domenica 16 giugno 2024

La giovane donna sembrava imbarazzata (Poesia di Roberto Minichini)


La giovane donna sembrava imbarazzata

Lei credeva di trovarsi di fronte a un burocrate

Che esercita il potere

Dell’essere umano sull’essere umano

Viviamo in un universo, assai triste

Di arrampicatori sociali, opportunisti, affaristi

Politicanti, ideologie umane fasulle, materialismi

Propagande contrapposte e perenni riformatori dell’umanità

Pseudo religioni e guru esoterici ridicoli

Partiti, sette, movimenti

Fazioni in cui è divisa la follia umana

Giornali che si fanno pagare per ingannare i popoli

Le fu dato il biglietto di visita

C’era scritto

Aspirante servo di Dio ed aspirante pittore

Fece gli occhi grandi, meravigliata

Durante la passeggiata nei boschi profondi

Le fu mostrato un albero magico

Questo albero parla

Svela i bugiardi

Riconosce i sinceri

Lei mise una mano sull’albero

E l’altra sulla spalla del supposto uomo di potere

Era una che apparteneva alle anime sincere

Il primo passo per sperare nel paradiso

Che è molto più importante

Dell’intero pianeta assurdo ed inutile

Durante la serata

Le fu spiegata

La natura luciferina del mondo moderno illuminista

E la futilità dei discorsi dei filosofi

I quali vivono di congetture assai vuote

Sono i mercanti del nulla e di ogni capriccio individuale

Elevato a sistema, un sistema di cui si può fare a meno

La Verità sta altrove

Ed è fortemente percepita dall’anima

Ogni anima deve cercare per conto suo la Fonte Perenne

Da cui tutto deriva, e a cui tutto, inevitabilmente, torna

 

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2024

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