Estatica visione
Di ancestrali ricordi
Nuda è la terra
Nudi siamo noi
Avvolti dalle foglie degli alberi
Qui, tutto, si percepisce
Come panteisticamente sacro
Senza inizio e senza fine
E le stelle cantano
Nella dolce lingua
Degli spiriti degli antenati
I quali vegliano su coloro
Forse alquanto rari
Che credono alla forza delle preghiere
Desiderando poco
Ed ottenendo ancora di meno
Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025
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