della meschinità

Della arroganza e dell’egoismo assoluto

Non vedere oltre la punta del proprio naso

Lodare solo la categoria a cui si appartiene

Vivere di faziosità e pettegolezzi

La presenza massiccia

Di falsi guru e pseudo esoteristi

Siamo oppressi da troppi predicatori

Religiosi o laici, maghi e psicanalisti

Inoltre ci sono analisti politici geniali

Letteralmente ad ogni angolo

I quali non sono nulla

In quanto non hanno mai accesso

Alle stanze del potere dove si sanno le cose

L’intera umanità soffre, della epidemia

Di maestri di vita ossessivi che non sanno vivere

Ovunque regna la miopia concettuale

La grettezza dell’animo

Considerare se stessi dalla parte della ragione

E gli altri sempre colpevoli

Cercare di imporre i propri dogmi

E i propri pregiudizi ideologici

I mass media sono ovunque controllati

Censurati, e le notizie manipolate

Il modo di pensare imposto

Parlando, bisogna usare parole obbligate

Magari neologismi ideologici dell’ultima ora
La storia riscritta, manipolata

Tutti i manuali devono obbedire

Al politicamente corretto della propria civiltà

Questo politicamente corretta da noi

Si chiama partito unico oppure sultano

Le masse sembrano composte da automi

Inserite negli ingranaggi, docili, obbedienti

Gli intellettuali, molti dei quali mediocri

Sono carrieristi servili

Oppure finti ribelli

Che si ribellano secondo le direttive

Della ideologia dominante

I partiti politici sembrano sette religiose

Vivono di menzogne giorno e notte

L’industria cinematografica serve alla propaganda

Artisti schiavi dei loro regimi

Visibilità, denaro, carriere, onori

Tutto assicurato

Basta credere, profondamente

Nel migliore dei mondi possibili

Il quale, ovunque, in tutto il mondo

Probabilmente, entro pochi anni

Si trasformerà in un inferno distopico

Controllato dalle tecnologie onnipotenti

Quando gli occidentali usano la parola democrazia

Io rido per ore

 

Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025

 

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