lunedì 10 marzo 2025

Grazie (Poesia di Roberto Minichini)


Grazie

Bisogna dirlo

Grazie ancora

Per aver saputo ringraziare

La santa che guida dal regno delle ombre

Verso un mondo migliore

Purificato dal sole

Immerso nel dolore

In queste perenne tenebri

Il volgo ha perso la lingua

E spente le inutili televisioni

Le formiche transumaniste del pianeta terra

Ormai sono lontane

Catapultate in ogni direzione

Da un vento gelido e mai visto

Che ispira disperazione

Prostrati di fronte all’anziano vitello d’oro

Con il finto ciuffo biondo, narcisista vanitoso

Che tiene monologhi infiniti tutti i giorni

E ha accanto come assistente Elon il diabolico

L’umanità stolta, eccessivamente viziata

Che troppo ha voluto, troppo ha preteso

Sperimenterà il regno folle del Faraone

Benvenuti

Nella post democrazia digitale

Ma anche quella prima, di democrazia

Era finta

Da quella collina si sentono venire risate isteriche

Un parlamento di buffoni parla a vuoto e fa spettacolo

Nell’ultimo territorio di liberali allucinati, su un pianeta anonimo

In cui si crede ancora alle favole

Con cui i popoli vengono nutriti da generazioni

Illudendosi di contare veramente qualcosa

Karl Abdullah Marx aveva ragione

Il denaro governa il mondo

Non i preti e non i parlamenti

I preti, senza distinzione di culti o religioni

Non sanno allacciarsi neanche le scarpe

E nei parlamenti si parla troppo

 

Roberto Minichini, Gorizia, marzo 2025

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