venerdì 14 febbraio 2025

Certe volte è piacevole stare in contemplazione silenziosa (Poesia di Roberto Minichini)


Certe volte è piacevole stare in contemplazione silenziosa

Ed ascoltare i flauti mistici dell’Anatolia

Dialogando con la mia amica teologa del Bangladesh

Una studiosa del sufismo immersa nell’Amore Divino

E le racconto delle mie impressioni negative

Dopo aver visitato una Germania triste

In cui ogni volta ti vogliono indottrinare

Con la solita arrogante intransigenza illuminista

Ma io soltanto fingo di ascoltare i dibattiti

Su elezioni di cui non mi importa nulla

Tutti questi partiti sono uno peggio dell’altro

Con il mio bastone arcaico teocratico respingo

Le fazioni di un mondo laico, moderno e vuoto

E mentre ho assistito a qualche conferenza

In cui era pieno, come al solito

Di supposti filosofi e supposte filosofe

Mi sono addormentato dalla noia

Di fronte a cosi tante banalità mediocri conformiste

Tutti ribelli a parole, al servizio dello spirito dominante però

Una volta ero tedesco

Ma ora mi sono dimenticato di esserlo mai stato

Solo Hermann Hesse, che di notte mi visita nei sogni

Con la sua veste bianca e il suo grande turbante

Merita di essere ascoltato e letto

Ma anche lui è fuggito dalla Germania

In quanto era un uomo buono e saggio

 

Roberto Minichini, Gorizia, febbraio 2025

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