giovedì 27 giugno 2024

Nulla è più affascinante (Poesia di Roberto Minichini)


Nulla è più affascinante

Ma anche più triste e tragico

Che assistere in diretta alla caduta finale

Di un impero negli istanti definitivi

Noi

Che siamo stati gli ultimi a cedere le armi

Nel Sultanato Ottomano

Abbiamo assistito a tutto ciò

E all’avvento della Repubblica della Massoneria

Ma già da generazioni la società era marcia

Ed invasa dalle deviazioni ed immoralità

Delle sette eretiche e della modernità

Un tramonto lento, preannunciato a lungo

Tutto era corrotto, indebolito

Visioni non religiose, come il nazionalismo

E il liberalismo e il laicismo profano

Dominavano le anime oscurate

Convertite all’illuminismo occidentale

Quando noi in verità

In pochi

Vivevamo ancora secondo i costumi tradizionali integrali

A difesa della ortodossia sunnita

E del sufismo basato sulla retta via e la legge sacra

Ci trovammo circondati da tutti i lati

Dopo anni di inutili ed estenuanti ed umilianti lotte

Utili soltanto a prolungare la agonia di un malato terminale

L’Impero Ottomano

Quando scompare la fede dal cuore dei musulmani

E diventano laici ed apostati

Allah fa scendere su di loro le disgrazie

Finché non tornano con anima pura alla retta via

In verità

Ogni vittoria ed ogni sconfitta

E la vita e la morte

Sono solo e soltanto

Nelle mani di Allah

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2024

Nessun commento:

Posta un commento