Curioso incontro
Ma il caso non esiste
Sei sempre tanto bella
Coraggiosa, mia farfalla
Colloquio ineccepibile
Scusami se sono stato freddo
Gelido
E ti ho costretto a parlare in inglese
Cara
Ma come fai a ricordarti tutto?
Io non mi ricordo nulla
Se non la tua fiera bontà e dolcezza
Mi tocchi, mi abbracci
Non mi muovo, spento
Sono un’ombra, lontana
I tuoi occhi guardano, intensamente
A scrutare, sorpresi
Bellissimi occhi da gatta
Luminosi, puri, sensuali, fiduciosi
Ora noi siamo estranei
E viviamo in universi paralleli
Che ogni tanto si intersecano
Come delle aperture misteriose
Portando i sentimenti
Verso gli antenati che consigliano il bene
Le anime dei morti parlano nei sogni
Insegnandoci la virtù dell’onestà e del rispetto
Cara, le tue mani sono diventate grassocce
Poco, non tanto
Anche il tuo sedere, ma fingo di non guardarlo
In quanto ora sono un santo e un mistico
Fra i tuoi magici capelli
Il primo grigio, dono di madre natura
Sono contento
Che non fai parte delle schiere infinite
Delle persone, sempre meno credibili
Le quali non accettano il passare del tempo
E che usano ogni trucco per sembrare più giovani
Io sono come te, non mi piace nulla di falso
Riceverai un premio per la tua autenticità
Assai particolare
In un mondo di maschere e finzioni
Tu avrai ancora un bacio segreto
In un bosco tutto nostro
Se i pianeti ci saranno favorevoli
Roberto Minichini, Gorizia, aprile 2025
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