sabato 22 giugno 2024

Non ho bisogno di guardare il tuo volto (Scritto di Roberto Minichini)

Non ho bisogno di guardare il tuo volto, o i tuoi occhi intelligenti e sensuali, se posso con calma osservare le tue mani. Le mani insegnano che le nostre caratteristiche derivano dai nostri antenati, e mentre le persone mentono e recitano, il mondo è un circo osceno di falsità, le mani di una persona non mentono, non mentono mai. Immersi, profondamente immersi, in un cosmo pieno di predicatori religiosi, di riformisti sociali, d propagandisti delle infinite verità politiche, delle conventicole esoteriche, una più grottesca ed assurda dell’altra, e degli affaristi di ogni bene immaginabile, noi ora vogliamo stare seduti a fare niente ed ascoltare la voce degli alberi. Abbiamo a disposizione un fiume dalla purezza morale e fisica rara, in cui fare un poco di nuoto, nudi, abbracciati, lontani dalla civiltà dei selfie, lontani dalle lotte fra egocentrismi e dei bracci di ferro fra politicanti di ogni specie. Oasi di pace e solitudine, il tempo fermato, le discussioni vietate, i baci obbligatori. Tu sei una giovane donna con visioni quasi angeliche, che ancora crede alla bontà di questa umanità ridicola, impazzita e marcia, io un vecchio uomo che non si fa illusioni utopiche e pure filosoficamente misantropo, che crede solo a pochi attimi di passeggera estasi, dei raggi di sole che appaiono in notti assai strane. Per ogni notte solare che mi regali io ti sono grato, anche se quasi non parlo più, la gratitudine a volte è telepatica.

Roberto Minichini, Gorizia, giugno 2024

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