Mi ricordo la serata
Di molti secoli fa
Dove ero seduto con Ibn Arabi
Il Grande Maestro, il puro, l’estatico
Che non parlava mai di politica
Ma spesso parlava della bellezza femminile
E a cui piaceva fare molta letteratura
Piena di simboli, metafore, paradossi
Come un monaco zen islamico
Scuoteva le barbe lunghe e i turbanti
Del clero ufficiale ed istituzionale
Ibn Arabi non seguiva alcuna scuola giuridica
Trascendeva le forme e le inglobava tutte
Ma aderiva rigidamente alla Legge Sacra
E non era un liberale o un sincretista
Il caro Ibn Arabi temeva i dogmatici e i senza fede
Alla stessa maniera, e li teneva a distanza
Come si tengono a distanza gli idoli e gli alcolici
Vedeva i limiti e l’intolleranza di tutte sette e scuole
teologiche
Padroneggiava una lingua araba classica eccelsa
L’unico modo per accedere alle scienze islamiche autentiche
La serata con Ibn Arabi, vissuta tanti secoli fa
Era trascorsa felice, avvertendo una benedizione sublime
Palpabile la presenza degli angeli e delle anime dei santi
Avvolti dalla Luce del Monoteismo Assoluto
Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025
Nessun commento:
Posta un commento